Cos'è un rigassificatore?

in #ita6 years ago (edited)

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Cos'è un rigassificatore?

Le necessità ambientali, legate alla lotta all’ inquinamento, spingono sempre di più gli stati e le compagnie energetiche a convertire le proprie fonti di approvvigionamento energetico, da carbone e nucleare verso soluzioni migliori, quale il gas naturale.

L’Italia importa la quasi totalità del suo fabbisogno da Russia e Algeria, via gasdotti, ma questo rischia di generare dipendenza da queste nazioni e ovviamente in caso di incidenti, atti terroristici ai gasdotti potrebbe mettere in pericolo le stesse forniture.
Accanto a questo tipo di trasporto del gas se ne affianca un’altro che prevede l’utilizzo delle navi cisterne, sistema che offre una maggiore flessibilità.
In questo quadro si inseriscono quindi i rigassificatori, che sono parte di un processo tecnologico che nel suo insieme permette il trasporto via nave del gas naturale.

Parliamo quindi del trasporto marittimo in alternativa al gasdotto.

In questo caso il gas naturale laddove viene estratto, subisce un processo di liquefazione che consente quindi il carico nelle navi cisterne e il trasporto conseguente via mare.

Quando il gas arriva dal luogo di estrazione a quello di utilizzo si ha la necessità di farlo ritornare al suo stadio naturale gassoso e qui interviene la tecnologia dei rigassificatori, che trasforma il gas liquido in gas gassoso, pronto quindi ad essere immesso nella rete di distribuzione (metanodotto).

Non c’e’ dubbio che questa tecnologia renda più facile esportare all’estero il gas naturale, permettendo agli stati consumatori di diversificare i propri rifornitori e non dipendere da pochi soggetti, come accade oggi per l’italia, e nello stesso tempo permette a paesi produttori di gas, quali gli Stati Uniti e l’Australia di trovare nuovi sbocchi e mercati sui quali vendere il loro prodotto.

I rigassificatori nella logica del “non nel mio cortile”, hanno sempre generato una certa contrarietà.
Gli impianti più diffusi sono quelli onshore, collocati generalmente nelle vicinanze dei porti che hanno la possibilità di far arrivare le navi cisterne.
Questi impianti hanno degli evidenti impatti ambientali, soprattutto a livello paesaggistico e il fatto che il metano sia un qualcosa di notoriamente molto infiammabile ed esplosivo tende ovviamente a generare una certa ostilità nelle popolazioni locali.

Negli ultimi anni per rispondere alle problematiche dei rigassificatori, sono sorti impianti di nuova generazione, detti offshore, che hanno la caratteristica di essere costruiti lontano dalle coste, in mare aperto, quindi lontano dai centri abitati.
In questi impianti le navi non hanno la necessità di entrare in porto, in quanto il loro carico viene direttamente scaricato all’ impianto offshore, dove avviene la riconversione da liquido a gassoso e da qui trasportato a terra tramite un gasdotto che collega l’impinto stesso alla terraferma.

FONTE:
https://it.wikipedia.org/wiki/Rigassificatore

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