Minima Immoralia

Ultimamente lavoro come un matto e non riesco a scrivere nulla di personale su Steemit. Stasera ho deciso di dare un calcio alla blockchain, tirare fuori dal mio freezer di pensieri una paginetta scritta qualche tempo fa, e propinarvela... :-)

Auto. Odore di moquette bagnata. Sirena multitonale dell'ambulanza.
Bacio caldo. Un punto di contatto e di calore fra due corpi imbacuccati che non si sentono, immersi in un sottofondo di rumore e malumore da lunedì mattina. Un bacio che è una promessa di momenti migliori.

Autobus. Sguardi stressati e insofferenti, ad uso degli estranei. Frenata brusca, che ci getta l'uno contro l'altra. Come due Pocket Coffees frantumati dall'urto, le nostre linfe dolci e calde si trovano e si mescolano nelle nostre bocche.

Atrio. Vicina di casa. Sguardo severo e invidioso. È ovvio che noi siamo amanti, dal modo in cui ci guardiamo. Traspare un ardore che la vicina trova indecente, inadatto alla nostra età. Ci ripenserà, stasera, nella vasca da bagno. La sua carne, inaridita dalle rinunce, si ammorbidirà per un attimo.  

Letto. Esplorare tutto di lei. Visitare luoghi talvolta trascurati dai turisti della domenica...  La pianta del piede, dolce e sensibile, sebbene muscolosa e capace di portarla da me. Nobile per questo. Le dita. Il suo lavoro passa di là. Si vede, perché sono solide e non fanno movimenti inutili. Si addolciscono quando mi sentono.  
La dolce pianura fra l'ascella e il seno. Un bivacco tranquillo sulla strada verso la sua anima. Ad ovest, la peluria dolce dell'ascella è un miraggio di bellezze ancora lontane, mentre ad est le sagome fiere dei seni culminano in vulcani che io so risvegliare. Le areole sembrano cime innevate, di un colore incredibilmente sensuale da paesaggio psichedelico.
L'interno della coscia, vicino all'inguine. Una delle sorgenti del piacere, che l'esploratore attento visiterà e sonderà scrupolosamente prima di gettarsi nella cascata.  

Riunione. Lei è protagonista, io spettatore. Maschi melliflui le danno ragione,  annuiscono, ammiccano. Uno addirittura la sfiora, davanti a me. E lei? Continua, li ignora. Alla fine della discussione, il vecchio amico si fa sotto e lancia l' esca dei ricordi. Lei adesso sorride. Poi mi guarda. Poi gli sorride di nuovo. Poi io la guardo, e dissimulo appena un piccolo gesto segreto fra noi, osceno per chi lo capisce. Lei sembra esitare, fra l'imbarazzo e la complicità. Poi sorride.

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