Deutschebank una bomba ad orologeria?

Deutschebank una bomba ad orologeria?

A forza di parlare dei problemi delle nostre banche, che pure non sono negabili, ci si dimentica che anche altri presentano gli stessi problemi, se non peggiori, ma di loro si parla poco, forse perchè sono tedeschi.

Parliamo di Deutschebank, il colosso tedesco, la più importante banca della Germania la cui situazione finanziaria è davvero pessima, dovuta all'altissima esposizione dell'istituto a strumenti derivati.

Si è stimato che il valore complessivo dei derivati posseduti da Deutschebank sia pari a 10/15 volte il PIL della stessa Germania.

I mercati sono consapevoli della situazione e da tempo si stanno sbarazzando delle azioni del colosso bancario e questo sta determinando una rapida perdita di valore delle stesse. Alcuni analisti pensano che potrebbe rendersi necessaria la sua nazionalizzazione per evitarne il fallimento.

Inoltre stando a quello che dice il Fondo Monetario Internazionale, l'esposizione in derivati della Deutschebank, rappresenta il più grande rischio sistemico per il sistema bancario europeo.

Nonostante tutto questo i media che parlando dei rischi bancari in Europa, continuano a puntare l'indice verso gli istituti bancari italiani, per le loro sofferenze che ci sono, ma non sono certo equiparabili all'esposizione in titoli derivati della Deutschebank. Le nostre banche soffrono a causa di prestiti erogati a famiglie ed aziende che ora sono in difficoltà nel restituire tali prestiti.

Cosa succederà in caso di nazionalizzazione della Deutschebank?
Finora le regole che l'Europa ha imposto per il salvataggio di una banca in difficoltà sono quelle del bail-in, cioè un salvataggio che arriva dall'interno, dunque significa che sono i risparmiatori a dover pagare le perdite delle banche. Se fosse nazionalizzata Deutschebank e le si risparmiasse il bail-in, cadrebbe il mito dei tedeschi virtuosi contrariamente agli italiani che sono fannulloni e corrotti.

Staremo a vedere, ci sono comunque le premesse per una "lehman brothers" all'europea che potrebbe scatenare una nuova tempesta finanziaria con epicentro questa volta l'Europa

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