CS-17: Cronaca di un virus
Il primo caso, in occidente, si è registrato a gennaio al SIHH di Ginevra.
Il CS-17 si è dimostrato mortale. I centri epidemiologici hanno già descritto il CS-17 come la faglia di Sant'Andrea sanitaria e sociale del XXI secolo.
Mentre scrivo sono al Centro Malattie Infettive dell’Ospedale di Padova.
Il virus CS-17 è il virus più contagioso mai apparso nelle ottiche sofisticate di uno STEHM. Muta più velocemente di un virus influenzale. Progredisce nel tempo necessario per digerire un pasto nudo.
“La tafonomia è quanto di più necessario per spiegare la foto di un paziente affetto da CS-17 nella sua fase terminale”, mi riferisce il dottor Gonid.
Poi: “se non scrive che gliel'ho detto è meglio”, ha aggiunto, prima di farmi spegnere il microfono. Così mi son dovuto mettere a prendere appunti.
“penso che ci sia qualche cosa di controdeduttivo è sicuramente contrario ai principi generali della conservazione della specie in quello che fa CS-17”, ha aggiunto.
Al SIHH di Ginevra, fino ai fatti di cronaca, stavano solo presentando le migliori innovazioni nel campo dell’orologeria multicomplicata.
Non si ha mai la certezza di avere a che fare con il CS-17 nelle sua fase prodromica. Soggioga le cellule costringendole a pagare ciclicamente una sorta di pizzo. A seconda della quantità di P.I. presenti nel suo spettro, torna con cadenza periodica ad aggredirle, ingoiandone una parte. Le cellule, isolate, mutano una sorta di patologia depressiva che ne accentua la senescenza, esasperando la replicazione delle cellule vicine.
“il limite di Flick si raggiunge quando le cellule non sono più in grado di replicarsi”. È quello che, se fai confusione, chiami morte per apoptosi.
“La lunghezza dei telometri che proteggono la cellula si accorcia ad ogni replicazione, fino all’esaurimento”, mi ha spiegato il dott. Gonid.
L'esaurimento arriva 96 ore dopo la fase prodromica. La fase regressiva non si presenta mai. Lo stato di portatore persiste dalla fase prodromica fino al decesso.
Perché il virus si comporti in una maniera antievolutiva ed evidentemente contraria al l'istinto di sopravvivenza è incerto.
“Le posso dire di tornare a casa è assaporare, quanto più possibile, quello che ha. Non vale la pena fare altro. Lei è composto da I. e P.I... Le I. e le P.I. di questo mondo sono tutte mucche da mungere per CS-17”. Questo è l’ultimo appunto che mi sono annotato.
Prima che tutti abbandonassero il SIHH, qualcuno ha detto: “abbiamo le ore contate”.
Perché CS-17 non si renda conto che, su questo pianeta, è anche lui come un würstel con una data di scadenza è incomprensibile.
Perché, in termini antitetici rispetto alle regole deduttive che regolano un gioco che per definizione è finito: per quanti agenti o distribuzione di probabilità sulle strategie per singolo agente siano presenti... perché nonostante questo decida arbitrariamente di modificare una strategia di equilibrio di Nash è inconcepibile.
Chi può essere quel demiurgo che ha creato CS-17 a sua immagine e somiglianza lo sa solo dio.
Il racconto è di pura fantasia. Rappresenta un tentativo di narrazione per mobile o finger story. Il virus CS-17, per quanto ne so non esiste, e conseguentemente non se ne sono potuti registrare casi.
Il centro ospedaliero di Padova rappresenta realmente un affermato centro per la cura delle malattie infettive, ma fortunatamente non vi ho mai messo piede.
Il SIHH di Ginevra invece è uno degli avvenimenti più affascinanti nel campo dell'orologeria di alta gamma. Dove ogni anno vengono presentate le migliori innovazioni relative a questo campo.
Le foto sono state scattate dall'autore su disegni di mia proprietà. Sono esercizi tratti dalle opere di Michelangelo Buonarroti, presenti nell'affresco della Cappella Sistina. Nel disegno di apertura ho sofferto della sindrome del Concilio di trento, e così come il pittore Braghettone (al secolo Daniele da Volterra) ne ho coperto le nudità con il titolo del post.
Molto bello! Mi piace!
Are some incredible strokes although I don't understand Italian hahaha
thanks gvand. If I decide to continue on steemit I will write more and more in English 😉
the one above is a short story about a virus. a small writing exercise.
thanks to you so much for visiting my post 👍
Ciao @etn0! Bellissimi i disegni, hai una delicatezza che già avevo notato nei tuoi schizzi di Schiele. Mi è piaciuta molto anche la storia. L'idea di un virus che colpisce il tempo l'ho trovata geniale :)
Grazie Isakost
Troppo gentile, mi fa piacere che sei passata.
Ciao 👍
Love your art. I draw too. Thanks for sharing, hehe. I'm Oatmeal Joey Arnold. You can call me Joey.