"Le Roselline", sesta ed ultima puntata

in #ita6 years ago

Il notaio Vierni era un uomo piuttosto anziano, ma imponente e Maria Rosa si sentiva assolutamente inadeguata, nel suo abitino nero con gonna di chiffon che, secondo la figlia, la faceva sembrare un personaggio da operetta.
Massimo, invece, era particolarmente baldanzoso, si ergeva in tutto il suo metro e ottanta, sembrava non stare nella pelle, aspettando il premio che il suocero aveva sicuramente preparato per lui.
Il notaio prese a leggere il testamento.
“Io, Pietro Deladi, nel pieno delle mie facoltà, alla presenza di due testimoni, dispongo delle mie sostanze nel modo seguente:
erede universale dell’azienda e di tutti gli immobili …”
Silenzio e sospensione piena di attesa.
“… mia figlia Maria Rosa. A mia moglie Fedora Rossi, lascio l’usufrutto della casa in cui viviamo, oltre a una rendita vitalizia che le consentirà di mantenere l’attuale stile di vita.
Mio genero sarà invece usufruttuario della villetta situata nei pressi di Alberese,
un tempo dei miei genitori, la cui nuda proprietà rimarrà a mia figlia.
Mia nipote Rosa Bianca potrà invece usufruire di un fondo a lei intestato che le consentirà l’indipendenza per tutta la durata dei suoi studi, dopo i quali, mi auguro, vorrà dedicarsi all’azienda di famiglia insieme alla madre”.
Pietro, paonazzo, saltò in piedi: “Non è possibile!” urlò.
“Stia calmo, signor Bareni- disse il notaio- è così e sono stato io personalmente a raccogliere le volontà di suo suocero otto mesi fa”.
Le Roselline erano esterrefatte e mute. Fedora, per contro, non riusciva a trattenere un sorrisino. A Maria Rosa sorse il dubbio che non fosse estranea alla decisione del marito.
In realtà, non sapeva se essere o meno felice dell’inaspettata eredità. Gestire una grande azienda di sicuro non era semplice e, d’altronde, non desiderava continuare ad essere la bella statuina, mentre Pietro imperversava.
Lui, in un indicibile stato di agitazione, se ne andò via di corsa. In realtà, ma questo Maria Rosa non lo seppe mai , si recò a casa della segretaria-amante, Marina, per sfogarsi.
“Stai tranquillo- disse lei- La bambolina di bisquit non capisce niente , sarai sempre tu il padrone”.

Si sbagliava di grosso.
Maria Rosa, per la prima volta in vita sua, insieme alla figlia, prese in mano la situazione. A settembre, assunse due segretarie specializzate, un commercialista di sua fiducia e … licenziò il marito. Ovvero: lo invitò, gentilmente, a prepensionarsi.
“Tanto hai già sessantun anni e molti contributi. Avrai una buonuscita cospicua, stai tranquillo”.
Pietro non si capacitava.
In un mese la sua vita si era rovesciata. Le Roselline erano diventate due amazzoni e lui… lui si sentiva vecchio… e stanco … e solo.
Anche Marina lo scaricò subito e fece un concorso alle poste.
Non solo. Maria Rosa lo invitò ad andare a vivere nella villetta di Alberese.
“Non ci separiamo, - gli disse – ma è meglio continuare a fare ognuno la propria vita, come è sempre stato, del resto”
Sì- pensava Pietro- solo che ora a dirigere il tutto era quella donna estranea e volitiva, mentre lui era diventato un inutile pensionato.

EPILOGO

Maria Rosa, con l’aiuto di esperti, della figlia e della madre, seppe gestire al meglio ciò che le era stato affidato.
Non solo. Oltre agli abiti da lavoro, creò una nuova linea per donna, molto raffinata, di camicette, slip e reggiseni, tutti disegnati personalmente da lei e con due piccoli fiori ricamati su ogni capo. Non è difficile indovinarne il nome, “Le Roselline”. In breve, questa novità sfiziosa si diffuse in negozi e boutique di tutta Italia e il fatturato della ditta salì di molto.
In realtà, l’idea di rinverdire l’azienda con capi diversi, era stata di Roberto, l’affascinante camiciaio fiorentino , che Maria Rosa prese a vedere con una certa frequenza, per lavoro, diceva lei. Non solo, pensava sua figlia sorridendo.

FINE

[CCO Creative Commons] https://pixabay.com/it/organizzatore-agenda-791939/

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Sort:  

In un mese la sua vita si era rovesciata. Le Roselline erano diventate due amazzoni e lui… lui si sentiva vecchio… e stanco … e solo.

Finale perfetto!!
Ogni tanto un lieto fine, una rivincita sulla vita, una rivincita di noi donne.
Grazie per questo bellissimo racconto!

un pò troppo breve e condensato per i miei gusti ma comunque bello e leggibile

In effetti credo che lo svilupperò. Però ormai su Steemit è cosi .condensato 😁

Bel finale , si spera sempre in un lieto fine e nel tuo racconto é accaduto.

La ciliegina sulla torta è l’amante che fa il concorso alle Poste, piuttosto che continuare a stare con Massimo 🤣

Che bel finale, e che cornutone, il marito vecchio e "trombatore", finalmente castigato a dovere!!
Bellissima questa chiusura, con la vendetta delle donne a lungo bistrattate ed accantonate dalla gestione dell'azienda di famiglia, il classico piatto che va consumato freddo.
Grande @fulviaperillo

Sono riuscita ad avere tempo per leggerlo solo ora...ho letto la storia tutta d'un fiato, non sarei riuscita ad aspettare altrimenti!
Bella storia e finalmente un lieto fine! Ci speravo proprio che finissero insieme 💪

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