Recensione "La Clinica Riposo e pace- Commedia nera n 2"

"La Clinica Riposo e Pace- Commedia nera n 2", di Francesco Recami - Sellerio Editore

Alfio Pallini, un voluminoso ottantacinquenne benestante, viene portato contro la sua volontà presso la Clinica Riposo e Pace. I nipoti proprio non lo vogliono e lo obbligano, con l'inganno, ad entrare nella struttura, bella e accogliente, con medici preparati, infermiere efficienti.
Ma Alfio proprio non si rassegna e cerca di ribellarsi fin dall'inizio con reazioni anche violente e decisamente inconsulte.
La sua agitazione aumenta quando si accorge che il suo compagno di stanza cambia in continuazione, i decessi si succedono troppo rapidamente. Medicine potenti, mezzi di contenzione, una certa ferocia del personale...
Alfio ormai teme per la sua vita e comincia a cercare di organizzare una strana e strenua resistenza.
Si susseguono personaggi macchiettistici, a tratti tragici. Il Primario che ripete a tutti i familiari le stesse parole : "vostro nonno non ha sofferto, non ha sentito niente. I giorni più brutti della sua vita li ha vissuti senza accorgerseno, non andranno a d inquinare la sua splendida vita" Infermiere spietate e aggressive. Pazienti fuori di testa, bizzarri, stravaganti nella loro demenza. E poi visitatori improbabili.
La vicenda si dipana in un crescendo di comicità e di angoscia, il lettore segue la vicenda di Alfio, deciso a non sottostare al destino che la Clinica pare riservare ai suoi danarosi occupanti.
Surreale e ironico, il romanzo può anche essere visto come un'allegoria di un mondo moderno dove tutto è fuori dalle righe e monetizzato.
Consigliato per chi sa cogliere l'ironia.

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