Come approcciare un investitore che non conosci: inizia nel modo giusto!

in #ita7 years ago

Visto che l’articolo di ieri ha riscosso un buon successo continuo a raccontare quale sono state le mie esperienze e magari dare dei consigli che potrebbero essere utili a chi come me ha deciso di creare il proprio business partendo da zero.

Oggi vi parlerò degli investitori.

Una categoria particolare di persone che puoi solo odiare o amare, non ci stanno le sfumature in mezzo.

Personalmente ho ricevuto tanti portoni in faccia, magari i primi sono stati quelli più difficili da digerire perché mettono in dubbio ogni cosa. Poi ho iniziato a non prendermela sul personale ed analizzare il perché non è andato tutto secondo i miei piani.

Premetto che queste considerazioni valgono sia per gli investitori italiani che esteri, ho avuto a che fare con investitori provenienti da tutti i continenti e posso dire che nonostante ci siano comportamenti diversi, ma qui dipende più da un fatto culturale (magari scriverò un post su questo), alla fine il NO che ricevi ha un significato universale!

L’errore che lo startupper commette è quello di non mettersi nei panni dell’investitore, che non è un entità suprema ma come te sta facendo il suo lavoro, investe soldi suoi o molto spesso non suoi in qualcosa che entro tot anni gli deve portare un profitto con un certo moltiplicatore.

Fare l’investimento sbagliato ha una probabilità molto elevata, per questo loro distribuiscono il rischio su più startup, la loro bravura sta nell’avere almeno una di esse che fa un exit che compensi le perdite delle startup che falliscono: statistiche alla mano l’80% delle startup muore entro 5 anni dalla costituzione.

L’investitore può sembrare la persona più impegnata di questo mondo, in realtà lo è: cene e pranzi di lavoro, meeting, ascolta o legge almeno una ventina di pitch al giorno, studia i nuovi trend (perché deve essere sempre aggiornato sulle nuove mode e tecnologie per fiutare l’affare migliore), se gestisce soldi non suoi deve a sua volta fare lui stesso delle presentazioni per giustificare il suo operato e tante altre cose più o meno noiose che diventano una routine giornaliera.

Se pensi di contattare un investitore per chiedere 1 ora del suo tempo, sei già escluso in partenza. Ma se prendi in considerazione questi consigli forse una risposta (breve) potresti anche riceverla:

#1 Studia il profilo del tuo investitore, magari scoprirai che investe in settori completamente diversi dal tuo.

#2 Mai mandare un email più lunga di 3 righe e soprattutto mai chiedere un appuntamento nella prima email di presentazione.

#3 Mai mandare email troppo dettagliate, se c’è interesse reciproco sarà lui stesso che ti proporrà un incontro per approfondire il tuo business.

#4 Quando è possibile cerca di avere una referenza, che non va intesa come una raccomandazione, ma se una persona che conosce me ed il mio business e che è stimato dall’investitore gli fa una breve introduzione su di noi, solo per il fatto che quella persona ci ha messo la faccia può stravolgere completamente l’esito di un primo contatto. Non sai dove trovare una referenza? Inizia a cercare su Linkedin.

#5 Email corta + presentazione di poche slide + referenza: potrebbe andare bene per un primo approccio.

#6 Non ti presentare in ritardo o almeno avvertilo che arriverai con ritardo all’appuntamento.

#7 Parla poco ed in modo verticale su quello che fai…non ti allargare con i discorsi, non cazzeggiare, mostra che sei sicuro di te ma con umiltà.

#8 Se ti presenti con tutto il team solo 1 persona parla, mai parlare uno sull’altro.

Ecco questo a grandi linee è quello che faccio io.

In questo post ho generalizzato un pò per non scrivere una cosa troppo lunga, ma se vi interessa la tematica commentate cosi approfondiremo il discorso. Ciao!

@futurmen

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