Carne creata in laboratorio
Carne creata in laboratorio
Da anni si parla di carne creata in laboratorio, che potrebbe essere disponibili nei ristoranti di Stati Uniti e Asia già verso fine 2018.
Nel 2014 l'associazione animalista Peta, istituì una sorta di premio al primo scienziato che fosse stato in grado di produrre e mettere sul mercato carne prodotta in vitro. L'associazione ritiene che questa innovazione permetterebbe, a chi vuole consumare carne, di farlo rispettando sia l'ambiente che gli animali. Oggi sappiamo che gli allevamenti sono tra le attività umane più inquinanti in assoluto e l'introduzione della carne in vitro potrebbe ridurre drasticamente l'inquinamento ambientale e ridurre drasticamente i gas ad effetto serra.
Come viene prodotta questo tipo di carne, spesso ribattezzata “carne pulita”?
Il procedimento prevede di prelevare cellule staminali dall'animale, metterle in appositi contenitori in cui vengono nutrite con ossigeno, aminoacidi e altri nutrienti, come avviene normalmente nell’animale, il tutto per un periodo che va dalle 4 alle 6 settimane.
Alcuni sondaggi condotti negli USA mostrano che più del 30% degli americani si dice disponibile al consumo di carne creata in laboratorio, in alternativa alla tradizionale carne da allevamento. Questo sondaggio rivela una certa apertura, ma in molte parti del mondo, come in Europa, lo scetticismo regno sovrano.
In particolare la percezione della pubblica opinione pone una resistenza alla carne hi-tech in quanto percepita come un qualcosa di innaturale e dunque non sicura.
Molto più rassicurante per il consumatore europeo sembra essere il consumo della tradizionale carne prodotta da allevamenti, nonostante brogli e truffe in questo ambito siano tutt’altro che rari.
Un altro problema è rappresentato dall'attuale costo eccessivo di produzione, anche se il prezzo crollerà rapidamente non appena verrà prodotta su scala industriale .
Altri ostacoli alla diffusione potrebbero arrivare da questioni normative.
Avrà successo questa carne pulita?
Generalmente è il mercato a determinare se un prodotto avrà fortuna o meno.
Questo significa che sarà la richiesta o meno dello stesso a determinarne il futuro.
Io personalmente sono sicuro che sarà un successo, nonostante al momento vi sia l’idea che la carne pulita sia un qualcosa di artificioso, che nella mente di molti significa innaturale e non sano.
Presto si comprenderà che essa può essere persino più salutare della carne acquistata al supermercato.
Superata l'idea che non sia sana sarà ancora più semplice la sua diffusione, visto che via via diminuirà proporzionalmente il costo e potremmo immaginare costi inferiori alla carne tradizionale, il che porterà un ulteriore incentivo al suo consumo.
Ritornano all'inizio di questa epopea non dimentichiamo che un'associazione animalista ha di fatto promosso tali ricerche.
Non c'e' solamente un aspetto meramente economico ma anche etico.
Pensiamo solamente all'esercito crescente di vegani che hanno, per questioni morali, deciso di rinunciare alla carne.
Per essi si apre la possibilità di ritornare a mangiarla senza nessuna problematica etica e c'e' da scommettere che saranno felici di poter gustare una bistecca senza rimorsi di coscienza.
Ho conosciuto molte persone che hanno smesso di mangiar carne in quanto consapevoli dei danni ambientali causati degli allevamenti; anche qui un nutrito numero di persone che potrebbe ritornare al consumo della carne senza sensi di colpa.
Oggi la sola idea di produrre carne in laboratorio fa storcere il naso a molti, ma fra 20 anni, gli allevamenti di bestiame saranno un qualcosa in via di estinzione, esattamente come tanti altri mestieri che sono stati soppiantati con l’avvento di nuove tecnologie.
Vi ricordate dell'arrotino, l'ombrellaio e altri mestieri che sono quasi scomparsi? Sarà così anche per l'allevatore.
Chi oggi rifiuta di lavare i panni in lavatrice, preferendo di andare al fiume a lavarli a mano?
Fra venti anni c’e’ da scommettere che la stragrande maggioranza delle persone mangerà carne pulita con buona pace dell’ambiente e degli animali.
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