Le emozioni in Medicina Cinese
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L'antichissima Medicina Classica Cinese dà un grande peso alle emozioni, molto di più di quanto faccia la scienza medica occidentale, decisamente positivista e anche un po' cartesiana, con una netta distinzione tra anima e corpo, fisicità e psiche.
La MCC, per contro, ha una visione unitaria dell'individuo.
La persona è una, per cui ciò che colpisce il fisico si riflette sulla mente, ma anche il contrario.
Le emozioni principali sono :
- Collera, legata all'elemento Legno e al Fegato
- Gioia, elemento Fuoco e Cuore
- Pensosità , elemento Terra e Milza
- Tristezza, elemento Metallo e Polmone
- Paura, elemento Acqua e Reni
Come si può vedere, gli elementi della MCC non corrispondono del tutto agli elementi aristotelici.
Non c'è infatti l'aria, ma in compenso ci sono Legno e Metallo.
Ma la cosa importante è che questi elementi si trasformano uno nell'altro, secondo i cinque movimenti e le stagioni.
Gli elementi, infatti, corrispondono, oltre che agli organi e alle emozioni, alle stagioni.
Il Legno rappresenta la Primavera, dove tutto fiorisce.
Il legno, bruciando, produce il fuoco, e abbiamo l'Estate.
Da lì si ha la materia che dal fuoco deriva, la Terra e la fine dell'estate (quinta stagione).
Poi la materia si addensa ed abbiamo il Metallo e l'Autunno.
Di nuovo il metallo si fonde, si liquefà e c'è l'Acqua con l'Inverno .
Le emozioni, per tornare al tema originario, di per sè non sono nè buone nè cattive.
Acquisiscono valenza positiva quando l'individuo è in equilibrio, mentre diventano pericolose se eccessive.
Anche la gioia, in eccesso, è dannosa, si trasforma in euforia, ebrezza, fa uscire fuori di sè e danneggia lo shen (spirito).
La collera fa salire il Qi (energia), in piccole quantità è energetica, se aumenta, diventa nefasta.
La pensosità è giusta in molti casi, ma, quando si trasforma in "rimuginare", annoda il Qi e rende la vita molto complicata.
La paura, necessaria per salvaguardarsi e non essere temerari, se eccessiva, diventa paralizzante. Congela, nel senso di freeze, l'azione.
La tristezza abbassa il Qi ed è normale come reazione a certi dispiaceri. Ma, se si protrae e diventa stile di vita, lo Shen ne sarà fortemente danneggiato.
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Dunque, in medio stat virtus, detto aristotelico, ben applicabile anche alle emozioni in MCC.
Le emozioni sono viste come motore della passione e del desiderio che ci fanno vivere, ma è il cuore, come loro sede, che deve controllarle, attento a far sì che le passioni/emozioni non prevalgano fino a soffocare il cuore e lo Shen.