Il primo giorno non si scorda mai... Niente di più vero!

La fortuna è sembrata assistermi ieri sera, permettendomi di essere a casa circa due ore prima del previsto e dandomi l’opportunità di assecondare il mio bisogno di sonno prima di partire con la mia sfida. Avendo la fortuna di abitare a 700m dal mio ufficio ed un orario di lavoro abbastanza flessibile, decido di puntare la sveglia alle 7, iniziare con il mio rituale mattutino ed essere in ufficio alle 8.30. Come primo giorno ci può stare. Un mix di sensazioni contrastanti mi porta ad essere sveglio già intorno alle 4.30, per cui quando suona la sveglia basta un attimo per spegnerla e saltare fuori dal letto. Il tempo di darmi una sciacquata e realizzo che per la prima volta dopo mesi (o più, non mi ricordo) mi sono bastati pochi secondi per tirarmi su e mi sento assolutamente pronto ad incominciare. Forse sta davvero cambiando qualcosa…

Mancanza di esperienza

Come tutte le cose fatte per la prima volta, la mancanza di esperienza mi porta a metterci un po’ a realizzare cosa va fatto di preciso ed a calcolare il tempo esatto, ma sembra funzionare tutto. Roma non fu fatta in un giorno ed allo stesso modo mi ci vorrà un po’ per modificare la mia routine mattutina ed abituarmi a questo percorso, oltre che personalizzarlo in base alle mie esigenze ed aspettative.
In ogni caso alle 8.15, leggermente lungo rispetto all’orario previsto per il termine delle attività, sono pronto per il primo giorno di lavoro del 2018.

Profilo Instagram dell'autore, l'ufficio desolatamente vuoto al mio arrivo

L’imprevisto è sempre in agguato

Sarà la calma in ufficio, sarà la botta di energia derivante dalle nuove attività, fatto sta che in mezz’ora ho liquidato e-mail e richieste di informazioni degli ultimi 3 giorni (si, ne ricvevo anche durante le feste). Mentre mi appresto ad approfittare del ritrovato vigore, ecco un messaggio in parte atteso, ma non così presto. Non entrerò nei dettagli personali, ma due ore dopo sono su un treno da Karlsruhe a Foggia per gravi motivi personali.
Non ho tempo di pensare, devo agire e partire il prima possibile. E se ieri scrivevo il mio post dall’aeroporto di Madrid, oggi lo pubblico sul treno Milano-Foggia, dopo circa 9 ore di viaggio alle spalle ed altre 8 davanti a me.

Immagine dell'autore, visuale dal treno Zurigo-Milano

Non esattamente quello che avevo in mente, ma a volte, come in questo caso, una distrazione è necessaria per affrontare un viaggio così lungo con tanti pensieri in testa. Tenere fede al mio impegno, almeno per oggi, mi aiuta a staccare i pensieri ed a rilassarmi un po’. Domani è un altro giorno, la vita va vissuta una decisione alla volta. Voglio pensare che questa un’ulteriore prova da superare messa sulla mia strada per capire se sia davvero pronto a cambiare vita, oltre le avversità e gli avvenimenti, o se in qualunque momento sia possibile ricadere nei vizi che ho promesso di superare.
Solo il tempo mi darà un riscontro, ma l’inizio, a causa degli avvenimenti esterni, è subito in salita.