Cina e Germania i vincitori della globalizzazione

in #ita6 years ago

Cina e Germania i vincitori della globalizzazione

Cina e Germania hanno approfittato,spesso giocando sporco col resto del mondo, in maniera decisa della globalizzazione e ne sono i reali vincitori; ovviamente lo strapotere economico, sopratutto a livello di esportazioni, da parte in particolare di questi due paesi crea dei problemi.
I cinesi stanno schiacciando gli Stati Uniti, mentre i tedeschi stanno facendo la stessa cosa con il resto dell'Europa.

Dunque la Cina è all'origine della crisi statunitense, la Germania è in buona parte responsabile della crisi europea.
Quando qui dico responsabile della crisi intendo quella economica, poichè vi sono altri elementi, che in questo post non voglio analizzare, che determinano la grande crisi dell'America e del continente europeo

In Europa gli stati che in particolare hanno subito lo strapotere tedesco sono sopratutto quelli del sud e tali nazioni non hanno la forza di sovvertire il dominio teutonico; non c'e' una nazione europea che sia riuscita a creare le premesse per tentare di risolvere la questione attorno ad un tavolo con la Germania, magari facendo sponda con altre nazioni che stanno andando anche loro in crisi come Francia e Gran Bretagna e quindi l'unica cosa che si fa è il "tirare a campare" sperando che il domani sia migliore di oggi, anche se vista l'attuale situazione non ci sono le premesse per un miglioramento delle condizioni di vita dell'Europa meridionale.

Gli USA invece cercano di reagire a questa situazione cercando di colpire Cina e Germania con l'imposizione di dazi volti a colpire sopratutto il loro export.

E' la scelta giusta quella di imporre dazi?

Forse si o forse no, la cosa sicura che qualcosa va cambiato.
Le bilance commerciali dicono che gi USA e il resto dell'Europa, hanno un deficit commerciale enorme con la Cina e la Germania e se tali squilibri non si correggono con delle scelte politiche, il rischio è che si sfoci in un confitto su scala globale che metterebbe a in pericolo l'intera umanità.

Non so se sia giusto imporre dazi, ma non far niente in attesa di un possibile confitto potrebbe essere persino peggio.

Si potrebbero fare degli accordi per chiedere a Cina e Germania di aumentare le loro importazioni da quei paesi in cui in questi ultimi anni hanno accumulato un grande surplus commerciale, per non schiacciarli con il loro export eccessivo e questo senza dover imporre dei dazi; ovviamente se Cina e Germania non accettassero nessun accordo in questo senso allora la via dei dazi potrebbe essere una soluzione, per quanto essa non sembra in armonia con principi di libera concorrenza.

Oramai forse non ha più senso parlare di libera concorrenza, ma di concorrenza sleale spacciata per una presunta libertà. Come si può competere quando ci sono così grandi differenze fra nazioni, in alcune di esse non vi sono diritti per i lavoratori, non vengono rispettate le norme ambientai e questo scatena una corsa verso il basso, in cui quei paesi che avevano acquisito diritti nei decenni scorsi, ora si trovano a rimetterli in discussione a causa del dover competere con paesi in via di sviluppo dove non vi sono regole e tutele ad ogni livello.

Questa globalizzazione sta semplicemente redistribuendo la ricchezza dai molti verso i pochi e portandoci verso una guerra fra poveri, dove l'unica cosa che è veramente globalizzata è la povertà per le masse e immensi benefici per le elitè finanziarie

Immagine non coperta da diritti d'autore
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Non commento la parte sulla Cina, ma non posso essere d'accordo con la parte sulla Germania.

I tedeschi rispettano i diritti umani sul lavoro, non è la Cina.

La concorrenza all'interno dell'UE ci vuole ed è un motore di crescita. La stessa Italia esporta molto più di quanto importa, e ha visto le proprie esportazioni crescere, anche negli ultimi anni.

I dazi tra UE, USA, Cina già esistono. Quello di cui parla Trump è aumentarli, a volte con ragione - nel settore auto i dazi di UE verso USA sono maggiori dei dazi USA verso UE.

Non possono esistere dazi all'interno dell'UE, non senza distruggere l'unione, con tutte le catastrofiche conseguenze economiche e politiche.

Italia e Germania sono estremamente interdipendenti come economie, moltissimi prodotti sono assemblati qui con pezzi tedeschi, o viceversa.

In particolare i dazi sono un no-no per un paese (come il nostro) che non ha materie prime, e che ha nell'export le proprie eccellenze (nonché un bel po' di miliardi di fatturato).

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