Incontro con la pazzia - NOF4

in #ita6 years ago

Prima di iniziare le mie considerazioni vorrei premettere che non sono un medico o uno studente in psichiatria o psicologia e quindi quello che dirò sono mie considerazioni non supportate da nessuna base scientifica

Come farfalla libera son io
Tutto il mondo è mio
E tutti fo sognare
Fernando Oreste Nannetti – NOF4

”Per Fernando la scrittura era una forma di libertà” Con queste parole Andrea Trafeli ha aperto a me il mondo di Fernando.

Fernando, o NOF4 come preferiva farsi chiamare, era un ospite del Padiglione Ferri del Manicomio di Volterra, il padiglione dei “clamorosi”, cioè di coloro che, avendo patologie che li portavano in strutture di cura, avevano problemi con la legge. Non pensiamo al matto stile Psycho che pugnala la gente sotto la doccia, nell’immediato dopo guerra bastava davvero poco per essere considerati criminali. Fernando, infatti, fu dichiarato schizzofrenico durante il processo che lo vedeva imputato per offese a pubblico ufficiale.
Fu mandato da Roma a Volterra e trascorse il resto della sua vita prima nel reparto Ferri, in seguito, sempre a Volterra, in una struttura nata per accogliere gli ultimi ospiti del Manicomio che non avevano famiglie da cui tornare.

La giornata dei degenti era semplice, nei giorni di bella stagione, cioè senza pioggia, trascorrevano il tempo nel cortile esterno altrimenti avevano a disposizione ampi saloni interni. Esisteva una sola regola… si poteva giocare a carte solo all’esterno. Infatti, gli infermieri, avevano notato che, giocando all’interno, le liti erano maggiori che all’esterno. E mentre gli altri giocavano o passeggiavano, Fernando graffiava i muri esterni ed interni del padiglione e raccontava la sua storia.

Ogni giorno prendeva la fibbia della giacca, andava al muro, creava la pagina ed iniziava a scrivere al suo interno

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Foto del muro del cortile in cui si possono vedere le pagine Foto di mia proprietà

Ma cosa scriveva NOF4?

E’ grazie ad Aldo Trafeli, l’infermiere che si occupava di Fernando, che siamo riusciti a capire cosa scriveva e a tradurre le sue parole. Scriveva e disegnava per comunicare. Dei giorni aveva molto da dire e quindi realizzava grandi pagine, altri meno e le pagine quindi erano piccole. Nelle pagine possiamo leggere frasi tra cui quella che apre questa mia descrizione di Fernando, oppure un grafico in cui sono espresse le percentuali e le cause di morte dei pazienti del padiglione Ferri. Ci sono dissertazioni scientifiche, cose che rendono impossibile credere che NOF4 sia davvero un “pazzo”.

Esistono molti libri e trattati che traducono e interpretano le lettere e le parole dei graffiti, sono stati scritti milioni di libri su quelle frasi e sono state date mille interpretazioni. Tutte corrette e tutte, secondo me, sbagliate. Come è possibile capire cosa un uomo vuole rappresentare nei suoi scritti e nei suoi disegni? Solo stando nelle sue stesse scarpe si può immaginare cosa stia cercando di trasmettere. Forse è questo il motivo che, invece di portarmi a leggere tutto quello scritto su Fernando, mi ha fatto pensare e creare una mia idea su un uomo descritto da un suo amico.

Fernando era un uomo che aveva avuto una vita solitaria e difficile. Figlio di padre ignoto, abbandonato dalla madre e rinchiuso in strutture per tutta la vita aveva visto un mondo fatto di mura e sbarre o comunque di privazione della libertà fisica e quindi aveva cercato la sua libertà altrove.

Come una farfalla libera son io

Scrivendo quello che la sua testa conteneva cercava la libertà, mettendo per scritto i suoi sentimenti, i pensieri, i fatti che conosceva e cercava di far capire al mondo che lui esisteva. Che coloro che venivano rinchiusi in strutture per malati di mente avevano una dignità, che erano persone come tutte le altre, anche se con qualcosa di differente che le rendeva speciali, non inferiori.

Fernando era uno dei tanti, uno degli ultimi, ma una persona che era riuscita ad emergere ed ha lasciato a noi un’opera che fa pensare e che mette curiosità. Non si fermava davanti a niente, aveva il suo scopo e nessuna distrazione poteva interrompere il suo lavoro.

Che penso io di Fernando Oreste Nannetti? Che è il pesciolino che è riuscito a sopravvivere in un mare di squali ed ha insegnato al mondo che niente è più importante della libertà dell’anima e della dignità dell’Uomo.

Fonti:
Intervista Aldo Trafeli
Volterra il Graffito trasmesso su TV2000

Sort:  

Se il reale motivo per cui il "nostro" NOF4, o se vogliamo, Fernando Oreste Nannetti, è finito al manicomio è stato per schizofrenia, dovuta ad offese a pubblico ufficiale, allora siamo veramente in un paese che si deve vergognare di chiamarsi tale, e questo non significa che io non rispetto le persone portatori di divise, tutt'altro, sono sempre degne della mia massima considerazione e stima, ma una divisa perde sempre di valore e di spessore di fronte alla dignità ed alla vita umana, per cui ritengo che una soluzione alternativa si sarebbe potuta trovare, tutelando legittimamente il rispetto dell'uniforme ed irrogando una punizione più giusta ed appropriata, ma è solo una mia personale opinione, e nulla di più.
Racconto molto particolare e suggestivo, grazie di averlo condiviso e di averlo portato alla mia conoscenza.

Grazie per il tuo commento e per la possibilità che mi dai di chiarire le cose.
Fernando non è finito in manicomio per aver mandato a quel paese un carabiniere (nei suoi graffiti è proprio ritratto un carabiniere), ma perchè schizzofrenico. Negli anni 50 chiunque fosse una vergogna per la famiglia o la comunità finiva in manicomio. Ci andavano omosessuali, donne in depressione post parto, autistici, avversari politici, mendicanti... persone che oggi sono tranquillamente curate a casa ma che prima venivano nascoste per vergogna. E' stato all'accettazione del manicomio che hanno visto che Fernando aveva la fedina penale sporca. Loro non guardavano alla gravità del fatto, avevi una condanna? Allora eri un criminale.
Da un lato però mi viene da dire... se non lo avessero ricoverato sarebbe stato comunque in grado di raggiungerci con la sua arte ed il suo genio? Non si può sapere, ma quello che si sa è che una persona speciale ha fatto la comparsa in questo mondo.

Guarda al semplice elenco che hai fornito, sulle persone che venivano ricoverate in manicomio, c'è da rabbrividire....

  1. Omosessuali = non è una malattia, nella maniera più categorica, è una naturale inclinazione sessuale, orrendo solo il pensiero della costrizione a causa di questo fatto;

  2. Donne in depressione post parto = solo se in grave pericolo di vista, cioè tentativo di suicidio o estremamente pericolose per gli altri, diversamente si potevano curare a casa;

  3. Autistici = non è stata già abbastanza dura la vita con loro? Non sono malati, non sono pazzi, vivono in un mondo diverso dal nostro, ma l'internamento non è la soluzione del problema;

  4. Avversari politici = allucinante, libertà di espressione uguale a zero, degno di uno stato del Medioevo;

  5. Mendicanti = non saranno di certo uno spettacolo, ma eliminarli in questa maniera è da barbari e perbenisti di merda.

Stringi stringi, a mio modesto avviso, solo i pazzi furiosi, che potevano uccidere altre persone, erano da internare, o curare adeguatamente, dubito fortemente il nostro signore fosse uno di questi...

Devi calarti nella mentalità di quegli anni. Ti faccio due esempi...
All'epoca il divorzio non c'era. Sai come ti liberavi della moglie, senza ucciderla? La facevi rinchiudere in manicomio.
Famiglie contadine con tanti figli, sai dove mandavano quelli che non potevano lavorare 18 ore al giorno? In convento o in manicomio.
Purtroppo nelle realtà contadine o in posti dove l'apparire era tutto, questo era il solo modo per sopravvivere

Non fa una piega quello che hai detto, purtroppo....

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Articolo molto interessante! Non conoscevo questa storia! Fa riflettere molto. Ti (e vi consiglio) di leggere una storia ancora più agghiacciante, cercate il podcast, Veleno! A me ha fatto venire i brividi. Tanto per capire in che società viviamo!

Mi hai incuriosito... mi dai maggiori indicazioni per trovare info? Io sono una pessima cercatrice 😂

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