La Cappellina di Vallebona a Colle di Val d'Elsa

in #ita6 years ago

C’era una volta una Cappellina lungo la ferrovia tra Colle di Val d’Elsa e Poggibonsi. Era piccolina, ma molto amata dalle persone che vivevano nella zona. Ci facevano sia matrimoni che funerali ed era il riferimento spirituale per chi stava fuori del centro città.
Un brutto giorno la porta della Cappellina fu chiusa e non si riaprì più, proprio come la ferrovia che adesso non c’è più.
Ma un bel giorno di qualche anno dopo, a qualcuno venne in mente di restituire alla Comunità quello che il tempo aveva coperto di polvere, ma non cancellato dalla memoria, ed iniziò una serie di lavori e ricerche storiche….

Anche se questo incipit sembra una favola, in realtà è quanto accaduto alla Cappella della Madonna del Carmine in Vallibona a Colle di Val d’Elsa.

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Foto della Cappellina – Foto di mia proprietà

Mentre dei volontari sistemavano l’archivio storico della loro associazione, sono apparsi ai loro occhi documenti riguardanti spese sostenute per assicurazioni e cerimonie fatte nella Cappella di Vallibona, oltre a statuti e regolamenti di un’associazione che in tale luogo aveva sede.
Ma quale evento ha scatenato l’interesse verso un edificio che era ormai un tutt’uno col paesaggio? La cosa più semplice… una vendita.
La ferrovia della storia adesso è una pista ciclo pedonale e la Cappellina era posta in un luogo adatto a diventare una struttura ricettiva atta a portare sollievo ai pedoni/ciclisti che quotidianamente passano di là.
I cittadini della zona si sono ridestati ed è iniziata una campagna sui social, giornali e porta a porta per salvare i loro ricordi…

Ciò che ora è descritto proviene da ricerche personali fatte nell’Archivio Storico della Confraternita di Misericordia di Colle Val d’Elsa, nell’Archivio di Stato di Siena e nel Catasto Leopoldino

L’attuale Cappella è il frutto di lavori di ampliamento che hanno trasformato un tabernacolo iniziale dedicato alla Madonna del Carmine, in quella che è adesso una chiesina a pianta rettangolare con l’altare sito nel lato corto opposto all’ingresso.
Una lapide al suo interno riporta un’iscrizione che menziona il tabernacolo iniziale e successivi ampliamenti fornendo una prima datazione e cioè 1727.

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Foto dell’iscrizione – Foto di mia proprietà

Testo in Latino

D. O. M.
SACELLVM HOC

SMA VIRGINI MONTIS CARMELI DEDICATVM
INIVRIA VETVSTATIS PENE COLI APSVM
FRANCISCI ZUCCHERINI I. V. D. FILII,
PATERNÆ VOLVNTATIS MEMORES
RESTAVRANDVM, AMPLIANDVM,
ET IN MELIOREM FORMAM REDIGENTVM
PROPRIO ERL CURAVERVNT
ANNO DNI 1727

Traduzione in Italiano

QUESTO TABERNACOLO
DEDICATO ALLA SANTISSIMA VERGINE DEL

MONTE CARMELO
VETUSTO E OLTRAGGIATO
I FIGLI DI FRANCESCO ZUCCHERINI
MEMORI DELLA VOLONTA DEL PADRE
RESTAURARONO, AMPLIARONO,
E IN MIGLIORE FORMA RIPORTARONO
A PROPRIA CURA
ANNO DOMINI 1727

E’ grazie al Catasto Leopoldino che si riesce ad identificare i vari ampliamenti e le relative crescite di dimensioni fino alla dimensione attuale. In questa ricerca si vede anche il trascorrere del tempo e si arriva infine ad una data 1889 riportata in un’ulteriore iscrizione che recita

MDCCCLXXXIX
Perché più ampio dell’antico si erigesse questo nuovo oratorio
I coniugi Antonio e Cesira Buccianti donavano sufficiente terreno e la Pia Confraternita del Carmine per grata ricordanza
Q.M.P.

E’ da questa iscrizione che si viene a conoscenza di un’associazione che si occupava della gestione della Cappella e che aveva la sua sede in quel luogo. Purtroppo, però, la Pia Confraternita del Carmine è sconosciuta alla storiografia locale e ci sono solo poche tracce di chi fossero e quali fossero i loro scopi.
Risale al 1893 il più antico documento che attesta che la Cappella di Vallibona sia sede dell’Associazione di Carità costituita nella Cappella di Vallibona.
L’Associazione di Carità, incorporando le funzioni della Pia Confraternita del Carmine, le estende con ulteriori compiti quali il trasporto dei defunti.
Il Tabernacolo prima e la Cappella poi, sono sempre state aperti al pubblico pur essendo nei padronati di famiglie nobili colligiane. L’associazione di Carità si insedia nella Cappella al momento dei lavori di ampliamento e per statuto assume l’obbligo di manutenzione del bene al fine di garantire il corretto svolgimento delle finalità statuarie e delle celebrazioni religiose, fra cui la festa della Madonna con la processione il 16 di luglio.
Tutte queste attività si sono concluse negli anni 80 e da allora nessuno si è occupato di questo luogo.

Attualmente la Cappellina è oggetto di una piccola causa per l’assegnazione della proprietà, solo così sarà possibile iniziare ad effettuare lavori di consolidamento e ristrutturazione.
Sui social in molti seguono le vicende di questa chiesetta e aspettano con ansia il momento in cui sarà di nuovo possibile ritornare ad usarla come luogo di culto.

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Sort:  

Bello e complicato il recupero della memoria.
Tra vincoli e burocrazia è sempre un delirio.
Ma quando si riesce a portare a termine l'impresa la soddisfazione è tanta.
Bel racconto

Si e non vedo l'ora che tutta sta storia arrivi alla fine...
Tanta fatica va premiata!

Bel post ricco di dettagli, sono tanti i posti come questa cappellina con una certa importanza storica che vengono abbandonati e lasciati a deteriorare, è bello sapere che da qualche parte c'è chi si muove per riportarli alla vita!

Si hai ragione, sono molti i posti così e spesso c'è gente che si scontra contro la burocrazia per recuperare luoghi abbandonati.
Magari parlando di queste realtà si riesce a stimolare le persone affinchè tornino all'antico splendore

Sono d'accordo con te, anche un post è utile alla riflessione e, chi lo sa, magari a stimolare qualcuno a mobilitarsi per salvare qualche prezioso luogo!

Complimenti bel post super piacevole da leggere

grazie mille :)

Speriamo che prima o poi, meglio prima, si mettano finalmente d'accordo, quando ci si ritrova dietro a queste attribuzioni, non si capisce mai cosa è di chi ed in quale maniera.
Ottimo post, cara @coccodema, complimenti per la tua brillante e completa narrazione

Si perché alcune scosse di terremoto nella zona stanno aggravando la situazione.
Speriamo davvero che si arrivi troppo tardi

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