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Chi di voi conosce Francesco Baracca?
Forse pochissimi, forse nessuno. Peccato, io da appassionato dell'aviazione oggi vorrei raccontarvi dell'eroe Francesco Baracca e della sua bellissima storia che sicuramente TUTTI un minimo riconoscerete proseguendo nella lettura.

Francesco Baracca

FONTE
Francesco Baracca nasce da famiglia nobile il 9 maggio 1888 con padre il conte Enrico Baracca e madre la contessa Paolina Biancoli.
Allo scoppio della Grande Guerra all'età di 27 anni Francesco si arruolò in aviazione. All'epoca della Grande Guerra l'aviazione era appena nata, non era la stessa che siamo abituati a vedere oggi giorno con caccia, missili e ingegneria bellica avanzata. Anzi, all'epoca i primi aviatori erano delle vere e proprie cavie, poiché usavano gli aerei in maniera totalmente grossolana.
All'inizio infatti i piloti si lanciavano sulle trincee nemiche armati solo di pistola e tanto coraggio. Poi ovviamente capirono che si potevano lanciare "oggetti" dagli aerei, così utilizzarono le prime "bombe a grappolo" ovvero delle vere e proprie bombe da mortaio lanciate a mano dall'aereo mentre sorvolavano le trincee nemiche. Ma sto divagando...

Ovviamente il mio post è MOLTO ristretto, è voluto infatti solo per raccogliere le informazioni più rilevanti.

Dopo ben trentaquattro abbattimenti ufficiali, viene abbattuto 19 giugno 1918 (praticamente a 3 mesi dalla fine della Grande Guerra conclusasi appunto con l'armistizio del 3 novembre 1918 a Villa Giusti). Le spoglie vengono recuperate il 23 giugno e il 26 dello stesso mese vennero celebrate le esequie a Quinto di Treviso.
Le spoglie ora si trovano in una cappella nel cimitero di Lugo(RA).

La famiglia Baracca aveva uno stemma di famiglia molto singolare: un cavallino rampante nero su sfondo bianco

FONTE

Nella foto in apertura si vede infatti lo stemma di famiglia dipinto sul suo caccia SPAD S.XIII.

Ferrari

Il 17 giugno 1923 Enzo Ferrari vinse il gran premio del circuito del Savio e, dopo la vittoria, Enzo conobbe la contessa Paolina Biancoli madre di Francesco che gli consegnò il simbolo del figlio pronunciando una frase che divenne famosa:

“Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna".

Da quel momento Enzo Ferrari adottò il simbolo del Maggiore Francesco Baracca sulle sue vetture apportando leggere modifiche: Alzò la coda del cavallo, modifcò leggermente le zampe anteriori e mise adottò il colore giallo come sfondo poiché il giallo è il colore di Modena, arrivando ad un risultato simile:

FONTE

Ovviamente, oggi chiunque sulla Terra guardando un solo secondo quel simbolo lo accomuna immediatamente alla Ferrari, non sapendo che il Cavallino Rampante è stato il simbolo di uno degli Eroi nazionali della Grande Guerra.

Spero dal profondo, che il mio post arrivi a più persone possibile, in modo da conservare il ricordo del Maggiore Francesco Baracca e della sua onorevole Storia che DEVE essere ricordata.

Buona serata!

Onoreficenze Italiane

• Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia

«Pilota di meriti eccezionali, già decorato di tre medaglie al valore, costantemente dedica l'assidua opera sua alla riuscita di brillanti azioni aeree. Il 26 aprile 1917 in fiero e accurato combattimento, con rara abilità e sommo disprezzo del pericolo, abbatteva un nuovo apparecchio nemico, conseguendo così l'ottava sua vittoria. Cielo Carnico, 26 aprile 1917.[31]»
— 5 agosto 1917

• Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia

— 1917

• Medaglia d'oro al valor militare

«Primo pilota da caccia in Italia, campione indiscusso di abilità e di coraggio, sublime affermazione delle virtù italiane di slancio e di audacia, temprato in sessantatré combattimenti, ha già abbattuto trenta velivoli nemici, undici dei quali durante le più recenti operazioni. Negli ultimi scontri, tornò due volte col proprio apparecchio colpito e danneggiato da proiettili di mitragliatrici. Cielo dell'Isonzo, della Carnia, del Friuli, del Veneto e degli Altipiani, 25 novembre 1916, 11 febbraio, 22, 25, 26 ottobre, 6, 7, 15, 23 novembre, 7 dicembre 1917»
— 5 maggio 1918

• Medaglia d'argento al valor militare

«Nell'occasione d'una incursione aerea nemica, addetto al pilotaggio d'un aeroplano da caccia, con mirabile sprezzo del pericolo, arditamente affrontava un potente aeroplano nemico e, dando prova di alta perizia aviatoria e di grande sangue freddo, ripetutamente lo colpiva col fuoco della propria mitragliatrice fino a causarne la discesa precipitosa nelle nostre linee. Per impedire che gli aviatori nemici distruggessero l'apparecchio appena atterrato, discendeva anch'egli precipitosamente raggiungendo lo scopo e concorrendo alla pronta cattura dei prigionieri. Cielo di Medeuzza, 7 aprile 1916.»
— 18 maggio 1916

• Medaglia d'argento al valor militare

  «Pilota aviatore addetto a una squadriglia da caccia, con sereno sprezzo di ogni pericolo e grande sangue freddo dando prova di molta perizia aviatoria, affrontava potenti aeroplani nemici, concorrendo molto efficacemente, con altro apparecchio da caccia, a determinare la caduta precipitosa di due velivoli avversari: l'uno in territorio nemico fra Bucovina e Ranziano, l'altro entro le nostre linee a Creda, gesso [sic!] Caporetto. Cielo di Gorizia 23 agosto 1916, cielo di Caporetto, 16 settembre 1916.»
  — 15 marzo 1917

• Medaglia di bronzo al valor militare

«Informato con altri aviatori che un aeroplano nemico volteggiava con insistenza sopra Monte Stol e Monte Stariski per regolare il tiro delle proprie batterie montato su un velivolo da caccia arditamente affrontava l'apparecchio avversario che strenuamente si difese con una mitragliatrice e con un fucile a tiro rapido, e dopo una brillante e pericolosa lotta concorreva ad abbatterlo rimanendo ucciso l'ufficiale osservatore e ferito mortalmente il pilota. Monte Stariski, 16 settembre 1916»
— 10 giugno 1917

• Distintivo per le fatiche di guerra (4 anni di campagna)

Onoreficenze Straniere

• Croix de guerre con palma di bronzo (Francia)
• Croce di Guerra (Belgio)
• Military Cross (Gran Bretagna)
• Ufficiale dell'Ordine della Corona del Belgio
• Stella dei Karađorđević di IV classe (Regno di Serbia)
  FONTE ONOREFICENZE WIKIPEDIA

ENG

Which one of you knows Francesco Baracca?
Perhaps very few, maybe none. Too bad, I am passionate about aviation today I would like to tell you about the hero Francesco Baracca and his beautiful story that surely ** _ ALL _ ** a minimum you will recognize continuing reading.

Francesco Baracca

SOURCE
Francesco Baracca was born from a noble family on May 9, 1888 with his father Count Enrico Baracca and his mother the Countess Paolina Biancoli.
At the outbreak of the Great War at the age of 27, Francesco enlisted in aviation. At the time of the Great War the aviation was just born, it was not the same as we are used to see today with hunting, missiles and advanced warfare engineering. Indeed, at the time the first aviators were real guinea pigs, because they used the planes in a totally coarse manner.
At the beginning, in fact, the pilots launched themselves on the enemy trenches armed only with a pistol and so much courage. Then they obviously realized that they could launch "objects" from the airplanes, so they used the first "cluster bombs" or real mortar bombs hand-launched from the plane while flying over the enemy trenches. But I digress ...

Obviously my post is VERY restricted, it is only wanted to gather the most relevant information.

After thirty-four official knockdowns, it was shot down June 19, 1918 (virtually 3 months after the end of the Great War ended precisely with the armistice of November 3, 1918 at Villa Giusti). The remains were recovered on June 23rd and on the 26th of the same month the funeral was celebrated in Quinto di Treviso.
The remains are now in a chapel in the cemetery of Lugo (RA).

The Baracca family had a very unique family crest: a black prancing horse on a white background

SOURCE

In the photo at the opening we can see the family crest painted on his hunting SPAD S.XIII.

Ferrari

On 17 June 1923 Enzo Ferrari won the Grand Prix of the Savio circuit and, after the victory, Enzo met the countess Paolina Biancoli, mother of Francesco, who gave him the son's symbol pronouncing a phrase that became famous:

" Ferrari, put on his machines the prancing horse of my son will bring you luck ".

From that moment on Enzo Ferrari adopted the symbol of Major Francesco Baracca on his cars making slight changes: He lifted the tail of the horse, slightly modified the front legs and put adopted the yellow color as background because the yellow is the color of Modena, coming to a similar result:

SOURCE

Obviously, anyone on Earth looking at just one second of that symbol immediately shares it with Ferrari, not knowing that the Prancing Horse was the symbol of one of the Great War National Heroes.

I hope from the bottom, that my post reaches as many people as possible, so as to preserve the memory of Major Francesco Baracca and his honorable history that MUST be remembered.

Good evening!

Italian Honors

• Knight of the Military Order of Savoy

«Pilot of exceptional merits, already decorated with three medals of value, he constantly dedicates his assiduous work to the success of brilliant aerial actions. On April 26, 1917, in fierce and careful combat, with rare skill and utmost contempt for danger, he broke down a new enemy apparatus, thus achieving his eighth victory. Sky Carnico, 26 April 1917. [31] »

• 5 August 1917

• Knight of the Order of the Crown of Italy

• 1917

• Gold medal for military valor

"The first fighter pilot in Italy, the undisputed champion of skill and courage, sublime affirmation of Italian virtues of impetus and audacity, hardened in sixty-three fights, has already brought down thirty enemy aircraft, eleven of them during the most recent operations. In the last clashes, he returned twice with his device hit and damaged by machine-gun bullets. Sky of the Isonzo, of Carnia, of Friuli, of Veneto and of the Altipiani, 25 November 1916, 11 February, 22, 25, 26 October, 6, 7, 15, 23 November, 7 December 1917 »

• May 5, 1918

• Silver medal for military valor

"On the occasion of an enemy air raid, engaged in the piloting of a fighter airplane, with admirable disregard for the danger, he boldly faced a powerful enemy airplane and, proving high aviatory skill and great cold blood, repeatedly hit him. with the fire of his machine gun to cause its precipitous descent in our lines. To prevent enemy aviators from destroying the device as soon as it landed, it too descended precipitately, reaching its goal and competing for the prompt capture of the prisoners. Heaven of Medeuzza, 7 April 1916. »

• May 18, 1916

• Silver medal for military valor

"Pilot aviator assigned to a fighter squadron, with serene disdain for all danger and great cold blood, demonstrating great aviation skill, he faced powerful enemy planes, competing very effectively, with another hunting machine, to determine the precipitous fall of two aircraft. Opponents: one in enemy territory between Bucovina and Ranziano, the other within our lines in Creda, chalk [sic!] Caporetto. Sky of Gorizia August 23, 1916, Caporetto's sky, September 16, 1916. »

• March 15, 1917

• Bronze medal for military valor

"Informed with other aviators that an enemy airplane whirled insistently over Monte Stol and Monte Stariski to regulate the shooting of their batteries mounted on a fighter aircraft, he faced the adversary's apparatus that strenuously defended himself with a machine gun and a shotgun quick, and after a brilliant and dangerous fight he was competing to shoot him down by killing the observer officer and mortally wounded the pilot. Monte Stariski, September 16th 1916 »

• 10 June 1917

• Badge for war fatigue (4 years of campaign)

Foreign Honors

• Croix de guerre with bronze palm (France)
• Cross of War (Belgium)
• Military Cross (Great Britain)
• Official of the Order of the Crown of Belgium
• Star of the fourth class Karađorđević (Kingdom of Serbia)
  SOURCE HONORS WIKIPEDIA