Il genio della grande Caterina

in #ita6 years ago (edited)

Per partecipare al contest originale e stimolante proposto da @serialfiller, ho scelto di parlare una donna, una grande imperatrice, sicuramente con aspetti controversi, ma, secondo me, con aspetti di genialità : Caterina di Russia.
L'imperatrice di tutte le Russie non era nata tale, non si chiamava neppure Caterina.
Il suo nome era Sofia ed era figlia di un generale prussiano ed una principessa tedesca.
Nacque in Pomerania nel 1729 e, fin da piccola, oltre ad essere piuttosto bella, dimostrò un carattere originale e volitivo.
La sua famiglia le impartì un'istruzione di livello elevato e la piccola Sofia apprendeva facilmente.

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La zarina Elisabetta la scelse come moglie del nipote Pietro a soli quindici anni, la fece convertire alla religione ortodossa e le cambiò il nome.

Il matrimonio con l'erede al trono si rivelò subito infelice. Lui era stupido, violento e volgare. Pieno di vizi e privo di cultura, maltrattava la moglie anche in pubblico.
Ma Caterina non si perse d'animo e di sicuro non cadde in depressione, anzi. Riprese gli studi, approfondì la filosofia, soprattutto ebbe grande considerazione degli illuministi. Diventò in breve un riferimento per molte persone, soprattutto negli ambiti della nobiltà che si opponeva a Pietro, inaffidabile e alcolizzato.
Dal matrimonio nacquero due figli : Paolo Petrovic e Anna Petrovna (morta molto piccola). In realtà sulla paternità dei bambini si chiacchierava molto.
Tra Pietro e Caterina si stabilì progressivamente una sempre maggiore ostilità.
Lui la odiava, detestava la sua cultura, il suo saper essere, l'ammirazione e la stima che suscitava.
Nel 1862, Pietro salì al trono e qui inziò tra i due una vera lotta di potere, da cui uno non sarebbe sicuramente uscito vivo.
Mentre lo zar tramava, Caterina fu molto più organizzata e riuscì a farlo imprigionare (le stranezze e lo scarso spessore di Pietro gli avevano inimicato i gruppi di potere) e a salire al trono. Dopo sei mesi Pietro morì e sembra che sia stato diramato un editto in cui si diceva che era morto di emorroidi.
A questo proposito, si racconta un aneddoto. Anni dopo, la grande imperatrice cercava un precettore per il figlio e contattò D'Alambert, filosofo francese, che rifiutò. In una lettera a Diderot, pare che avesse scritto : "Non me la sento di diventare precettore dello zarevic. In Russia, mi risulta che le emorroidi siano una malattia mortale e si dà il caso che ne soffra".

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Caterina fu comunque una vera sovrana. Seguendo i principi dell'illuminismo, fu fautrice di diverse riforme, prima fra tutte quella della giustizia.
Ora qualcuno potrà obiettare che le sue riforme avevano ben poco di democratico, ma teniamo presente il periodo, il luogo, la situazione.
Comunque riformò l'amministrazione, creò province e distretti, ora si direbbe che favorì il decentramento, almeno dal punto di vista amministrativo. Donò terre ai suoi fedeli e favorì la colonizzazione dell'Alaska.

La sua politica estera fu piuttosto aggressiva, in verità, ma sempre improntata ad ingrandire l'impero, cosa che le riuscì benissimo.

Appassionata di arte e cultura, era solita definirsi un filosofo sul trono.
Fu protettrice di artisti, scrittori, filosofi. Lei stessa scrisse romanzi e commedie.
Cercò di favorire la diffusione della cultura e la cura della salute pubblica, facendo costruire ospedali e scuole.

Caterina, peraltro, era anche una donna molto passionale. Anche se il suo matrimonio era stato sfortunato, non le mancarono certo i piaceri del talamo.
Ebbe molti amanti, tra cui il conte Orlov, con cui ebbe un figlio.

Si narra che l'imperatrice, avendo poco tempo da perdere, facesse sperimentare i candidati al suo letto alla sua dama di compagnia, Mademoiselle Protassov, passata alla storia come "l'eproveuse", la provatrice.

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Caterina morì nel 1796 e fu sepolta nella cattedrale di San Pietro e Paolo a San Pietroburgo.

Forse qualcuno ( o molti) potrà trovare strano che, come genio, io abbia voluto parlare di una donna così particolare, potente e spietata e pure chiacchierata.
Ma la trovo geniale nella sua modernità, nella cultura e nel modo in cui si è saputa muovere in un ruolo certo non pensato per le donne.

Grazie, dunque, a @serialfiller per lo spunto.

P.S. ho raccontato la storia di Caterina davvero per sommi capi, ma quello che conta è il concetto di fondo: un omaggio alla sua brillante intelligenza.

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Ottimo post, cara @fulviaperillo, ritengo molto indovinata questa tua scelta, per le caratteristiche molto particolari del soggetto in questione

Grazie, sei sempre molto gentile

Devo dire che mi hai sorpreso. Mai avrei immaginato che il soggetto di uno degli articoli che partecipassero al contest sarebbe stata la geniale Caterina.
Ammetto anche una certa ignoranza sulla sua figura, altro motivo per cui ho avuto grande piacere nel leggere questa storia.
Adesso che ne hai delineato molto bene i tratti scorgo anche io la sua genialità, la sua modernità e oggi come allora è questo di sicuro un tratto di pura intelligenza. Saper precorrere i tempi non è da tutti.
Grazie @fulviaperillo!

You make some really great points.

Un gran personaggio, non c'è che dire... E complimenti per il post!

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