Istituti finanziari v Blockchain

Non è nemmeno finita la prima settimana di maggio e direi che ne abbiamo già viste troppe sullo scontro Banche contro Blockchain.

Ma come al solito vediamo di partire dall'inizio:

• Lo scorso hanno il CEO di JP Morgan aveva chiamato Bitcoin una frode bella e buona, facendone cadere il prezzo non di poco.
• La stessa JP Morgan è stata poi la più grande buyer di quello stesso crollo facendo poi tornare il prezzo ai valori precedenti.
• Successivamente il prezzo di Bitcoin è volato intorno ai $20,000 e il CEO a quel punto ha deciso di ammettere che non era più capace di esprimere un'opinione sui bitcoin. Raddoppiato il mercato, raddoppia l'investimento richiesto per manipolare i valori e di conseguenza il rischio aumenta in maniera esponenziale. Direi che il commento ha senso.
• A quel punto sono entrati i futures nel mercato, con una fortissima liquidità data dalla novità.
• Q1 2018 come sappiamo è stato un periodo bearish e di conseguenza i valori sono tornati a circa post-estate.
• Adesso JP Morgan decide di emettere comunicazione ufficiale per far sapere che inizierà ad investire nelle crypto e soprattutto nei futures.

A livello finanziario queste mosse sono molto logiche e tutte collegate, adesso che i futures sono nel mercato è possibile fare real short sulle crypto, questo per un istituto finanziario tradizionale è il pane, perché è quello che fanno da sempre. Senza features c'era bisogno di notizie pesanti per affossare il mercato, ora bastano i soldi. In generale questa è comunque una buona cosa, perché significa che le banche inizieranno a mettere vera liquidità nel mercato (e levarla), facendo comunque salire il valore nel lungo periodo.

Spostiamo invece dall'altra big bank: Goldman.

Goldman ha deciso di prendere un approccio completamente diverso. Mentre JP si prende tutta l'attenzione per gli investimenti in crypto, Goldman decide di non entrare in competizione con JP ma di esplorare le vere potenzialità della blockchain. Così, un po' a caso, Goldman crea un dipartimento di R&D fatto su misura per fare dei tests sui trasferimenti di denaro usando solamente la blockchain.

Non cantate vittoria troppo presto, useranno una chain privata, di conseguenza prenderanno tutti i vantaggi senza dare nulla in ritorno. È comunque interessante vedere come Goldman abbia deciso di lasciare totalmente il vantaggio del first mover a JP, credo abbiano un secondo scopo, e probabilmente lo vedremo in futuro.

Un ultimo punto riguarda le carde di credito/debito.

• Lo scorso anno con il boom delle ICOs per le crypto cards una marea di società (i.e. Monaco), hanno utilizzato il logo di Visa nel proprio design in maniera del tutto illegale.
• Questo non ha fatto molto piacere a Visa che si è mossa per bloccare le operazioni e di fatto ha staccato la spina ha tutti i third party providers che erano usati da queste ICOs (in verità 2-3 in totale).
• A quel punto c'è stato un panico generale per cercare una soluzione, e ad oggi praticamente non ci sono più crypto cards in commercio.
• Mastercard vedendo la situazione da lontano ha deciso di fare una mossa, a mio parere un po' troppo azzardata, bloccare l'utilizzo delle carte per acquistare crypto.

Ora, capisco la logica, se la blockchain prendesse piede le carte di credito nel lungo periodo sparirebbero, ma è veramente sensato iniziare una lotta faccia-a-faccia di questo tipo?

Sinceramente la strategia sta funzionando, perché gli acquisti sono diminuiti non di poco nel corso del Q1, ma come tutti dovrebbero sapere questo non è un modello che può funzionare nel lungo periodo. Sistemi come localbitcoins continuano ad esistere, le Satoshi Squares sono ancora in hype perché divertenti e cosa più importante, ad oggi la maggior parte dei nostri amici ha qualcuno che è un attimo più esperto degli altri, quindi una soluzione per comprare o vendere si trova sempre.

Sono veramente curioso di vedere come tutti questi diversi approcci modificheranno l'ambiente blockchain, ma per il momento direi che c'è ancora molta strada da fare prima di arrivare ad un punto di lotta per via della saturazione.