Storie sulle piante grasse: episodio #9

in #ita6 years ago

Buonasera steemiani!

Questa rubrica sulle piante è partita come una storia, semplici curiosità che avevo su questo mondo e che mi sono fatto raccontare con tanta passione da mia madre, che sicuramente è quella che ha il cosiddetto pollice verde! Questa settimana voglio parlarvi di una specie denominata Echeveria Agavoides.

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Storia

Nel 1828 il grande botanico De Gandolle registrò il genere Echeveria a Ginevra, ma allora si conoscevano poche specie mentre oggi se ne contano a centinaia. De Gandolle si curò di tenere le tracce del lavoro svolto da un gruppo di studio condotto dal botanico spagnolo M.Sesse che nel 1789 si imbarcò a sue spese e con il disegnatore messicano A. Echeverrìa e si accinse a creare una monumentale "Flora Mexicana". Furono raccolti, disegnati e provvisoriamente identificati migliaia di esemplari. Il nome del genere fu dato in onore del disegnatore messicano Echeverrìa e del lavoro svolto da Sesse.

Descrizione

Il genere Echeveria è fra i più popolari della famiglia delle crassulacee, presenta foglie carnose, di forma generalmente ovoidale, a volte pelose, dispiste a rosetta compatta. Il genere è in grado di fiorire per più anni di seguito. Molte specie di Echeveria provengono dal meridione oltre che dagli stati occidentali e la diffusione si è spinta anche verso Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia fino al confine con l'Argentina. Queste piante non vivono nel deserto ma in montagna, in zone umide, aggrappate alle rocce.

L'Echeveria Agavoides è una pianta molto bella sia per la forma che per la colorazione rossastra che assume se esposta al freddo. Il nome specifico agavoides vuol dire che ricorda la forma di un'agave. Questa Echeveria ha origine nello stato messicano San Luis de Potosì. Le foglie sono più spesse e appuntite di quelle delle altre piante del suo genere, da questo il suo nome. I fiori sono lunghi e stretti, rossi con bordi gialli. La pianta è ricercata per la sua bellezza, ma si è diffusa anche la deprecabile pratica di verniciare le foglie con spray colorati per vendere poi queste piante nelle occasioni di festa.

Come curarla

Come tutte le Echeveria, Agavoides non necessita di grandi cure e si possono ottenere bellissimi esemplari con pochi accorgimenti. Terriccio per piante grasse misto a sabbia, innaffiature non abbondanti, bagnando il vaso da sotto, esposizione in piena luce. Possono resistere ad inverni freddi purché tenute a secco tenendole riparate dalla pioggia. La riproduzione è molto semplice e può avvenire per takea di rosetta, di foglia o per seme.

Tutte le foto sono di proprietà dell'autore di questo post

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Ma che bello!! Finalmente qualcuno interessato a queste grassocce! =D Complimenti, bell'articolo esaustivo! Odio odio odio odio profondamente chi compra e vende quegli obbrobri colorati... lo stanno facendo anche con le punte delle sanseverie... peggio dei fiori recisi...

Ahahahaha grazie! Diciamo che è un mondo che sto ancora imparando a conoscere, la vera appassionata rimane comunque mia madre!

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