Pink Floyd.

L'album "The Dark Side of The Moon" è stazionato in classifica U.S.A. per ben 15 (QUINDICI!!!!) anni.

Che dire di nuovo su uno dei gruppi maggiormente conosciuti.
Tralascio i fatti più ovvi e vado ad elencarvi piccole curiosità magari sfuggite ai più.

Nati a Londra nel 1965, principalmente con il nome "Tea Set" che hanno dovuto modificare poi in "Pink Floyd" poiché esisteva un altro gruppo con quel nome, sono stati veri e propri pioneri della musica psichedelica ispirando numerosi altri artisti e gruppi vari (Nine Inch Nails, Alan Parsons Project, King Crimson solo per citarni alcuni) hanno lasciato un’eredità immensa nel panorama musicale.

Il nome “Pink Floyd” (che molti erroneamente traducono in “fluido rosa”) proviene dalla somma dei nomi di due bluesman: Pink Anderson e Floyd Council.

A causa del massiccio uso di droghe sintetiche il cantante, chitarrista e fondatore Syd Barret fu costretto a lasciare il gruppo in quanto sempre più preda dei propri dèmoni che spesso durante le esibizioni lo costringevano ad ammutolirsi e a fissare il vuoto, o a scordare la chitarra a proprio piacimento senza un motivo. Venne sostituito da David Gilmour.
È curioso sapere che assieme a Syd anche il loro manager li abbandonó in quanto asseriva che senza di lui i Pink Floyd non avrebbero avuto un futuro.
Dopo aver registrato due album come solista a causa delle sempre più precarie condizioni mentali Syd Barret si ritira a vita privata lasciando per sempre la strada della musica.

Ricompare anni dopo grasso, calvo e con le sopracciglia rasate, negli studi dei Pink Floyd durante la registrazione dell’album “Wish You Were Here” (concept album completamente dedicato all’amico oramai impazzito). Nessuno lo riconobbe a primo impatto e quando si resero conto di chi fosse Waters e Gilmour scoppiarono a piangere. Scomparve nel nulla e quella fu l’ultima volta che lo videro.
Muore nel 2006 una delle più grandi icone che la musica moderna abbia mai avuto.

In occasione dei 50 anni di carriera la Royal Mail fece uscire una serie di 10 francobolli raffiguranti i migliori album del gruppo.

Nel brano "One of These Days" si sente la voce del batterista Nick Mason pronunciare la frase "One of these days I'm going to cut you into little pieces" (uno di questi giorni ti taglierò a pezzettini) rivolta ad un famoso D.J. della BBC molto odiato dal gruppo.

Il famosissimo maiale in copertina ha un nome (Algie) ed è nato da un'idea di Roger Waters.
Durante la realizzazione a causa di un colpo di vento si spezzarono le funi che lo tenevano ancorato e "Algie" scorrazzò libero per i cieli di Londra. Molti non sanno che, in realtà, il maiale sulla copertina è stato inserito successivamente in quanto la foto della centrale elettrica era stata scattata il giorno prima.

Caro costò alla giunta comunale di Venezia il concerto tenuto il 15 luglio 1989. Il palco fu costruito su un'enorme zattera galleggiante e tutto l'evento organizzato malissimo, praticamente senza misure di sicurezza adeguate (non furono installate transenne ne tantomeno bagni chimici). Tutta Venezia fu sommersa dall'immondizia e qualcuno se la prese con il gruppo, come se fossero stati loro gli organizzatori dell'evento.

Il governo del Sud Africa bandì la canzone "Another Brick in the Wall" poiché divenne un inno di protesta contro l’Apartheid.

Esiste un modello di Volkswagen Golf prodotta nel 1994 la "Golf Pink Floyd".

Esiste un asteroide con il nome “Pink Floyd” (Il nome esatto ad onor de vero è "19367 Pink Floyd").

Contrariamente a quanto si pensa "Have a Cigar" (bellissima canzone inserita nell'album "Wish You Were Here") non è cantata da Roger Waters bensì da un cantautore britannico ritenuto più "adatto" per quella tonalità.

Il batterista Nick Mason ha una rarissima Ferrari 250 GTO (un'automobile dal valore di 35 milioni di euro).

David Gilmour (chitarrista e cantante) è il fortunato possessore della Fender Stratocaster numero di serie 0001.

Inutile dire che i Pink Floyd sono stati uno dei miei gruppi preferiti (e immagino di molti voialtri) che mi hanno accompagnato durante la crescita personale e musicale. Ancora mi sorprendo come canzoni di 40 anni fa risultino attuali al mio orecchio.

Semplicemente fenomenali!

(Tutte le foto sono con CCO creative commons prese dalle foto di google con diritto di utilizzo contrassegnato per essere riutilizzate)