Saremmo in grado di riconoscere l'instaurarsi di un regime?

Durante il secolo scorso l'umanità ha conosciuto alcune delle pagine più cupe della sua storia, con l'avvento al potere, in Germania e in Italia, di due regimi totalitari e disumani come il nazismo e il fascismo.

Nel 1933, con la salita al potere di Adolf Hitler a seguito di una regolare elezione, la Germania dovette fare i conti con l'istaurazione di una vera e propria dittatura; il programma del partito nazista prevedeva alcuni punti aberranti per l'intero genere umano, come l'eliminazione di avversari politici e di intere categorie di persone, tra cui ebrei, nomadi, omosessuali e disabili.

Come fu possibile giustificare, di fronte all'opinione pubblica, teorie e azioni così assurde e disumane? Come riuscì il regime nazista a coinvolgere milioni di persone per perseguire i suoi scopi disgustosi, senza che si levasse un forte sentimento di contrapposizione e protesta?

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Aprile, 1967

Il professor Ron Jones sta tenendo una delle sue lezioni di storia nell'istituto presso il quale insegna, la Cubberley High School di Palo Alto, in California; la spiegazione delle atrocità commesse dal regime nazista viene interrotta da un incuriosito studente:

Come può il popolo tedesco affermare di essere rimasto all'oscuro delle nefandezze che venivano perpetrate? Come si può sostenere che, mentre milioni di ebrei venivano deportati nei campi di concentramento, nessuno si accorgesse della sparizione di vicini di casa, amici e colleghi?

La lezione volge al termine e il professor Jones rimanda la risposta alle lezioni successive; in realtà teme forse di dare una spiegazione solo parziale a quella intelligente domanda, e decide pertanto di effettuare un esperimento psicologico, per chiarire meglio il quadro di insieme: avrebbe introdotto tra gli studenti, uno alla volta, i concetti chiave del nazismo.

Cosa sarebbe successo di fronte all'imposizione di alcune teorie alla base del progetto hitleriano? La classe avrebbe reagito sdegnata o sarebbe stata soggiogata da esse come successe al popolo tedesco?

Lezione del Lunedì: la disciplina

Il professore è diverso dal solito, entra in classe guardando gli studenti in maniera seria e tiene una lezione decisamente diversa dalle abitudini dei ragazzi: oggi si affronterà il tema della disciplina, di quanto sia corretta e necessaria in una società moderna per il funzionamento dell'intero sistema.

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I ragazzi apprezzano i toni della lezione, ma forse è solo dovuto al clima insolito che la stessa ha assunto; Jones insiste sul concetto e ordina, in tal senso, di assumere delle posture ordinate, sia da seduti che in piedi: non saranno tollerate gambe incrociate, braccia non allineate al corpo e interruzioni alla parola del docente, al quale ci si potrà rivolgere solo dopo essersi alzati ed essersi rivolti a lui con l'appellativo "Mister Jones" .

Lezione del Martedì: il senso di appartenenza ad una comunità

Un po' sorpreso Jones arriva in classe la mattina seguente, e si accorge che gli studenti hanno osservato alla lettera le disposizioni della lezione precedente; nessuno è fuori posto e i corpi sono incastrati ordinatamente tra le sedie e i banchi. Alcuni sembrano addirittura soddisfatti del nuovo clima che si è instaurato nell'aula e la classe risulta addirittura più reattiva del solito.

La lezione comincia, e tra gli sguardi degli studenti, che non erano mai sembrati così interessati, il docente disserta intorno al valore inestimabile dell'appartenenza ad una comunità, ad un gruppo che insegua scopi comuni attraverso il lavoro e la fatica di tutti i propri membri. La maggioranza annuisce soddisfatta, anche se qualcuno mostra qualche piccolo segno di nervosismo: non erano più semplicemente una classe di studenti, ma sembravano essere diventati un gruppo.

Come tale necessitavano di un nome, un motto e un saluto che li distinguesse tra gli altri; in solo due giorni Jones li aveva trasformati nel gruppo della Terza onda, in onore dell'onda più grande tra quelle che si abbattono sulla riva, con tanto di saluto ufficiale (molto simile a quello nazista) e un motto che recitava:

La forza attraverso la disciplina, la forza attraverso la comunità!

Lezione del mercoledì: l'azione

L'esperimento sembra andare oltre le previsioni del professore: alcuni studenti di altre classi hanno sentito parlare della Terza onda e vogliono assistere alle lezioni di Jones per diventare parte integrante del movimento.

Tutti sono obbligati a partecipare, con le proprie azioni, per il benessere e la difesa del gruppo: alcuni vengono incaricati di disegnare il simbolo del movimento, altri schedano i partecipanti e raccolgono le domande di ammissione, altri ancora fungono da veri e propri buttafuori e sono incaricati di non fare entrare nell'aula i non appartenenti al gruppo.

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I reclutatori e i portavoce svolgono in maniera eccelsa il loro compito, tanto che alla fine della giornata la Terza onda può contare su più di duecento adesioni. Gli studenti si salutano nei corridoi con il gesto convenzionale, che pare coinvolgere persino il Preside dell'Istituto.

Alcuni membri cominciano a riferire a Jones comportamenti scorretti dei compagni, altri si propongono come guardie del corpo, in un'escalation di immedesimazione con i valori del gruppo che iniziò a preoccupare il promotore dell'esperimento.

Lezione del giovedì: l'orgoglio

In un clima sempre più surreale il professore comincia ad introdurre un altro argomento, quello dell'orgoglio per l'appartenenza al gruppo. I ragazzi sembrano su di giri e Jones racconta agli studenti che il gruppo creato non è solo una piccola nicchia di una scuola, ma un programma nazionale di reclutamento per i giovani, in grado di migliorare le condizioni della Nazione attraverso le loro qualità e i loro ideali.

Fissa un appuntamento a tutti gli iscritti per il giorno dopo, al fine di conoscere il programma e scoprire il messaggio che il leader nazionale del movimento aveva riservato per i vari gruppi della Terza onda di tutto il Paese.

Lezione del venerdì: fine dell'esperimento

L'appuntamento è per le 12 presso l'auditorium della scuola. I membri del gruppo ci sono tutti, affiancati da curiosi e da finti reporter e addetti stampa. Il professore, ligio alla disciplina imposta, arriva puntuale e saluta i ragazzi come convenuto.

Tutti si siedono compostamente, rimanendo silenziosi e in trepidante attesa del messaggio del leader; dopo cinque minuti di attesa e lo scatenarsi delle prime proteste, Jones comunica la verità: il leader non esiste, come non esiste il gruppo della Terza onda. L'esperimento viene svelato, proiettando un documentario sulle atrocità del regime nazista.

Conclusioni

Gli studenti erano stati guidati a sviluppare, in solo cinque giorni, un sentimento di superiorità e di appartenenza ad un gruppo ritenuto elitario, parallelamente a quello che successe nella Germania nazista.
L'obbedienza all'autorità, rappresentata da Jones, era incondizionata e totale; i dissidenti o coloro che rifiutavano di unirsi al gruppo, cominciarono ad essere ostracizzati e in alcuni casi minacciati.

La malleabilità delle menti dei giovani, suggerisce oggi più che mai, di non abbassare la guardia di fronte a propagande nocive o messaggi negativi che possano arrivare dagli ambienti che frequentano, in modo da prevenire ogni abuso.

Ispirandosi all'esperimento di Jones, è stato realizzato il film L'onda del 2008, che riscosse un ottimo successo di critica e pubblico.

Fonti

http://www.cubberleycatamount.com/Content/66-67/Catamount%20Pages/V11No14/

http://www.cubberleycatamount.com/Content/66-67/Catamount%20Pages/V11No13/

http://www.thewavehome.com/1976_The-Third-Wave_story.htm

http://66.147.244.77/~ronjones/wave-interview/