Maria Anellini : il prequel. Terza puntata

in #ita6 years ago (edited)

Di fronte a lei, anzi, sopra, data la sua posizione lunga distesa, un uomo bellissimo, con un sorriso gentile e spettacolari occhi celesti, le si rivolse con grande educazione : “Signorina, si è fatta male?”
“N-n- no- non mi pare” rispose Maria, ancora più imbranata del solito.
Intanto si guardava intorno, vedendo con raccapriccio che i suoi preziosi documenti erano sparsi sul selciato.
L’angelo con l’impermeabile beige (perché questo le sembrava) li stava raccogliendo.
“N-n-non si disturbi… Li raccolgo io, devo andare in banca”
“Ah, ma allora – rispose lui, sorridendo ancora di più – stava venendo da me! Sono il vicedirettore, Marco Aurelio Pastacorta. Piacere. E lei deve essere la collega della signorina Sandrelli!”
Maria si sentiva perduta. Non solo aveva fatto una delle sue solite figuracce, ma addirittura col vicedrettore della banca, no, non era normale.
Marco Aurelio la aiutò ad alzarsi.
Caspita – pensava Maria – è proprio bello. Aveva ragione la mia amica quando ne parlava.
In effetti, Maria Sandrelli più volte le aveva detto che il vicedirettore della banca era un grande gnocco (lei si esprimeva così), ma lei era fidanzata, in procinto di sposarsi e anche molto innamorata. Dunque, secondo l’amica, sarebbe stato adatto per Maria Anellini che di fidanzati proprio non voleva saperne, sebbene non le mancassero i corteggiatori.
Dentro di sé, pensò alla sua amica febbricitante e quanto avrebbe riso di quell’incontro… Lei, invece, era tremendamente imbarazzata.
Il dottor Pastacorta, però, sembrava molto soddisfatto e la invitò a prendere un caffè prima di andare in banca.
“Ma è già tardi… “ Replicò lei debolmente.
“Cara signorina, sono io che la devo ricevere, dunque non può essere tardi”.
E strizzò l’occhio, mentre Maria sentiva qualcosa che sfarfalleggiava dentro di lei.

La sera stessa, Maria non potè esimersi dal telefonare alla sua omonima per raccontare ciò che era accaduto. Lei si entusiasmò subito.
“E vai, sicuramente gli sei piaciuta! Avrei voluto esserci, con te distesa nel corso e lui, come un principe delle favole, che si chinava su di te!”
“Zitta, un terribile imbarazzo”
“Invece, guarda, credo che sia andata proprio bene, certo non si scorderà mai del vostro incontro”

Nelle settimane successive, però, Maria si rifiutò di tornare in banca ed evitò anche di passarci vicino, per non incontrare il fascinoso funzionario che l’aveva conosciuta in una situazione tanto particolare.

Intanto era arrivato il mese di aprile e quell’anno, oltre alla Pasqua, era previsto un evento davvero speciale: il matrimonio di Maria Sandrelli con il suo storico fidanzato Giorgio Gioielli, di professione ferroviere.
I due si frequentavano dalle scuole medie, praticamente da sempre, ma per decidere il matrimonio, era stato necessario costruire una stabilità economica accettabile e comprare un appartamento, per cui avevano acceso un mutuo impegnativo.
“Maria – disse la Sandrelli alcuni giorni prima delle nozze- ti devo dire una cosa, c’è una sorpresa”.
La Anellini, conoscendo la fantasia sbrigliata dell’amica, si preoccupò subito.
“Dimmi” “Ho invitato Marco Aurelio alle nozze”
“Cosa? Ma no, non ci credo, ma perché?”
“Pensavo ti facesse piacere. Con Giorgio hanno fatto amicizia, ci ha aiutato a prendere il mutuo ed ora ci diamo tu. Mi è sembrato cortese invitarlo e lui ha accettato subito. Chissà perché…” disse ammiccando.
“Guarda, questa è una delle tue solite idee. Ma guarda, io ho deciso, vengo con l’auto di mio padre, guido io, così non corro il rischio che tu mi piazzi in macchina con lui!”
Maria aveva preso da poco la patente e guidava in modo piuttosto inconsueto, ma, soprattutto, aveva senso dell’orientamento zero e già nei pochi brevi viaggi fatti con la macchina del padre, era stata capace di perdere la strada più di una volta.
Così Maria S. cercò di dissuaderla dall’idea che aveva espresso, ma non ci fu niente da fare.
(continua)

[CCO Creative Commons] https://pixabay.com/it/vecchio-telefono-cellulare-rotativo-956455/
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Davvero buffa questa renitenza della Maria scapolona, vediamo se il nostro caro vice-direttore riuscirà a fare breccia nel suo cuore...

Leggo di Maria e trovo qualche pezzettino di me: le cadute imbarazzati e le coincidenze, lo scarso senso dell'orientamento...insomma, faccio il tifo per la "Maria scapolona" - come l'ha definita il nostro @madrunner - per un certo senso d'affinità :)
Attendo con curiosità gli sviluppi della faccenda, la situazione si fa interessante!

Se vuoi leggere le avventure di Maria, puoi trovarle nel mio ultimo libro oppure, in parte, nel mio blog Il cuore ha quasi sempre ragione

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