Un weekend a Parigi - I principali edifici

Quando ormai 6 anni fa decisi di trascorrere un weekend a Parigi con la mia ragazza di allora, non solo non ero mai stato prima nella capitale francese, ma avevo in generale poche esperienze di viaggio alle spalle.

Mi affidai alla nomina di città romantica per eccellenza ed alle innumerevoli testimonianze su internet riguardo la bellezza della città, le numerose meraviglie da visitare, da ammirare, da vivere!
Nonostante a pelle la Francia e i francesi non mi siano mai stati troppo simpatici, anche in seguito ad alcune esperienze personali, un viaggio è sempre un'occasione per arricchirsi di nuove esperienze, aprirsi al mondo e scoprire qualcosa di nuovo.

Bene, quello che vidi, che scoprii e che provai andò contro ogni visione ed idealizzazione che si legge in giro riguardo Parigi! La delusione fu talmente tanta che mi ripromisi di non ritornarci per un po' e magari provare a rivederla dopo diversi anni, per capire se quello fu solo un momento sbagliato per quel viaggio o se davvero trovassi Parigi una città molto sopravvalutata.

Di seguito le mie impressioni

La Tour Eiffel

Partiamo dal monumento per eccellenza di Parigi, il segno distintivo della città che la distingue da qualunque altra al mondo: la Torre Eiffel. Tutti conosciamo la sua storia, fu progettata dallo studio dell'ing. Eiffel (non da lui in persona, come molti erroneamente credono, nonostante l'apporto concreto al progetto) e costruita per l'Esposizione Universale del 1889. Inizialmente, sarebbe dovuta essere una costruzione temporanea, ma conquistò quasi immediatamente il favore dell'opinione pubblica a tal punto che, scaduti i vent'anni concordati inizialmente per ammortizzare i costi di costruzione, si decise di tenerla in piedi.

Bene, per quanto da lontano faccia un certo effetto, devo dire che avvicinandosi, fino ad entrare nell'area ai suoi piedi, perde man mano il suo fascino e la sua eleganza mostrando quello che è veramente: un ammasso di ferro e bulloni avvitati e intrecciati, privo di qualsivoglia poesia e armonia, solo ferro ammassato. Salendo ai piani superiori in ascensore, la prospettiva non cambia: potrei essere in un cantiere di un palazzo qualunque, salire in cima e godere della vista di Parigi.

Purtroppo quel giorno il meteo non fu clemente: a causa della pioggia e di una leggera nebbiolina che avvolgeva Parigi, non è stato possibile godersi il panorama circostante. Qui la Torre non può dirsi colpevole, ma sicuramente la sensazione non è cambiata. Catalogata come una grossa delusione, è il momento di lasciarsi la Torre alle spalle.

Visuale dei Giardini del Trocadero, 2012.

Vista della Torre Eiffel dal Trocadero, 2018. Fonte: Profilo Instagram dell'autore

Foto panoramica dal Pont d'Iéna, 2018

Notre Dame

Lungo le sponde del fiume che attraversa la città sono presenti numerosi palazzi, chiese, giardini e monumenti che arricchiscono la città. Su un'isoletta che sorge al centro del fiume si trova la famosa Cattedrale di Notre Dame, luogo suggestivo ed origine di numerose leggende e racconti. Premesso che non sono un fan del gotico, che trovo eccessivamente cupo e poco armonioso come stile, tralasciando anche tutte le considerazioni architettoniche, non essendo un esperto del settore, mi aspettavo un edificio molto più bello e particolare alla vista. Ribadisco di non essere un esperto, ma non so se riuscirei a riconoscere Notre-Dame in mezzo ad altri edifici stilisticamente simili; il mio occhio non allenato non riconosce grandi particolarità. Colpisce l'imponenza, le numerose opere d'arte al suo interno ben conservate (tra statue e dipinti), ma secondo me si possono utilizzare i 40-50 minuti in coda e la mezz'oretta al suo interno in maniera più proficua.

L'intera facciata di Notre Dame, 2018.

Interno della chiesa di Notre Dame, 2018.

Vetrata di Notre Dame, 2018.

Louvre

Finalmente una nota lieta: uno dei musei più importanti del mondo, non delude le attese: sono venuto a conoscenza del fatto che, come per le foto della Torre Eiffel di notte, è possibile essere multati in caso di pubblicazione non autorizzata, per cui sono costretto a tenere le foto per me, in rispetto del copyright e delle norme legali a cui soggiace la pubblicazione su Steemit. Questa volta resto colpito dalla bellezza delle opere d'arte, alcune delle quali davvero spettacolari: la Venere di Milo dal vivo colpisce per le sue forme e le sue proporzioni, nonostante la mancanza delle braccia, la Nike di Samotracia, celebre statua alata, anch'essa purtroppo mutilata in quanto priva di testa e braccia, il famosissimo Codice di Hammurabi e l'immancabile, enigmatica Gioconda, nota anche come Monna Lisa.

Una giornata passata al museo non è stata sufficiente per ammirare tutte le sale e tutte le opere presenti, forse neanche due basterebbero, soprattutto se ci si volesse soffermare ad ammirarle.

Basilica del Sacro Cuore

Situata nel quartiere Montmartre, ne fu iniziata la costruzione a fine 1800 e terminata solamente all'indomani della I Guerra Mondiale. Struttura molto elaborata con numerose cupole, colpisce per alcuni aspetti architettonici particolari, ma anche per il panorama che si può ammirare dall'alto della collina su cui sorge. Una visita ne vale la pena, ma anche qui, come dappertutto a Parigi, ci vorrà molta pazienza per superare l'oretta di coda che vi aspetta per entrare, come minimo.

La Basilica del Sacro Cuore vista da sotto, 2012.

Visuale simile, 2018.

Arco di Trionfo

Chiudo questa passeggiata per le vie di Parigi con il monumento dedicato alla vittoria nella battaglia di Austerlitz da parte di Napoleone Bonaparte, situato in Place de l'Étoile (oggi chiamata Place Charles de Gaulle) all'ingresso del percorso degli Champs-Élysées.

Si trova all'inizio del famoso viale dei Champs-Élysées, al centro della Place de l'Étoile (oggi chiamata Place Charles de Gaulle). Il monumento fu voluto da Napoleone Bonaparte per celebrare la vittoria nella battaglia di Austerlitz.

L'Arco di Trionfo fotografato dalla piazza.

Considerazioni

Al termine di questo giro, effettuato in più giorni (e nel caso specifico in due anni), posso concludere che la città di Parigi è a mio parere abbastanza sopravvalutata. Non credo di aver bisogno di tornarci ancora, soprattutto nel medio termine, sapendo che ci sono tantissimi altri posti da vedere. Nell'ultimo anno e mezzo sono stato in Egitto, in Turchia, a Berlino, a New York, in Florida, a Madrid, a Berlino, in Messico e sto iniziando a pensare alla prossima meta, che sicuramente sarà qualcosa di esotico.
Tuttavia, ci sono state un altro paio di attrazioni che ho visitato a Parigi e che tratterò separatamente. L'importante è la compagnia e lo spirito, la bellezza di un posto rimane invece sempre soggettiva.

Io e Tati con la Torre Eiffel sullo sfondo.

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