IL CERVELLO FEMMINILE - PERCHE' LE DONNE PENSANO ED AGISCONO DIVERSAMENTE DAGLI UOMINI

in #ita6 years ago (edited)


Immagine CC0 creative commons


Ciao a tutti.

Domani, 8 marzo, ricorre la festa della donna e, per questo motivo, ho deciso di dedicare il mio secondo contributo scientifico per ItaStem e @steemstem, all'universo femminile.

Più specificamente, ho voluto compiere alcune ricerche sulle caratteristiche del cervello femminile e verificare le eventuali differenze con quello maschile.

Si parla tanto di parità dei sessi, ma anche dei diversi modi di agire che contraddistinguono individui di sesso differente.

C'è una ragione scientifica alla base di queste dissomiglianze?

E poi, se fisicamente esistono delle differenze ben definite e attestabili, cerebralmente, siamo uguali o no?

Per rispondere a questi interrogativi, andremo a prendere in esame tre ambiti di confronto:

  • Caratteristiche fisiche
  • Connessioni neuronali
  • Ricezione e rielaborazione


CARATTERISTICHE FISICHE




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Ebbene, partiamo proprio con l'analizzare le caratteristiche fisiche di un cervello femminile e di uno maschile.

L'encefalo di una donna pesa in media 1.200 grammi, quello di un uomo un po' di più: 1.350 grammi.

Tuttavia, se si fa una proporzione del peso cerebrale, relativa al peso corporeo, la differenza si annulla e anzi, ne esiste una molto lieve in favore della donna.

C'è anche da considerare una differenza di valori dello spazio intercranico: essendo maggiore negli uomini, sorsero correnti di pensiero che attribuivano a questa caratteristica fisica, una presunta superiorità dell'uomo nei confronti della donna. Tesi, poi, rivelatasi assolutamente infondata.

C'è anche una differenza di forma: il cervello femminile risulta essere più simmetrico rispetto a quello maschile. Quest'ultimo fa registrare un'asimmetria con un volume più pronunciato nella parte dell'emisfero destro. Non si registra, invece, alcuna differenza per quanto riguarda la fisionomia del cervelletto.

E' interessante osservare come le dimensioni cambino anche all'interno delle varie aree del cervello: negli uomini si registrano maggiori volumi nella parte sinistra dell’amigdala, della corteccia insulare e densità più elevate del cervelletto e del claustrum di sinistra.

Al contrario, nella donna, possiamo rilevare una maggiore densità del lobo frontale sinistro, e maggior volume del lobo frontale destro, oltre che delle circonvoluzioni frontali inferiore e media.

Infine, il corpo calloso, che è lo strato di fibre nervose che separa i due emisferi, risulta essere più spesso nella donna, favorendo così una migliore comunicazione tra le due parti.



CONNESSIONI NEURONALI IN ATTIVITA' DI PENSIERO


Oltre a quelle che sono le differenze fisiche, uno studio dei ricercatori dell'Università della Pennsylvania, ha dimostrato che il cervello maschile e quello femminile, lavorano in maniera completamente diversa.



I medici hanno analizzato un campione di 949 persone tra gli 8 e i 22 anni (521 donne e 428 uomini).

Gli esaminati sono stati sottoposti a risonanza magnetica.


Il responso di queste analisi è stato il seguente: il cervello delle donne, quando pensa parole o elabora concetti, lavora in modo da coinvolgere entrambi gli emisferi: le connessioni neuronali sono interemisferali, ciò vuol dire che si spostano regolarmente da una parte all'altra del cervello. In particolare, vengono utilizzate entrambe le circonvoluzioni frontali inferiori.


In quello maschile, durante il pensiero, le connessioni neuronali sono maggiori, c'è una rapidità maggiore nel processo delle informazioni, ma gli impulsi cerebrali rimangono all'interno dei singoli emisferi e sfruttano per di più la circonvoluzione frontale sinistra.


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«A parità di quoziente intellettivo, gli uomini hanno sei volte e mezzo la materia grigia delle donne, che è collegata all’intelligenza generale – fa notare il prof. Antonio Federico, Ordinario di Neurologia presso il Dipartimento di Scienze Neurologiche, Università di Siena,– mentre le donne hanno dieci volte la materia bianca dell’uomo, che ha la funzione di relazionare le aree cerebrali tra loro»



Questo dimostra una maggior capacità intuitiva ed emozionale nella donna, in quanto vengono attivate aree del cervello deputate all'inibizione del rischio o all'esecuzione di compiti e comandi.
Nell'uomo, il pensiero risulta essere più meccanico e razionale, segue percorsi più schematici e analitici.


RICEZIONE E RIELABORAZIONE DI EMOZIONI E SENSAZIONI



Altro aspetto interessante è quello che riguarda il funzionamento dell'amigdala.

Questo organo prende il nome dalla sua forma a mandorla (in greco antico amygdala) ed è la parte del cervello che custodisce le emozioni.

E' il centro di controllo delle reazioni, immediatamente collegata con il talamo, da cui riceve impulsi nervosi, che poi rielabora per trasformare in processi neurologici.
E' strettamente collegata anche con l'ippocampo, organo che raccoglie tutte le informazioni immagazzinate e prodotte dall'amigdala, per poi trasformarle in memoria a breve o a lungo termine.


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Questo complicato processo funziona allo stesso modo per entrambi i sessi? Per niente.

In primo luogo, c'è una differenza di tipo fisico, in quanto l'amigdala risulta essere di dimensioni maggiori nell'uomo rispetto alla donna.
E' molto interessante osservare che le donne, di contro, hanno un ippocampo maggiormente sviluppato e quindi posseggono la capacità di memorizzare maggiori informazioni di tipo emotivo.
Questo le porta a ricordare più a lungo le esperienze che maggiormente le hanno segnate a livello emozionale. E le porterà anche a reagire diversamente in situazioni di stress, paura e difficoltà.

Riporto un passaggio del Prof. Giulio Maira, Docente e Neurochirurgo all'Ospedale Humanitas di Milano -Presidente della Fondazione Atena Onlus, che descrive alla perfezione questo concetto.

Nell'uomo, l'amigdala, che è l'area più primitiva del cervello, mantiene soprattutto le sue funzioni più ancestrali, quelle che registrano le paure e scatenano l'aggressività. Di conseguenza è più facile che un uomo si lasci prendere dall'ira.
La donna, invece, di fronte a una situazione di stress o di ira o di paura, tende ad attivare principalmente i circuiti emotivi, e la reazione ha sempre una connotazione affettiva; l'uomo attiva la corteccia prefrontale per cui la risposta è prevalente motoria e orientata all'azione fisica. Ecco perché molti uomini possono arrivare a uno scontro fisico in pochi secondi, mentre molte donne fanno di tutto per evitare un conflitto.



Grazie mille per l'attenzione e alla prossima



Fonti e Bibliografia




Concludo con una piccola riflessione.
Queste evidenze scientifiche non fanno altro che confermare quanto la donna sia un essere meraviglioso.
Completa e arricchisce ogni giorno l'uomo, perché gli fornisce ciò che lui non ha, che gli manca strutturalmente. E viceversa, diciamolo.

Al di là delle diseguaglianze sociali e delle ingiustizie che esistono, credo che queste piccole grandi differenze, siano il sale della vita e possano sorprenderci e migliorarci ogni giorno.

Per questo, lascio un grazie enorme a tutte le donne e tanti auguri per la vostra festa.

Con il cervello, ma soprattutto col cuore.


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GM



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Questo conferma che gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere!
Scherzi a parte, davvero interessante!

Esatto!! Siamo due facce della stessa medaglia...
Grazie Mattia per aver letto e votato...un abbraccio!!

L'articolo non mi è piaciuto tanto, ma TANTISSIMO! Complimenti @girolamomarotta, è di facile lettura e ricco di nozioni e curiosità molto interessanti!

Ti ringrazio molto! Ho cercato di mantenere il giusto compromesso tra l’impostazione scientifica e la fruibilità dell’articolo, sono contento ti sia piaciuto.

Grazie per aver letto!
Girolamo

Ciao Girolamo, complimenti per il post. Ottimo contenuto e immagini curate. Ne sto scrivendo uno per la festa di domani citando anche varie differenze oggettive uomo-donna. Posso menzionare il tuo articolo per chi volesse fare un approfondimento tecnico dal punto di vista cerebrale?

Ciao @clode, grazie per i complimenti!
Sono felice che l’articolo ti sia piaciuto, ho pensato ad un modo alternativo e, diciamo, “qualitativo” per parlare della donna in questa occasione.
Puoi citarlo eccome, mi fa molto piacere.
Saluti! 😊

quante chiacchiere complicate...il cervello femminile e' questo:

http://vanessa98.altervista.org/cervello-femminile-2/

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