Fight Club

Un film decisamente crudo e diretto, dove viene costantemente criticata la società nella quale viviamo, talmente attaccata ai beni materiali che non si rende conto di esserne diventata succube.

Parole che quando le sentii per la prima volta mi fecero profondamente riflettere e venire in mente alcuni interrogativi e conseguenti considerazioni a riguardo.

Molte persone benestanti pensano esclusivamente a lavorare per accumulare denaro che sperpereranno comprando oggetti inutili per stare al passo con la moda ed abbellire la propria casa, mentre i meno abbienti in preda alla gelosia lavorano fino allo stremo per cercare in tutti i modi di arrivare al loro livello, fino ad indebitarsi, per cercare di acquistare gli stessi inutili oggetti posseduti da chi se le può tranquillamente permettere per apparire agli occhi dei loro pari di un più alto livello sociale.

L' apparire è per molti una fatto fondamentale nella nostra società, guardate i social network ad esempio, dove sembra di assistere ad una gara dove chi più si fa vedere, più crede e spera di ottenere: essere ripresi per pochi secondi in qualche video che finirà alla TV crea una gioia immensa nelle persone, le quali terranno a cuore quel ricordo per una vita intera.

Le cose che possiedi alla fine ti possiedono.

Spesso si fanno i conti in tasca agli altri e si invidiando gli stipendi ultra milionari delle celebrità, si tende ad identificarsi in degli oggetti, bramandoli anche se si è coscienti che non si potrà mai ottenerli:
dalla villa con piscina alla Lamborghini, dal Rolex al vestito di Armani e via dicendo.

Non ci si rende conto che tutto ciò non ha nulla a che fare con la nostra esistenza che va vissuta per quello che è, cercando di dare il massimo di noi stessi in qualunque cosa ci si applichi, accettando i risultati ottenuti anche se questi potrebbero essere considerati un fallimento.

Un esempio lampante è quello dell'andare in bici:
da piccoli si parte con le rotelle, una volta raggiunta la necessaria confidenza si abbandonano i supporti e si cerca di stare in equilibrio, cadiamo una, due, tre, quattro volte, ma alla quinta si acquista la padronanza del mezzo, anche se smettiamo di usarla per anni, quando ci risaliamo, dopo pochi metri siamo nuovamente in grado di avere la stessa identica padronanza di un tempo.

Una dell frasi più celebri è quella scandita da Tyler Durden prima di ogni combattimento:

Signori, benvenuti al Fight Club.
Prima regola del Fight Club: non parlate mai del Fight Club.
Seconda regola del Fight Club: non dovete parlare mai del Fight Club.
Terza regola del Fight Club: se qualcuno grida basta, si accascia, è spompato, fine del combattimento.
Quarta regola: si combatte solo due per volta.
Quinta regola: un combattimento alla volta, ragazzi.
Sesta regola: niente camicia, niente scarpe.
Settima regola: i combattimenti durano per tutto il tempo necessario.
Ottava ed ultima regola: se questa è la vostra prima sera al Fight Club... dovete combattere!

Questa da buoni Steemians dovrebbe ricordarvi più che qualcosa, i più navigati avranno colto immediatamente, mentre se siete nuovi sulla piattaforma andate a dare un'occhiata nella sezione password del vostro profilo e capirete da dove si sono ispirati i creatori di Steemit. Fa riferimento al primo passo, quello fondamentale, che ci guida nel nostro ingresso nella piattaforma, ma che lì per lì potrebbe sfuggirci.

Siamo una generazione di uomini cresciuti dalle donne. Mi chiedo se un'altra donna è veramente quello che ci serve!

È solo dopo aver perso tutto che siamo liberi di fare qualsiasi cosa.

Tyler: Sai cos'è un piumino?
Protagonista: Una trapunta.
Tyler: Una coperta, solo una coperta. Perché due come te e me sanno cos'è un piumino? È essenziale alla nostra sopravvivenza nel senso cacciatore raccoglitore? Allora cosa siamo?
Protagonista: Siamo... Che ne so? Siamo consumatori?
Tyler: Siamo consumatori! Siamo sottoprodotti di uno stile di vita che ci ossessiona.

Istruzioni per il portello a 30.000 piedi. Illusione della sicurezza!

Sentite balordi, non siete speciali, non siete un pezzo bello, unico e raro. Siete materia organica che si decompone come ogni altra cosa. Siamo la canticchiante e danzante merda del mondo. Facciamo tutti parte dello stesso mucchio di letame.

Mi facevano pena quei ragazzi ammassati nelle palestre che cercavano di somigliare a quello che gli dicevano Calvin Klein o Tommy Hilfiger.

Si imitano i propri idoli, quelli mostrati alla Tv e dai giornali, cercando di inculcare soprattutto ai ragazzini i modelli da imitare, in questa ricerca si può incappare in problemi di salute, come l'eccesso di integratori ed altri intrugli che posso essere utili a rinvigorire il proprio corpo, ma spesso non sono esenti da controindicazioni che alcune volte possono anche rivelarsi letali.

Poliziotto: Perché questi edifici? Perché le società di carte di credito?

Protagonista: Se si cancella la traccia dei debiti allora torniamo tutti a zero. Si crea il caos totale.

Questa frase è magistrale, chi ha visto ha letto il libro o visto il film saprà di cosa si tratta, parole utopiche ma al contempo veritiere e geniali, sulle quali personalmente ho meditato tanto:

E voi? sareste disposti a perdere tutto ciò che avete nel vostro conto bancario per dare l'opportunità a tutte le persone presenti sull'intera faccia della terra a ripartire da zero!?

Poco importa che uno dei protagonisti nel film sia un sex symbol di livello mondiale, anche perché dopotutto, quasi ogni gran film è preso da un eccellente libro.

Grazie per essere passati a trovarmi, un grande saluto a tutti voi, alla prossima!✌️