PROJECT MANAGER
In principio, c'era un canale Discord.
C'erano gli owners, i moderatori e gli utenti.
Poi gli utenti aumentarono e vennero i curatori.
Aumentarono anche le idee, le iniziative, i progetti. E con questi, si intraprese una strada nuova, con una nuova figura.
Nacquero i Project Manager.

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Era il 26 aprile 2018, esattamente tre mesi fa, quando @thenightflier annunciava in questo post l'introduzione di una struttura riguardante lo sviluppo dei progetti all'interno della community di @steempostitalia.
Da allora, poche volte è stato trattato il tema strettamente relativo al ruolo di chi sviluppa e conduce un progetto, cosa che mi propongo di fare in questo post.
Se il ruolo di un moderatore o quello di un curatore può risultare più semplice da inquadrare, forse non vale lo stesso discorso per questa nuova figura.
Partiamo, quindi, dall'analizzare il nome... perché proprio Project Manager?
Posso dire di aver avuto un ruolo attivo nella scelta di questo termine...manager.
Da quando era stata valutata l'idea di creare questo nuovo ruolo, ho avuto la possibilità di confrontarmi con il coordinamento di SPI e di proporre specificamente questa denominazione.
E se l'ho proposta con una certa convinzione, l'ho fatto per dei precisi motivi.
Innanzitutto, che cos'è un Manager?
E' un uomo d'affari?
Un imprenditore?
E' un libero professionista o un dipendente?
In economia aziendale, un manager è una persona che ha la responsabilità del processo di definizione e del perseguimento di determinati obiettivi, anche detto management.
Tre righe scarse che aprono un mondo.
Un manager, quindi, in qualsiasi ambito lavori, ha determinate funzioni:
- la gestione di un budget definito
- il coordinamento delle persone che collaborano con lui
- la responsabilità nel perseguimento di un dato obiettivo prefissato
E l'etimologia della parola non fa altro che confermare questo mix di funzioni e di caratteristiche.
Il termine deriva, infatti, dal latino manu agere e significa letteralmente condurre con la mano, cioè prendere per mano e guidare una o più persone verso il raggiungimento di un risultato.
Ma che differenza c'è tra un imprenditore e un manager?
Molte volte, un po' distrattamente, le due figure vengono confuse, o può capitare che manager di successo diventino, poi, imprenditori di un certo livello.
C'è, però, una grande distinzione tra la figura dell'owner (il proprietario) e quella del manager (il dirigente).
La differenza più importante riguarda i capitali e il rischio d'impresa.
Mi spiego.
Mentre un imprenditore investe un capitale di sua proprietà per approntare strutture, assumere personale e organizzare le attività della sua impresa, il manager è un soggetto che non investe capitali personali, ma è chiamato ad operare amministrando un budget, riservatogli dall'organizzazione o dall'azienda per la quale lavora.
Il rischio d'impresa del manager sta nel mancato raggiungimento degli obiettivi previsti in accordo con la proprietà.
Un manager ha la responsabilità di elaborare strategie, di gestire una forza vendita o personale di uno o più uffici.
Deve essere in grado di saper variare, capire in anticipo quali sono le strade da percorrere e quali quelle da evitare.
La vision, l'intuizione e la lungimiranza sono caratteristiche delle quali un buon manager deve essere assolutamente dotato.
Ma come lavora un manager?
Il primo passo da compiere è quello dell'analisi del budget a disposizione.
Si procede, poi, all'individuazione degli obiettivi da raggiungere e si definisce un business plan.
Si studiano le criticità, si organizza una suddivisione dei ruoli, delle responsabilità e dei compiti, così da fare in modo che il team abbia tutti gli strumenti necessari a svolgere al massimo le mansioni assegnate.
Si prevedono gli incentivi e i premi, a seconda di quelli che saranno i margini ottenuti al raggiungimento dell'obiettivo.
Ma il lavoro non finisce certo nella fase di start-up di un progetto.
Un manager deve essere in grado di seguire passo dopo passo l'andamento delle attività delle quali è responsabile.
Deve elaborare e proporre piani d'azione specifici per far sì che vengano corretti i punti deboli del business plan di riferimento, e vengano valorizzati e sviluppati gli aspetti che risultano essere maggiormente efficaci, nel momento in cui vengono applicati.
E' necessario che abbia anche spiccate doti di comunicazione e di empatia, in modo da trasmettere il modus operandi che lui ritiene più adeguato al raggiungimento del target e al benessere dei suoi collaboratori e dell'intera organizzazione.
Project Manager in SteemPostItalia
Tornando a noi, il ruolo del Project Manager nella nostra community, si sviluppa seguendo a grandi linee quelle che sono le caratteristiche illustrate fino ad ora.
Per i progetti che vengono approvati dal coordinamento, viene stanziato un budget e vengono definiti degli obiettivi da raggiungere.
Il Project Manager lavora in modo da reinvestire le risorse e garantire un beneficio che vada a vantaggio del collettivo.
Non investe il suo patrimonio personale, anche se, visto l'ambito particolare in cui ci muoviamo, in qualche caso può capitare.

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Ha la responsabilità dello sviluppo di un plan, che viene elaborato in seguito alla precisa determinazione dell'idea da mettere in pratica, in modo da poterla applicare nella maniera più chiara ed efficace possibile.
Per ora, ogni Project Manager di SPI, si occupa del progetto che ha proposto e avviato.
Potrebbe essere prevista, in futuro, un'ulteriore figura di coordinamento che abbia a disposizione un budget complessivo e che abbia la responsabilità di individuare i progetti più validi, proporre team di sviluppo per gli stessi ed apportare miglioramenti o correttivi, tramite proposte e valutazioni.
Insomma, una bella innovazione, un ruolo che sta sviluppando una nuova area, quella progettuale, strategica e fondamentale per un'organizzazione come la nostra che vuole proporsi al grande pubblico come la più grande comunità italiana su Steemit.
Siamo uno dei pochi gruppi, non dico l'unico perché potrei cadere in errore, ad avere questo tipo di figura, figlia della spiccata e decisa volontà di crescere e di sviluppare al massimo tutte le potenzialità che il gruppo ha a disposizione.
Mi auguro che questo accada e, per quanto mi riguarda, come ho sempre fatto, mi impegnerò al massimo per dare il mio contributo alla causa.
A presto
GM

E personalmente non ho il minimo dubbio che tu non ti stia impegnando al 100% delle tue potenzialità per il raggiungimento del maggior benessere possibile di questa comunità, finché ci saranno persone come te, siamo sicuri e tranquilli di essere dentro ad una botte di ferro, inespugnabili e protetti, grande @girolamomarotta!!
Ti rispondo con una parola sola...
IDEM!!!
Molto efficace il tuo post @girolamomarotta.
Utile in generale oltre che per inquadrare meglio la figura all'interno di SPI.
Mi ha sorpreso tantissimo scoprire che la parola manager derivi dal latino manu-agere. Davvero sorprendente.
Interessante anche l'idea di proporre in futuro una sorta di senior manager o addirittura manager director.
Rischiosa ma ambiziosa come idea.
Se cresciamo tutti e tanto potrebbe essere necessaria un giorno.
Complimentoni per l'articolo.
Una figura che potrebbe servire già adesso a mio parere, ma vedremo quali saranno gli sviluppi.
Grazie per i complimenti!!
Assolutamente d'accordo @girolamarotta . Determinate figure, soprattutto nella cornice di un progetto così ambizioso e tutto sommato anche duraturo, andrebbero inquadrate prima e non in corso d'opera. Ma si può sempre porre rimedio a tutto. Dove ci sono dei budget da gestire in maniera programmatica è necessario che ci dietro un manager! Vedremo dove arriveremo! Complimenti e in bocca al lupo!
Ma guarda, siamo in fase di evoluzione...il ruolo è appena nato e ci sta anche di capire un attimo come si svilupperà la situazione, così evitiamo di fare errori e andiamo sul sicuro.
Di quest'aspetto, per ora, se ne occupa il team di coordinamento di SPI, ma non è detto che sarà per sempre così.
Grazie per i complimenti e un abbraccio!!