Da Vinci Times #14.2
Words words
Sometimes, during a conversation, it can happen to hear a word that in reality has never been pronounced by the interlocutor. A group of researchers at the University of Cambridge found that this phenomenon is related to the functioning of a particular area of the brain.
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The area in question is the temporal lobe, located in the left hemisphere of our brain, which manages and processes the perceived sounds. It allows us to catch the differences between the sounds our brain expects to receive and the sounds received for real. Using brain-imaging techniques, the researchers found that misunderstanding comes when there are not enough differences between the word pronounced and what is expected, due, for example, to background noise. A discovery that could help to understand various psychic illnesses, especially those related to sound hallucinations.
Venus rotates faster
The action of the atmosphere of Venus changes the period of planet’s rotation. This is what emerges from a new computer simulation, which also explain the observations made in 2015 by the Akatsuki probe.
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From the simulations it emerges that the rotation speed increases about two minutes every Venusian day. It is not much, since one day on Venus lasts as 243 Earth days. As the atmosphere moves faster than the planet, the wind pushes over the mountains, accelerating the rotational motion. The validity of this simulation is proven by the fact that it predicts the formation of a wave 10000 km long in the atmosphere of the planet, wave detected for the first time 3 years ago by the Akastuki spacecraft of the Japanese space agency.
The sense of silence
The fundamental unit of the nervous system is the neuron, and it is known that this type of cells use electrical impulses to send its messages. However, a recent research suggests that even moments of "silence" are used to transmit information.
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The neuronal code is still not completely clear but it was always thought that it was based on the electrical signal. The new study published by Joe Tsien of the University of Augusta, in Georgia, now seems to show that also pauses between different signals are as important as the signal itself. For example, we could consider a particularly talkative person, similar to a neuron... A long silence, in this case, would still be a sign of some kind.
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Post of the day
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Here we are! At the usual appointment of the Tuesday evening with the "Debunk-Tuesday" by @egotheist. Today's topic could be interesting for many... or maybe not… We talk about sex and how to make changes in our sex life... or maybe not… Just read it!
Immagine CC0 Creative Commons, si ringrazia @mrazura per il logo ITASTEM.
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Parole parole
A tutti è capitato, durante una conversazione, di sentire una parola che in realtà non è mai stata pronunciata dal nostro interlocutore. Un gruppo di ricercatori dell’Università di Cambridge ha scoperto che questo fenomeno è legato al funzionamento di una particolare area del cervello.
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L’area in questione è quella temporale, situata nell’emisfero sinistro del nostro cervello, che gestisce ed elabora i suoni percepiti. Essa permette di cogliere le differenze tra i suoni che il nostro cervello si aspetta di ricevere e i suoni realmente ricevuti. Utilizzando tecniche di brain-imaging, i ricercatori hanno scoperto che l’incomprensione nasce nel momento in cui non vengono rilevate sufficienti differenze tra la parola pronunciata e quella che ci si aspetta, a causa per esempio di un rumore di fondo. Una scoperta che potrebbe aiutare a comprendere varie malattie psichiche, in particolare quelle legate alle allucinazioni sonore.
Venere ruota più velocemente
L’azione dell’atmosfera di Venere fa cambiare il periodo di rotazione del pianeta. È quanto emerge da una nuova simulazione al computer, che permette di spiegare le osservazioni fatte nel 2015 dalla sonda Akatsuki.
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Dalle simulazioni emerge che la velocità di rotazione aumenta di circa due minuti ogni giorno venusiano. Non è molto, visto che un giorno su Venere dura come 243 giorni terrestri. Poiché l’atmosfera gira più velocemente del pianeta, il vento spinge sulle montagne, accelerando il moto di rotazione. La validità di questa simulazione è comprovata dal fatto che prevede la formazione di un’onda lunga 10000 Km nell’atmosfera del pianeta, onda rilevata per la prima volta 3 anni fa dalla sonda Akastuki dell’agenzia spaziale giapponese.
Il senso del silenzio
L’unità fondamentale del sistema nervoso è il neurone ed è noto che questo tipo di cellule utilizzi degli impulsi elettrici per inviare il proprio segnale. Una recente ricerca suggerisce però che, anche i momenti di “silenzio”, vengano utilizzati per trasmettere informazioni.
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Il codice neuronale rimane ancora oggi non del tutto chiaro ma si è sempre pensato ad esso in termini di segnale elettrico. Il nuovo studio pubblicato da Joe Tsien, dell’Università di Augusta, in Georgia, sembra ora dimostrare che le pause tra un segnale e l’altro sono importanti tanto quanto il segnale stesso. Per rendere meglio l’idea, potremmo considerare una persona particolarmente loquace, simile a un neurone… Un lungo silenzio, in questo caso, sarebbe comunque un segnale di qualche tipo.
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Post del giorno
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Eccoci qua! All’ormai consueto appuntamento del martedì sera con il “Debunk-Tuesday” di @egotheist. Il tema di oggi potrebbe risultare interessante per molti… Si parla di sesso e di come dare una svolta alla propria vita sessuale… O forse no… Non resta che leggere!
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