Power down

Nudo e crudo, anche se l’autoritratto è impietoso e mi fa sembrare Spike il pittore suonato di Nothing Hill.
Sono da qualche giorno in power down. Non ci sarebbe bisogno di questa precisazione, la pagina del resto parla da sola, ma la faccio comunque perché ritengo che renda neutro e trasparente quanto dirò a stretto seguito.

Sono su SPI e su Steemit da quattro mesi e personalmente ritengo che diano assuefazione. Un’intensa e straordinaria assuefazione. Sono stato dipendente. Sono stato dipendente quando il voto automatico era saltato. Ve lo dico scrivevo anche dalla toilette. Ho passeggiato per Pienza, in vacanza, commentando post. Sono stato dipendente quando creavo dei post e desideravo vedere se erano riusciti, se erano graditi se venivano votati e se facevo 2 USD di guadagno ecc ecc. Soprattutto, sono stato dipendente quando ho creato bellissime relazioni e ho condiviso del tempo con molti utenti. Lo sono stato ancora quando ho letto contenuti che avrebbero potuto meritare una pubblicazione, cosa che in Italia non riesce nemmeno ha chi ha già scritto dei libri.
Come tutte le dipendenze può essere un problema… o forse no.

Direi che come in altri momenti di crisi vissuti su SPI e da SPI mi astengo dall’entrare nel merito. E’ la modalità che preferisco. Del resto non avrei tutti gli elementi per farlo. E, sempre del resto, mi rendo conto che chi ha anche solo degli elementi parziali finisce per esporre dei contenuti che sembrano stonati, un po' come ho visto fare su Discord in queste ore. Forse a ragione forse sicuramente a ragione, li ho comunque trovati stonati.

L’unica cosa che mi sento di dire in realtà è questa. E oggi la posso dire dalla mia posizione neutra. Nelle varie motivazioni che mi hanno portato a staccare potrebbe esserci stato anche un evento che mi ha infastidito. Non è sempre facile, anche vista dalla parte dell’utente, perché a volte delle aspettative nascono. Tuttavia sono consapevole che se fosse stato un evento a determinare una scelta piuttosto che un’altra avrei contattato lo staff di SPI e mi sarei chiarito.
Quindi per definire il discorso faccio una precisazioni a cui seguirà una riflessione:

• (precisazione): la decisione personale di lasciare steemit deriva dal fatto che mi sono accorto (per fortuna ho avuto un attimo di lucidità), che toglievo troppo tempo alle mie figlie. Brutta cosa. Lavoro fuori città. Mia moglie lavora fuori città. Ci svegliamo all’alba. C’è pochissimo tempo per stare con le bambine e desidero godermi di più questa fase con loro. Un momento di lucidità a volte migliora la vita.
• (riflessione): Nelle varie crisi vissute da SPI ho notato che la dinamica è più o meno sempre la stessa. La cosa curiosa è che in effetti, quel dinamismo che si crea in questi contesti è quasi più fruttuoso che dannoso. Tuttavia quello che mi procura dispiacere, quel dispiacere che si immedesima nelle persone che si sbattono dalla mattina alla sera come i moderatori, i mastri d’asilo i curatori e via a salire… ma anche chi crea progetti, che dedica tempo ai post ecc.. è vedere il rischio concreto che tanto lavoro venga sciupato.

Si è senz’altro possibile che si possa vivere (parlando dal punto di vista di steemit) anche senza il paracadute di SPI. Non lo trovo coì semplice, è necessario più tempo, ritengo sia necessaria una dose di investimento con proprie risorse economiche perché se parti con uno steem power asfittico crearne uno, nell’oceano di steemit, non è proprio facile. Devo dire che vedo che è comunque piacevole la presenza della comunità (e come comunità intendo un punto di ritrovo dove al suo interno è possibile rintracciare personalità varie) anche per chi non ne fa parte. Perché comunque da SPI vengono fuori anche dei discreti utenti la cui visibilità trova seguito anche da chi rimane fuori dalla comunità.

Concludo sul focus che volevo dare al post senza riuscirci. Creare un progetto, soprattutto se prevede l’aggregazione di persone, come in questo caso una comunità, non lo sanno fare tutti. Lo dico perché se io oggi alzo la mano, con tutta la stima che ho del sottoscritto, e dico chi mi ama mi segua… se va di culo esco portandomi dietro me stesso. E sarebbe già un bello sbattimento. Vuol dire caricarsi sulle spalle un po' tutto e ci vuole sicuramente passione. Si fanno i soldi? Bo, forse. Qualcuno potrebbe dire “te l’ha ordinato il dottore”? no certo, ma se non ci sono persone che lo fanno, che si mettono a disposizione e si assorbono il fardello, come sarebbe più triste il tutto?
E comunque sia non farei a cambio.
Dall’altra parte, con la stessa franchezza, mi vien da dire che se le motivazioni di questa ultima crisi sono quelle palesate, di fatto, su Discord, e fanno riferimento ad alcune critiche mosse in maniera non costruttiva e credo, a questo punto, poco armonica, diciamo così. Recto verso, torno ad un passaggio affrontato poca sopra, Il "chiarimento". Del resto se vale per l'utente verso SPI, perché non può valere al contrario?
Perché è vero che nulla è dovuto, ma chi si è impegnato nell'assiduo lavoro di progetti e collaborazioni, chi si è impegnato onestamente nella produzione incessante di post, eventualmente cosa centra con chi può aver creato, se ha creato, dei problemi?

La concludo con l'ironia che mi accompagna, è una citazione di Wharol... ma è solo per dire: chissà se un ombrello lo si rimedia...

Buon steemit a tutti.
e vi auguro di cuore ancora un buon SPI a tutti, a me onestamente è piaciuto.

ogni tanto, quando potrò, buttero fuori un disegno, credo…
Etn0

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