Mi fai da testimone?

Avevo vent'anni quando mi fu rivolta questa domanda alla quale non ero assolutamente preparata, ovviamente. Nessun segnale che facesse presagire l'improbabile richiesta.

Ero in macchina, guidava mia zia e avevamo la musica a tutto volume. Arrivò la telefonata da D., la figlia della mia madrina di battesimo e totalmente ignara risposi.
Lei, dopo le classiche domande di rito, mi rivolse la domanda così a bruciapelo: "Senti come ben sai a settembre mi sposo, che dici mi faresti da testimone?"
Minuti di silenzio, mi ammutolii. Nella mia testa scorrevano i seguenti pensieri senza un filo logico: ma quando si sposa? Ma io a settembre vado in Sardegna, ma poi mica mi posso rifiutare!
Per prendere tempo risposi con una domanda: "Ma chi, IO??"
E intanto passavo alla rassegna i miei pensieri ma niente nessuno era utile e risposi con un finto: "Ohhh ma certo!"
E lei: "va bene la prossima volta ne parliamo e vediamo bene!".

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Ottimo, ottimissimo. Ero ottimamente fregata.

Non me l'aspettavo, non avrei reagito così se fosse stata un'amica stretta a chiedermelo anzi sarei stata molto felice ma da lei proprio non l'avevo messo in conto, avevo un rapporto stretto con la madre, non con lei.
Che poi riflettendo, non si può rifiutare, non si può dire no. Quindi perché fare la domanda, sarebbe più giusto dire: "Ehi a settembre mi sposo, tu sarai la mia testimone, vestiti bene e prepara il regalo, ciao!".
Ma ci sono tutta una serie di convenevoli da seguire e mi tocca seguirli.
Nonostante io sia la persona meno indicata mi è stato richiesto di tutto: dalla madrina di battesimo e di cresima, alla testimone di nozze.
Ma certo faccio di tutto, sono qui per voi. Ogni volta mi stupisco e ogni volta mi tocca accettare.

I mesi prima delle nozze sono stati infernali, per me si. Io che ho un'allergia per queste cose sono stata trascinata nella scelta dell'abito al locale e a buona parte delle decisioni.
Anche la scelta del mio vestito è stata atroce e finalmente lo trovai, un vestito nero SOBRIO con degli inserti rosa antico, delicato.
La futura sposa avrebbe voluto tulle, colori vivaci, vestiti pacchiani ma mi impuntai, non mi concio da Moira Orfei nemmeno se me lo impone Meghan o la Regina di indossarlo, ho una dignità che non perderò per il tuo matrimonio. Sono la testimone non la tua giullare di corte o cortigiana reale.
Inoltre aggiunsi un coprispalla che ribattezzai: strozzaspalla, in quanto una volta indossato non mi faceva respirare e impediva qualsiasi movimento, insomma dovevo stare in apnea, perché in chiesa non si può far vedere la spalla.

Il giorno prima del matrimonio mi disse: "Portami tu gli anelli! Mi raccomando arriva prima che io non farò ritardo!", suonava come una minaccia e poi con la mia ansia risaputa proprio gli anelli mi dovevi dare?? Perché tutta questa fiducia (o follia) non richiesta?
E aggiunse: "Mi raccomando conto su di te che l'altra testimone è al nono mese di gravidanza e potrebbe anche non venire se le si rompono le acque!".

Maiunagioia.

La mattina del giorno del giudizio universale avevo appuntamento con la parrucchiera che sapeva l'importanza del tempo e che doveva MUOVERSI altrimenti sarebbe stato un casino, le avevo spiegato tutto nei minimi dettagli. Ma lei arrivò tardi, impiegò più tempo del previsto e io ero lì che mi mangiavo le mani per l'ansia.

Una volta finito era terribilmente tardi, come Superman mi cambiai, presi gli anelli e corsi più veloce della luce per arrivare prima, visto che mi era capitata anche la sposa PUNTUALE. L'unica al mondo.
Dopo una corsa contro il tempo, arrivai e mi piazzai nella mia postazione da condannata a morte, sola davanti e dovevo seguire l'azione. Ho delle foto dove ero super concentrata e ancora non so a cosa riflettessi sinceramente.
La sposa arrivò due minuti dopo di me e uscì anche il prete. IL PRETE??

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Era un ragazzo alto, abbronzato che sembrava uscito da una pubblicità, figo, troppo figo. E io ero lì davanti e appena mi guardò io ero a disagio, lui lo capì subito e se la ridacchiava. Ma insomma, che fine hanno fatto i preti bassi e tarchiati che ti guardano come fossero Babbo Natale??
Nel frattempo la sposa era arrivata all'altare e mi fece capire che voleva che le aggiustassi il vestito.
Io ero fasciata come una mummia e dovetti muovermi con l'eleganza di un manichino (@steemitri so che tu avresti apprezzato molto!!!) e con gran fatica le sistemai tutto quello che c'era da sistemare.

Era l'inizio della cerimonia ed ero già stanca. Fasciata, in apnea e costretta a guardare in basso perché il prete mi metteva a disagio, fortemente a disagio.
Rimasi in questo stato comatoso per tanto tempo fino a quando arrivò lo scambio degli anelli. Mi ero persa, sentivo gli sguardi di tutti addosso e non capivo.
Forse era il: "Scambiamoci un segno di pace?!" E che scambio che qua sono da sola??? O forse la comunione ma non è di mia competenza, insomma che c'è???
Il prete, visibilmente divertito, mi disse: "Damigella, che ne dice di darci gli anelli così possiamo continuare e lei può tornare a concentrarsi?".
Maledetta me, maledetto il mondo e maledetti i finti preti fighi. E poi ero la testimone, boh.
Diventai di 50 sfumature di rosso che il film in confronto mi fa un baffo, consegnai gli anelli e pregai che il tempo rimasto passasse in fretta per poter andare a nascondermi in qualche meandro e non riuscire più, magari mi sarei ibernata così al mio risveglio non mi avrebbe riconosciuta nessuno.

Dopo la chiesa ce ne andammo nel locale, finalmente!!! Avevo il posto d'onore vicino gli sposi durante il buffet (quindi la noia mortale, la pace dei sensi) quando lo rividi. Avevano invitato il prete che stava con la sua camicia nera e il sigaro in bocca che si guardava intorno.
Ricordo che durante il pranzo, mio nonno gli si avvicinò e gli disse con la sua solita grazia: "ma senti un po', perché sei diventato prete? Sei uno spreco!!!".
Non sentii la risposta ma vidi il prete ridere di gusto.
La giornata terminò senza intoppi, dopo tutte quelle ansie e figuracce.

EPILOGO.

• D. dopo qualche tempo non mi ha rivolto più la parola, non so per quale motivo visto che mi ero immolata così ed avevo fatto tutti quegli sforzi esclusivamente per lei.
• D. e il marito sono ancora insieme e hanno due bambini.
• Mesi dopo il prete si è svestito, si è sposato e ha fatto tre figli (non con la sottoscritta).
• E io niente, ancora mi chiedo perché D. non mi parla più.

Misteri della fede!!!!

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