"Il quadernino", quarta puntata

in #ita5 years ago

L’autunno era andato avanti in modo pesante. Sola a casa, al lavoro, in famiglia. Mara scomparsa.
L’unica che ogni tanto le telefonava era Mila, la sua ex collega, ora pensionata, l’unica che sembrava avere qualche preoccupazione nei suoi confronti.
Per il resto, le parole giuste erano quelle di una vecchia canzone dei Dik Dik : “Cielo grigio su, foglie gialle giù”.
Ma almeno loro sognavano la California.
Lei, a quarantotto anni, non sapeva cosa sognare.
Le mancava Roberto, quelle domeniche tranquille quando andavano a camminare sul mare, in inverno. Non era passato tanto tempo.
Si vedeva ancora con la giacca blu imbottita, gemella di quella del marito, i jeans, loro due abbracciati…
Ma come era stato possibile?
Cosa le era sfuggito?
Come si fa- pensava – a non capire che l’altro si sta allontanando, disamorando? Era stata davvero egoista come diceva Roberto?
O solo cieca?
Questi pensieri, di sera, diventavano subentranti, le davano uno strano senso di galleggiamento spiacevole.
Ma l’ultimo scorcio dell’anno si era presentato leggermente più movimentato.
Mila le aveva presentato Elio, un suo cugino divorziato, neppure brutto e, diceva, particolarmente benestante. Non che questo le importasse, in realtà. Le sue esigenze erano modeste e totalmente soddisfatte dal suo stipendio e da alcuni risparmi.
Così era uscita a cena con Elio, non l’aveva entusiasmata: era troppo complimentoso, troppo affettato…
Però, insomma, pensava, bisognava rompere il ghiaccio e così, dopo alcune uscite, gli aveva permesso di fermarsi a casa sua.
Sconcertata da un’intimità che non sentiva appartenerle, aveva deciso di non ripetere l’esperienza e di chiudere la storia.
Ne aveva parlato a Mila che si era dimostrata affettuosa e comprensiva. Ma non altrettanto lo era stato Elio.
Lo aveva visto subito arrabbiato, la sera in cui aveva deciso di liquidarlo. Era l’8 dicembre, in tutto si erano visti quattro volte, non le sembrava così grave.
Ma lui, per l’appunto, non la pensava così ed aveva cominciato a seguirla, a insultarla telefonicamente e dal vivo.
Il 23 dicembre, entrando nel portone di casa, si era sentita afferrare da dietro, violentemente. Aveva cercato di divincolarsi, ma lui, Elio, era forte e l’aveva strattonata dicendole le cose peggiori, l’aveva seguita mentre cercava di scappare per le scale e picchiata selvaggiamente.
Sarebbe andata a finire molto peggio se, proprio mentre la stava tonfando di brutto, non fossero rientrati i suoi vicini, una coppia sui trent’anni, entrambi sportivi e robusti che erano riusciti a fermare l’aggressore e a chiamare la polizia.
Elio era stato fermato e denunciato.
Lei si era sentita debole e addolorata ancora di più. Oltretutto la cosa si era risaputa nel palazzo e le sembrava che tutti la guardassero con altri occhi.
Mila si era davvero dispiaciuta di averle presentato il cugino, anche perché era poi emerso che anche la moglie diceva di essere stata picchiata, solo che lui aveva sempre negato e i parenti gli avevano creduto.
Così, con questa ciliegina sulla torta, erano arrivate le feste di Natale, definirle cupe era dir poco e poi quel Capodanno in cui l’abbiamo conosciuta.
(continua)

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Si può dire un cazzochesfiganera?!?!?!, perché di questa realmente si tratta, questa donna deve essere nata sotto una cattiva stella, spero che ci sia una sorta di ribaltamento della frittata per lei!!

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