"Paolina", terza puntata

in #ita6 years ago

Si sposarono nel gennaio del ’39 e un anno dopo, quando già si addensavano venti di guerra, nacque Gianni, mentre Anna venne al mondo nell’estate del ’41, quando ormai il mondo era in pieno conflitto.
L’invalidità di Marcello aveva avuto il suo lato buono, consentendogli di essere riformato alla leva e, successivamente, escluso dal richiamo alle armi.
Paradossalmente, gli anni della guerra, erano stati molto buoni per la giovane famiglia. Erano riusciti a continuare una vita quasi normale fino al ’43, quando, per sfuggire ai bombardamenti, era stato necessario sfollare in un paese vicino.
Tra i due sposi, fin da subito, si era sviluppata una forte solidarietà: il comune amore per i bambini e la grande operosità di entrambi avevano creato un connubio molto stretto. Da cui, però, l’erotismo era quasi bandito.
Paolina si chiedeva cosa potessero mai trovare le altre donne in una faccenda noiosa come il sesso che le sembrava solo funzionale alla procreazione.
Peraltro, anche Marcello sembrava non avere grandissime esigenze e così, negli anni, il loro rapporto aveva assunto sempre di più i caratteri di una sorta di fratellanza finalizzata al benessere della famiglia e alla crescita armoniosa dei figli.
Il da fare era stato davvero molto. Ufficio, casa, bambini. La spesa, cucinare, sistemare. Tutto di corsa.
La madre di Paolina più volte le aveva consigliato di licenziarsi e dedicarsi alla famiglia, ma lei amava troppo il suo lavoro e, inoltre, non voleva ripetere ciò che aveva visto nei propri genitori, non voleva diventare una donna dipendente economicamente e psicologicamente.
Così gli anni trascorsero, veloci come in un film, faticosi, dispendiosi.
Far studiare figli poco volenterosi era infatti risultato molto costoso, in termini di soldi e di energie, così come, a causa dei suoi sempre maggiori impegni aziendali, c’era stata sempre la necessità di una domestica e, per qualche anno, anche di una bambinaia.
Quindi, nonostante i due buoni stipendi, non era mai avanzato un granchè e Paolina anelava quel momento in cui, liberi dal lavoro, con un po’ di soldi da parte e con i figli fuori casa, finalmente avrebbe potuto vedere Venezia, Napoli e, magari, chissà, perfino Parigi.
Nei primi anni ’60, entrambi i ragazzi erano faticosamente riusciti a diplomarsi e ad entrare in un posto statale. Poi Anna, nel ’64, si era sposata e l’anno dopo aveva dato alla luce la piccola Sabrina.
Paolina, pur felice, non aveva nessuna voglia di fare la nonna, aveva ben altri progetti e il giorno di Natale, brindando con la famiglia, aveva pensato che quella asfittica felicità non faceva più per lei. E che, col pensionamento di Marcello, avrebbero potuto movimentare la loro vita. E chissà, ma di questo dubitava, ritrovare un minimo di intimità, perduta o forse mai esistita, che facesse di loro una coppia non meramente genitoriale.
Per questo, brindando all’anno nuovo, dette un bacio al marito e lui sembrò gradire, anche se, come ormai accadeva da tempo, non andò a coricarsi insieme alla moglie, ma nella camera che un tempo era stata della figlia.
[CCO Creative Commons] https://pixabay.com/it/divano-panchina-banca-cuscino-1158766/sofa-1158766_1280.jpg
(continua)

Sort:  

Mhh, le dinamiche prendono spessore, e la vita si sta movimentando, cosa ci riserverà il futuro??
Aspetto le prossime puntate, intanto complimenti.

Coin Marketplace

STEEM 0.19
TRX 0.14
JST 0.030
BTC 62893.52
ETH 3354.14
USDT 1.00
SBD 2.47