La Culla del Rinascimento

ENG

I walk again in the Florence's streets.

We just got up from the table. The restaurant is housed in an eighteenth-century house and still partly frescoed. It's not easy to find a good gluten-free pizza like that.

Sometimes it makes a few drops of rain, then the sun reappears.

this morning, as we went up the steps of the bell tower, we met a incessant conga line of embarrassed and accomplices idioms for each sense of travel.

Shortly thereafter, the ceiling of the Baptistery and its small fragments of gold convinced us that it may be worth running looking up.
So, with snout in the air, we saw a pigeon defecating on a road sign showing a ban.


A black man turns between the road signs in the birthplace of Renaissance.
A curious presence, that someone has defined the representation of the stagnation of Tuscan culture.
I imagine everyone has his own critical sense and his vision about Art, and i think about Street Art.

I had never seen before the works of Clet Abraham, except internet photos. They have their simple expressive force. And they generate a curious, perhaps futile, however certainly colored, treasure hunt of an object that it might look elementary, but ever before it has been pictured.

ITA

Sono di nuovo in giro per Firenze.

Da poco ci siamo alzati da tavola. Non è semplice trovare una pizza senza glutine che risulti amara e gradevole come questa. Il ristorante è ricavato da una abitazione settecentesca ancora in parte affrescata. Una gradita sorpresa.

A tratti fa qualche goccia di pioggia, poi ricompare il sole.

Non abbiamo contato gli scalini questa mattina. Ma la domanda: dove si può abbracciare il mondo? Ora ha una risposta plausibile anche per un bambino: su per le scale sempre più ripide e strette del campanile di Giotto.
Un trenino di imbarazzati e complici idiomi per ognuno dei sensi di marcia.

Dopo di questo, Una miriade di piccoli tasselli d’oro sul soffitto del Battistero ci hanno convinto che si possono trovare vaghe sorprese girando a naso in su. Così, per strada, casualmente, ci accorgiamo che quei piccioni che, fino a pochi istanti prima, fuggivano spaventati dagli inseguimenti di mia figlia, o forse dal suo grido. Ma perché mai poi “teste di ghiacciolo”?
Ora lasciano andare la loro paura sui segnali stradali.

Un uomo nero gira sornione fra la segnaletica presente nella Culla del Rinascimento. Una curiosa presenza, che qualcuno ha definito la rappresentazione della stagnazione della cultura Toscana (o magari fra le righe intendeva Italiana). Ad ognuno la sua visione in merito alla street art. Non ha molto a che fare con le incomparabili rappresentazioni presenti nella cupola del Battistero o con la cupola del Brunelleschi, e questo è certo. Ma quella grandiosità non è presente nemmeno in Picasso.

Non avevo ancora visto le opere di Clet Abraham, se non su internet. Hanno una loro semplice forza espressiva. E generano una curiosa, forse futile, comunque sicuramente colorata, caccia al tesoro di un oggetto che per quanto elementare, non mi risulta sia mai stato immaginato prima.

Tutte le foto sono state scattate dall'autore.