Perle di un metallaro #3: Ozzy Osbourne

in #ita6 years ago (edited)

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Fonte Flickr Immagine CC0 creative commons

Correva l'anno 2007, avremmo dovuto partire da Roma con un Ryan Air diretto a Orio al Serio alle 6:00 del mattino ma chiaramente arrivammo all'aereoporto alle 5:15 e il gato aveva già chiuso con una precisione svizzera 45 minuti prima del decollo. La giornata si prospettava male, avevamo pochi soldi con noi che non bastavano per un nuovo aereo e quindi ci dirigemmo verso la stazione Termini per prendere un bell'intercity verso Milano Centrale. La frenesia era tanta, ci aspettava il Gods of Metal dove come ospiti principali ci stavano Ozzy Osbourne, i Megadeath e Zack Wylde con i Black Label Society. Il problema era che saremmo arrivati più tardi del previsto all'idroscalo di Milano e un pezzo di concerto sarebbe andato sicuramente in fumo.

Arrivammo a Milano centrale verso le 15 di pomeriggio e un'ora dopo approdammo all'idroscalo. Eravamo obbligati a montare prima la tenda nel grande parco li attorno perchè il campeggio dopo il concerto sarebbe stato chiuso, perdemmo quindi una buona mezz'ora a picchettare e poi corremmo letteralmente verso il palco...erano ormai le 17:30. La frittata non era completamente fatta, quando arrivammo in zona palco riuscimmo ad introfularci sgattaiolando fra le persone, avevano iniziato da una mezz ora i Megadeath e potemmo seppur in maniera ridotta goderci il loro grandioso repertorio.

Dopo fu il turno di Zack Wylde che portò ad emozionarvi quando suonò In This River in memoria di Dimebag Darrel, mi ricordo che proprio da questo momento iniziò a crearsi la ressa sotto il palco...il pubblico si stava preparando per l'arrivo della leggenda Ozzy Osbourne.

Davvero indimenticabile fu il momento di quandò entrò sul palco iniziando a suonare Crazy Train con l'incofondibile intro "All Aboard, Ayayayayayayayayay", il pubblico andò il delirio e tutti iniziarono ad intonare la prima strofa che citava:

Crazy, but that's how it goes
Millions the people living this world
Maybe it's not too late
To learn how to love
And forget how to hate

Le parole erano una vera e proprio incitazione a fraternizzare col compagno che ti stava vicino e sentirsi tutti un unico grande essere. Era iniziato lo spettacolo di una delle icone più importanti del panorama rock/metal mondiale, una figura sregolata, fuori dagli schemi, per alcuni anche pazza capace di fingere di staccare la testa ad un pipistrello durante un concerto. La sua performance continuò con altri pezzi famosi del suo repertorio, da "Iron Man" a "Mr Crowley", da "Mama I'm coming home" a "No More Tears", da "Miracle Man" a "Dreamer".

Al termine di quel concerto mi rircordo solo tanta soddisfazione ma anche un gran mal di testa che mi accompagnò per tutta la notte, scoprii infatti che nell'idroscalo di Milano lo notte organizzavano una grande discoteca con musica house.

Nel 2018 Ozzy Osbourne terrà il suo ultimo grande concerto in Italia, ancora non sono riuscito ad accaparrami i biglietti ma è certo che dovrò muovermi per riuscire a salutare per l'ultima volta questo grandissimo personaggio.

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yeah!!! tu vai al Firenze Rocks @noemilunastorta???

Bel report del concerto!!! Mi sembrava di essere lì nella mischia mentre lo leggevo 😊 per quanto riguarda Ozzy beh.. che dire.. una figura leggendaria del rock, che amo sia da solista che ovviamente con i mitici Black Sabbath \m/

Grazie @clairedelune! La cosa che mi sorprese di più è che sul palco sembrava davvero un ragazzo di 20 anni, per l'energia e per la passione che trasmetteva il suo viso ma anche i suoi gesti!!!

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