(ITA/ENG) Metano illimitato per l'umanità? - Unlimited methane for humanity?
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ENGLISH
Unlimited methane for humanity?
The oceans are in fact the largest sources of methane.
This is not in the classical form as we are accustomed to understand it, that is extracted from traditional wells, but rather comes in the form of methane clathrate.
In practice, thanks to the action of certain bacteria, the organic material is transformed into methane that freezes due to the high pressures and low temperatures of the ocean floor.
To understand better we must think that these clatrates are like "cages" formed by molecules of frozen water with methane inside them.
It should be noted that contrary to the traditional methane wells which tend to concentrate in certain regions of the planet, the presence of methane clathrate appears to be decidedly more democratic and present on all oceans and this has attracted interest from all major nations as states. United, China, Russia, Japan and Germany.
Obviously all this represents an interesting opportunity because despite all the problems related to the use of traditional fossil fuels, at the moment our economic system is not able to do without it and we search everywhere with ever increasing investments.
One of the big problems that makes it not only expensive, difficult and even dangerous to extract it is that the clathrate is stable only at high pressures, the condition that we normally find in the ocean depths.
So far in an attempt to bring it to the surface the ice cage that acts as a shell to the gas decomposes and the methane is released and then escapes without control. This is the obstacle to overcome in order to really think about using this abundant resource.
The methane clathrate represents the moment a major technological challenge for those who are thinking of using it on a large scale. At least not for China and Japan who have recently declared that they have overcome the problems related to the extraction of methane starting from the clathrate. What technologies could really have allowed the two Asian countries to overcome the problems we have known to date in trying to exploit this energy resource?
At the moment the two countries, which are said to be ready to extract it on an industrial scale, are quite vague about which technologies are involved in the process. Japan could reduce its energy dependency as well as find an answer to the need to abandon nuclear power, a necessity on the agenda after the tragic events of Fukushima.
China is talking about a turning point that can start a new energy revolution.
Can we think of saying goodbye to oil?
At the moment the two countries have begun the first experimental attempts at mining, always keeping a certain reserve on how everything happens. To the objections on the danger due to the potential release of methane in surface waters, China and Japan respond that the large-scale extraction will take place only after all the necessary experiments and that any environmental safety problem will be considered.
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ITALIANO
Metano illimitato per l'umanità?
Gli oceani sono di fatto le più grandi fonti di metano.
Questo non è nella forma classica come siamo abituati a intenderlo cioè estratto dai tradizionali pozzi, ma bensì si presenta sotto forma di clatrato di metano.
In pratica grazie all'azione di certi batteri il materiale organico si trasforma in metano che ghiaccia a causa delle elevate pressioni e delle basse temperature dei fondali oceanici.
Per capire meglio dobbiamo pensare che questi clatrati sono come delle "gabbie" formate da molecole di acqua ghiacciata con al loro interno il metano.
Da notare che contrariamente ai tradizionali pozzi di metano che tendono a concentrarsi in determinate regioni del pianeta, la presenza de clatrato di metano appare decisamente più democratica e presente su tutti gli oceani e questo ha suscitato interessa da parte di tutte e più importanti nazioni come Stati Uniti, Cina, Russia, Giappone e Germania.
Ovviamente tutto questo rappresenta un'opportunità interessante in quanto nonostante tutte le problematiche legate all'uso dei combustibili fossili tradizionali, al momento il nostro sistema economico non è in grado di farne a meno e li si ricerca dappertutto con sempre crescenti investimenti.
Uno dei grossi problemi che rende non solo costosa, difficile e addirittura pericolosa la sua estrarre è che il clatrato è stabile solo a pressioni elevate, la condizione che normalmente ritroviamo nelle profondità oceaniche.
Finora nel tentativo di portarlo in superficie la gabbia di ghiaccio che fa da guscio al gas si decompone e il metano viene rilasciato e quindi sfugge senza controllo. Questo è l'ostacolo da superare per realmente pensare di utilizzare questa abbondante risorsa.
Il clatrato di metano rappresenta la momento una grande sfida tecnologica per chi sta pensando di utilizzarlo su vasta scala. Almeno non per Cina e Giappone che recentemente hanno dichiarato di aver superato le problematiche relative all'estrazione del metano partendo dal clatrato. Quali saranno le tecnologie che potrebbero veramente aver permesso ai due paesi asiatici di superare i problemi che fino ad oggi abbiamo conosciuto nel tentativo di sfruttare questa risorsa energetica?
Al momento i 2 paesi, che si dicono pronti ad estrarlo su scala industriale, sono abbastanza vaghi a riguardo di quali tecnologie siano implicate nel processo. Il Giappone potrebbe ridurre la sua dipendenza energetica nonchè trovare una risposta alla necessità di abbandonare il nucleare, necessità sempre all'ordine del giorno dopo i tragici fatti di Fukushima.
La Cina parla di una svolta che può dar inizio ad una nuova rivoluzione energetica.
Possiamo pensare di dire addio al petrolio?
Al momento i due paesi hanno cominciato i primi sperimentali tentativi di attività estrattiva sempre mantenendo un certo riserbo su come il tutto avviene. Alle obiezioni sulla pericolosità dovuta al potenziale rilascio di metano in acque superficiali, Cina e Giappone rispondono che l'estrazione su larga scala avverrà solo dopo tutte le necessarie sperimentazioni e che si terranno in considerazione ogni problema di sicurezza ambientale.
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