Primo capitolo. Tempo
Tempo. Un concetto, un qualcosa di infermabile, inverificabile, incrollabile, scorre, corre, senza aspettare nessuno, non fa piaceri non grazia nessuno, vince su tutto.
Tempo tu che non mi fai tornare indietro, tu che non mi fai rivivere quei momenti, tu che ora mentre sto scrivendo sembri fermo, immobile, ma in realtà stai passando velocemente, ed io mi chiedo, se tu scorri così velocemente, noi che dovremmo fare per viverti al meglio?
C'è chi vorrebbe divertirsi, fare ciò che gli piace, ciò che è giusto, ciò che lo rende felice anche se è sbagliato, c'è chi direbbe semplicemente di stare bene, godersi tutti i momenti. Io risponderei "rischiare", buttarsi di petto in ogni situazione, non pensare, sorridere, perché se ci focalizzassimo su tutto quello che c'è di sbagliato, di negativo, su quello che non ci piace, il Tempo ci travolgerebbe e ci troveremmo a 60 anni soli in una stanza a fissare l'orologio su una parete bianca, con una camicia da notte bianca, delle rughe, e magari due gatti, pensando a tutta la nostra vita bianca come un foglio non disegnato, come l'apatia, come il nulla e in quel momento ci pentiremmo di non aver colorato di mille colori quel foglio, di non averlo scarabbochiato, di non averlo fatto nostro.
Mi chiamo Niki, sono le 10:07 e 4 secondi di un fottuto giorno bianco.