Le disavventure di un pendolare: ovvero quando piove dentro al treno.

in #ita7 years ago (edited)

Guardo un'ultima volta l'orologio: sono le 7.40.
Anche stamattina, nonostante la neve, ce l'ho fatta. Sono arrivato puntuale all'appuntamento con il mio regionale in partenza alle 7.52, distante da me solo lo spazio di un parcheggio.
Servizio Ferroviario Metropolitano, così chiamano ora i treni che percorrono brevi tratte più volte al giorno.
"Come se avergli dato un nome più figo li rendesse più efficienti" penso tra me e me, mentro ascolto l'annuncio dell'altoparlante che mi preannuncia la prossima partenza.
La prima sorpresa della giornata ce l'ho non appena metto il piede dentro la carrozza. Il piede non si lamenta, ma il naso urla di dolore.
Vi è mai capitato di partire per le vacanze o per lavoro e che in vostra assenza il congelatore, nel quale avevate surgelato pacchi di carne o pesce, sia rimasto a lungo senza corrente? Ricordate l'odore di putrefazione che aveva invaso la stanza? Ok, ora siete in sintonia con le mie narici.
Lo scompartimento è semivuoto, i coraggiosi che hanno deciso di barattare un posto caldo con quella sensazione a dir poco sgradevole si contano sulle dita di una mano. Che faccio? Mi avventuro nelle altre carrozze con la quasi certezza di rimanere in piedi per tutto il viaggio, o mi siedo e provo a sopravvivere con la sciarpa avvolta sul naso?
Mentre rifletto le porte si chiudono e il treno inizia lentamente a lasciare la stazione; ci leggo un segnale, rien ne va plus, e mi "accomodo" vicino al finestrino.
Beh, tutto sommato con la sciarpa a fare da filtro si sopravvive. Il convoglio fa la prima fermata, chi sale si lamenta ad alta voce dell'odore e i più desistono e se ne vanno, insinuando di nuovo in me il dubbio che forse quell'odore, sciarpa o non sciarpa, fosse un fardello eccessivo da portare fino a destinazione.
Mi rituffo sul mio smartphone, oggi i miei investimenti risentono dell'ennesimo scossone.
Penso alla Roma, sconfitta nel gelo di Donetsk. Io, juventino dalla nascita, sto pensando alla Roma...
Che freddo! Mi si sta ghiacciando il braccio.
Mi giro verso il mio arto raffreddato e tocco la maglia che lo avvolge. Fradicia.
Alzo lo sguardo al finestrino e non posso credere ai miei occhi: sta piovendo dentro al treno. L'acqua gocciola da un angolo del vetro che, in teoria, dovrebbe essere a chiusura ermetica.
"Coraggio" mi ripeto, "tra dieci minuti sei arrivato".
Da lì a dieci minuti mi aspetta una bella passeggiata sotto la neve destinazione ufficio, dove passerò le prossime 9 ore. Bagnato, incazzato, ma almeno puntuale.
"Signori staremo fermi una decina di minuti circa perchè stiamo aspettando il passaggio di un altro treno..."
Appunto. Aggiorniamo: bagnato, incazzato e sudato, dato che dovrò farmela di corsa per non arrivare in ritardo.
Mi sforzo per cercare un'altra nota positiva o lascio perdere?
Scendo e mi volto a guardare il Grande Puzzone che se ne va, verso altre stazioni, verso altre storie e verso altri malcapitati pendolari.

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Immagini di mia proprietà

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pendolare per 5 anni, ti capisco benissimo!

Ne deduco che tu ora non lo sia più e credimi sono contento per te...

Ben scritto 😀! Ho letto fino in fondo volentieri. Chissà a cosa era dovuta quella puzza fetida...

Grazie, molto gentile... E chi lo sa, avranno fatto un carico di montoni nel viaggio precedente...

Nonostante siano praticamente gli stessi treni che abbiamo anche qui per il Passante Ferroviario di Milano, dalle foto i vostri sembrano messi peggio.
Parlo mediamente, perchè anche qui ogni tanto ne capita qualcuno veramente messo male.

Non conosco la realtà del milanese ma i nostri tra sporcizia, cattivi odori e porte/finestre sono davvero messi maluccio

Purtroppo i servizi pubblici sono quasi sempre pessimi, partendo dall'efficienza per arrivare alle condizioni in cui ci fanno viaggiare. Molte volte poi, non è il tuo caso, a renderli pessimi sono anche le persone che con una scostumatezza fuori da ogni educazione familiare imbrattano, rovinano i mezzi che tutti utilizziamo.

Hai senz'altro ragione. Faccio il pendolare ormai da quasi dodici anni e ne ho viste di tutti i colori, da persone che fingono di svenire perchè senza biglietto a ragazzini insolenti con le scarpe sui sedili, incuranti che l'indomani avrebbero ripreso lo stesso treno che stavano sporcando.
Grazie per il voto e il commento, alla prossima.

Purtroppo compare pendolare capisco benissimo.

...na tragedia, però forse anni fa era peggio, speriamo di aver beccato un up-trend!

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