"Le nozze di Maria", terza puntata

Pensava a quello che diceva sempre sua madre a proposito dei gemelli, quando non riusciva a riconoscerli. Sosteneva che far nascere due persone uguali era lo scherzo di qualche spiritello malizioso che si divertiva alle spalle degli umani.
Poi, per carità, la nonna Gina era affettuosa con tutti i nipoti, ma questa somiglianza che era quasi un doppio la inquietava.
Così, quando Tea le raccontò della gravidanza inaspettata e imbarazzante, l’anziana donna non si meravigliò più di tanto:
“Te l’ho sempre detto, cara mia. Due persone uguali creano tanti problemi, confusione. Io quella povera ragazza la capisco. In fondo non è che cambiasse molto…”
“Mamma! Ma che dici?”
“Ma poi – proseguì Gina- siamo proprio certi che il padre sia Gelasio?”
“Sì, lo siamo, perché pare che Genesio l’abbia … rispettata. Ma forse lei non voleva tutto questo riguardo. Così, un giorno si è fermata in cantina da Gelasio e…”
Imbarazzata, Tea stentava a trovare le parole.
“Insomma, hai capito. E poi c’è anche tornata… Più volte”
La nonna scuoteva il capo. Questi ragazzi avevano combinato un bel guaio.
Rivelare a Genesio quanto era accaduto, veramente, sembrava molto difficile. Fu la madre a rivelarglielo e a raccogliere le sue lacrime, copiose quanto inusuali per lui.
Con grande scandalo dei paesani, Rosetta e Gelasio si sposarono in tutta fretta, un matrimonio senza festa, celebrato all’alba, dove erano presenti solo i genitori degli sposi.
Tea era avvilita, Sacripante rabbioso. I genitori della ragazza, mortificati, accolsero gli sposi in casa loro.
Ma Gelasio, in ogni caso, doveva recarsi ogni giorno al podere dei genitori ed era inevitabile incontrare il suo gemello che, da allegro e ciarliero, era diventato cupo e silenzioso e, soprattutto non rivolgeva più la parola a colui che da sempre aveva considerato una parte di sé.
Nell’estate seguente, Rosetta mise al mondo un maschietto per cui fu scelto un nome semplice, contrariamente alle usanze di famiglia si chiamò Marco.

All’epoca del matrimonio della Anellini, il piccolo andava per i tre anni, ma i gemelli separati dall’amore non si erano più parlati e non c’era stata più festa che li avesse visti insieme.

(continua)

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