Dna e Controllo

in #ita6 years ago (edited)

Lo ammetto, non è certo il periodo più adatto per lanciare articoli di riflessione. Siamo tutti immersi in quel periodo dell’anno dove (forse) la pace e la serenità sono perfettamente inscatolate dentro una tradizione storica che ci accompagna fin da quando abbiamo messo piede in questa terra.

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fonte: teatronaturale.it

DNA E CONTROLLO

Ed anche se, per tradizione, le nostre feste sembrano essere avvolte da una coltre routinaria (stessi cibi, stessi luoghi, stessi parenti etc etc), la cosa continua a piacerci.

Progresso e tecnologia ad ogni modo si sono brillantemente inseriti in questi contesti di festa. Ci hanno reso la vita più semplice. Un tempo ci si scambiava gli auguri di persona, ci si recava nelle case di amici e parenti per portare doni ed auguri e tutti, sfoggiavano orgogliosi i propri addobbi natalizi, gli alberi, i presepi. Oggi invece questi addobbi sono diventati i principali soggetti fotografici per post su Facebook, messaggi di Whatssap et simili... La tecnologia ci avvicina ma allo stesso tempo ci allontana.

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fonte: google

La tecnologia stessa che ci semplifica nello scegliere ed acquistare i regali. Insomma è tutto più semplice, soprattutto quando dall’altra parte esiste una sorta di intelligenza artificiale capace di sapere cosa vogliamo, quali sono i nostri interessi etc.etc. Tipico è il caso di Google Adsense ovvero il sistema creato da Google per il marketing pubblicitario capace di incrociare le nostre ricerche sul motore google e fare matching con le aziende presenti nel sistema.

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fonte: angolodegliacquisti.com

Faccio un esempio. Se cerco un “decespugliatore” sul motore di ricerca, durante la navigazione successiva google mi riempirà di banner pubblicitari inerenti decespugliatori ed articoli di giardinaggio. I banner riporteranno prezzi e recensioni e tutte le informazioni per “guidarmi” all’acquisto e lo farà per molto tempo. Questo business frutta a Google milioni di guadagni. Dopo diverso tempo speso a navigare quindi noi “cediamo gratuitamente” preziosissime informazioni che in qualche modo Google si rivende. Inconsapevolmente mettiamo a nudo ogni nostro aspetto. C’è chi saprà cosa leggiamo, quali sono le nostre mete preferite, come investiamo i nostri capitali e perfino l’intimo che amiamo vestire o che amiamo che le nostre compagne/i vestano.

Ma se tutte queste informazioni che cediamo possono essere sacrificabili sull’altare del progresso, sareste d’accordo a fornire informazioni a soggetti terzi poco noti, sulla vostra vita e soprattutto su quella dei vostri figli anche quelli che ancora dovranno nascere??
Io sicuramente no.
Purtroppo non è fantascienza e non sono riflessioni figlie di teorie complottistiche.

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fonte massimopolidoro.it

Correva l’anno 1988 quando il governo inglese autorizzò per la prima volta, da parte di volontari, la raccolta del loro Dna a fini di ricerca. Per chi non lo sapesse nel nostro DNA ci sono scritte tutta una serie di informazioni genetiche necessarie per la vita, ivi incluse le fattezze fisiche e caratteriali/comportamentali.

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fonte massimopolidoro.it

Il governo britannico riuscì così a raccogliere campioni per oltre 1 milione di abitanti e li mise a disposizione delle “big pharma”. Si creò quindi negli anni successivi una sorta di “cloud” contenente un preziosissimo database di informazioni genetiche. Università e studiosi di tutto il mondo, oltre alle case farmaceutiche ebbero a che fare con milioni di dati per mettersi alla ricerca di soluzioni innovative per la cura di malattie o per la mera prevenzione. Tutti alla ricerca di una “scoperta”.

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fonte dreamstime.it

Ma cos’è una scoperta?
La scoperta è business, è brevetto, è investimento. La scoperta è potere.
Esempio: Il Viagra su tutti. La Pfizer tira fuori una pillola capace di far drizzare il bastoncino al Capitano Findus, risolvendo una serie di problematiche legate all’impotenza. Il giro d’affari è miliardario.

Ma torniamo alla genetica. Mettere mano al patrimonio genetico di milioni di persone fa gola a molti. Ci sono tantissime aziende e non solo quelle della Big Pharma. Basta farsi un giro nella Sylicon Valley, dove alcune tra le più promettenti startup cominciano a vendere dispositivi “predittivi” su cosa accadrà nel tempo e cosa si potrà trasmettere ai propri figli. Addirittura ne esiste una capace di dire ai futuri genitori come sarà fisicamente la propria prole.

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fonte 23andme.com

Startup che seppur non hanno “scoperto” cure miracolose, raccolgono finanziamenti a 7 zeri (si proprio sette non è un errore)
La corsa è appena iniziata.

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fonte humancode.com

Chi si accalappierà il potere di mappare le intelligenze, le frustrazioni, le stime dell’età pensionabile, l’influenzabilità politica, la possibilità di sviluppare determinate malattie? Tutto questo oggi è possibile, basta una goccia di sangue o di saliva.
Spesso parliamo delle criptovalute esaltando la “decentralizzazione” di questi sistemi. Decentralizzato è bello, peccato che attualmente ci riferiamo soltanto ad un sistema monetario ed un substrato sul quale esso è appoggiato.
Esistono però centralizzazioni che non ti aspetti, gravi, nocive….
Alla fine stiamo arrivando. Arriviamo al fatto che qualcuno nel mondo comincia a sentirsi superiore a Dio.
Ed è spietato….

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Post che mette in luce aspetti che, a volte per comodità, vengono esasperati dal potere economico. Ottimo post Franco! piacevole lettura senza filtri mediatici. Un abbraccio.

Grazie Marco!

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