Emilia al mare

Il 1939 fu un anno importante per i miei nonni materni. La loro figlia minore, mia madre, si diplomò e, all'epoca, questo era davvero un traguardo. Significava avere acquisito un buon grado di istruzione e, soprattutto, avere prospettive di trovare a breve un buon lavoro. La loro prima figlia già insegnava e, nel contempo, frequentava l'università. Erano davvero ragazze in gamba e i genitori ne erano fieri: i loro non pochi sacrifici venivano ricompensati. In quello stesso anno, grazie a una piccola eredità e tanto lavoro, i nonni realizzarono una casetta a Marina di Grosseto, semplice, ma graziosa. Così, in quell' estate, cominciarono le visite di amici e parenti, per festeggiare il diploma di Maria e vedere la casa.
Tra i numerosi visitatori, non poteva mancare la madre di mia nonna, la bisnonna Emilia detta Miglia, classe 1866. Lei viveva a Campagnatico, una trentina di chilometri dal mare, ed erano decenni che non vedeva la spiaggia, data la distanza e i pochi mezzi di trasporto, ma anche per i tanti impegni con figli, nipoti e anche col lavoro, dato che gestiva una bottega di alimentari in paese. Felicissima di trascorrere qualche giorno con figlia e nipoti, Emilia fece tante feste soprattutto a Maria. "Bella di nonna, sei passata maestra. Carasanta " . Le ragazze decisero di portarla in spiaggia, ma, appena giunta all'ombrellone, la nonna si bloccò , ferma immobile e con lo sguardo fisso.

"Che succede?" Chiesero le nipoti. Emilia si erse nel suo metro e mezzo scarso ed esclamò: "Citte, qui sono tutti mezzi nudi, anche voi, anche gli uomini. In mutande, braccia e gambe di fuori! Ma dove siamo? Portatemi via!" . Era davvero scandalizzata e non sentì ragioni, nonostante la figlia cercasse di spiegarle che i tempi erano cambiati. Rifiutò di tornare in spiaggia e, alla fine del suo breve soggiorno, ammonì le nipoti che questa moda di andare in giro quasi nudi non era affatto cosa buona. Pensate cosa direbbe oggi... (foto di mia proprietà, relative all'estate 1939, nella prima mia zia con alcune amiche, nella seconda mia zia ).