Tutti cerchiamo di essere originali ed innovativi, ed in tutta onestà ognuno possiede gli strumenti per fare grandi cose; tuttavia il percorso per esserlo è molto più arduo del previsto, come mai?

Vorrei analizzare questo aspetto guardando il bicchiere mezzo pieno, visto che nella maggioranza dei casi sussiste solamente un problema attitudinale, qualcosa che può essere sistemato. La gran parte delle persone crede nel mito che idee sconvolgenti arrivino come un fulmine a ciel sereno. Allora perché sforzarsi troppo a pensare? Se le idee arriveranno, possiamo aspettarle mentre guardiamo il nostro episodio preferito di Game of Thrones (scommetto che qualcuno scriverà un commento dicendo che non guarda Game of Thrones, vabbè).

Siamo soliti ad attribuire scoperte al genio di un singolo individuo che in solitario è riuscito a creare magnifiche invenzioni. Questo, tuttavia, è solamente un mito.

Perché amiamo i miti così tanto?

Sono ottime storie e continuiamo a tramandarle per alleviare la frustrazione di guardare fissi un cursore lampeggiante su una pagina vuota di Word. Le idee non crescono sugli alberi e soprattutto non cadono dal cielo come la mela di Newton. Quindi, aspettando l'ispirazione, non solo prendiamo in giro noi stessi, ma distorciamo anche il processo creativo.

Ciò che dovremmo considerare non sono i momenti di ispirazione divina ma una serie infinita di prove ed errori. Piccole idee che sommate nel tempo formano una massa critica pronta ad esplodere.

Tim Berners-Lee non è arrivato ad un concept di World Wide Web subito, anzi, sono state necessarie quasi quattro decadi di duro lavoro prima della creazione di internet. Aspettare un'idea completamente formata palesarsi inibisce noi stessi dal svilupparla, ma non è solo colpa riconducibile a noi stessi. Spesso i nostri ambienti di lavoro sono restii all'innovazione. Potete immaginare un Leonardo da Vinci se avesse avuto da partecipare continuamente a riunioni, rispondere alle email, cercare borse di studio, scrivere report per essere sostenuto? Scommetterei che in un contesto simile egli avrebbe sviluppato solo la metà delle sue innovazioni.

Le persone oggi si aspettano da subito la perfezione, ma ciò che il tuo capo non sa è che le idee crescono ed all'inizio devono essere nutrite ed incanalate sulla strada giusta.

Probabilmente la prima automobile fatta da Henry Ford era puzzolente, brutta e non efficiente. Egli l'ha perfezionata nel tempo, e per nostra fortuna non si è abbattuto alle difficoltà.

Un altro mito è quello dell'inventore solitario, per esempio oggi noi attribuiamo l'invenzione della lampadina a Thomas Edison, mentre il merito è di due uomini in realtà: Humphry Davy e Joseph Swan. Ad ogni modo, suona molto meglio dire che Thomas Edison l'ha ideata da solo. Un'altra storia simile è quella di Neil Armstrong, il primo uomo a camminare sulla Luna. Egli ha ricevuto tutta la gloria per questo evento, nonostante più di 400 000 persone furono coinvolte nella missione NASA e lo resero possibile.

Nel titolo ho menzionato Steemit, perché?

Io vedo la nostra piattaforma nello stesso modo; molti utenti si aspettano una piattaforma già preparata e perfettamente funzionante. Ciò che la maggior parte delle persone ignora è che la piattaforma che usiamo tutti i giorni non è altro che il risultato di tanti piccoli passi. @ned potrebbe essere facilmente paragonato al Neil Armstrong della situazione, è il volto di Steemit ma dietro a lui c'è un team di diverse persone che lavora per correggere i bug ed implementare idee. Ed infine c'è la risorsa più importante di tutte, noi. Tramite il nostro lavoro e con i contenuti che creiamo ogni giorno generiamo valore, e la qualità del nostro lavoro e dei nostri sforzi nel promuovere Steem indicherà il suo successo.

Se guardiamo alla storia possiamo trovare infiniti esempi di ottime invenzioni che in un primo momento sono state abbandonate. Per esempio, Alexander Graham Bell creo il telefono. Quando egli lo presentò ad una grande compagnia di comunicazione fu allontanato e gli fu detto di avere creato un inutile giocattolo. Nella maggioranza dei casi le persone sono spaventate dal cambiamento ed il loro primo istinto è respingere le nuove idee.

Il cambiamento è davvero importante per noi. Non è una coincidenza che alcuni degli eventi che consideriamo tra i più stressanti nelle nostre vite sono cambiare casa, il matrimonio, il divorzio o cambiare lavoro; tutti condividono un comune denominatore, cambiare. Nessuno vuole relazionarsi con l'incertezza.

Un'altra fiaba è quella della meritocrazia. Ci viene continuamente detto che le migliori idee vincono. Purtroppo la realtà è che la persona più testarda e fortunata vince, non la migliore. Una frase da Stephen King riassume bene questo concetto:

Senza il duro lavoro, il talento vale meno del sale da cucina.

Steemit e le tristemente note pagine di trending mostrano questo aspetto molto bene, infatti molti post discutibili hanno un livello elevato mentre post ben fatti navigano in un mare di contenuti spazzatura . Questo non vuole essere un motivo di lamentela ma un meccanismo di feedback. Steemit è ancora una piccola idea che necessita di crescere ulteriormente. Sta a noi nutrirla. Ognuno di noi dovrebbe quindi chiedersi:

• Stiamo creando un ambiente che porta all'innovazione?
• Stiamo facendo abbastanza per consentire ai nuovi utenti di piantare le loro idee e farle crescere?

Credo che il concetto di comunità sia molto interessante e se usato correttamente può aiutare a fare decollare la piattaforma. Vediamo allora se quello sarà un altro piccolo passo o un'esplosione di innovazione.