Cronache dal CERN #2 L'orco nella caverna (versione italiana)

in #ita7 years ago


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Dopo la mia prima settimana di lavoro, comincio a conoscere i personaggi chiave con cui dovrò avere a che fare. Messaggio numero 1: avrò a che fare sia con gli scienziati che col personale amministrativo. Manco a dirlo, queste comunità tendono a non dialogare e a non capirsi, e io sono quello che deve costruire i ponti.

Primo incarico: andare ad incontrare alcuni personaggi potenti nell'Organizzazione per stabilire un contatto e convincerli che non sono un idiota...

Essendo io stesso un fisico, mi sembra più facile cominciare dai fisici, prendo quindi un appuntamento con "MagnetBoss". E' il responsabile del controllo qualità dei magneti superconduttori.
Mi ha proposto un incontro nella caverna di ATLAS, perché è molto occupato con l'installazione degli ultimi magneti del Large Hadron Collider (LHC). Questi magneti sono oggetti incredibili: rinchiusi in grossi tubi metallici blu (lunghi 14,3 metri), hanno una potenza incredibile (generano un campo magnetico fino a 7,7 Tesla) e sono molto, molto freddi, in quanto vengono mantenuti alla temperatura di 1,9 gradi Kelvin, che è più bassa della temperatura dello spazio interstellare. E' per questo che i fisici più sfigati amano dire che il CERN è il posto più "cool" dell'universo...

Quello che è sicuro è che calare, installare e testare questi magneti nella caverna di ATLAS, 100 metri sottoterra, non è un gioco da ragazzi (vedi immagine qui sotto).

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Insomma, mi dico che MagnetBoss ha qualche buon motivo per essere nervoso e un po´ brusco. E´responsabile di una componente critica di un progetto da 9 miliardi di dollari...

Sono nella caverna. Non vedo MagnetBoss. Una miriade di tecnici stanno lavorando sull'installazione del rivelatore ATLAS, una bestia enorme (46 metri di lunghezza, 25 di altezza e 25 di ampiezza) e pesante 7000 tonnellate, che vive nella caverna. I tecnici sembrano api operose nel loro alveare.

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C'è uno strano e forte rumore di fondo. Chiedo a un Project Associate:

“Hai visto MagnetBoss?”

Mi risponde sorridendo: “Non lo senti…?”
Allora mi rendo conto che il rumore di fondo è in realtà la voce potente di un uomo che proviene da dietro una sorta di muraglia fatta di centinaia di componenti elettronici, rotoli di filo di rame di grande spessore, elmetti di sicurezza, e Dio solo sa cos'altro.

Mi danno un elmetto e mi accompagnano all'origine del rumore.
Mi appare di schiena un uomo corpulento sulla quarantina, che parla ad alcuni giovani tecnici con un forte accento di Glasgow.
Non direi che sta urlando, ma parla a voce molto alta e i tecnici sembrano stressati, se non addirittura spaventati.

Mi avvicino e pronuncio due volte il suo nome, ma non mi sente. E' assordato dalla sua stessa voce. Esasperato, metto la mia mano sulla sua spalla. Indossa un maglione spesso. La sua spalla è umida e calda, e mi dico che evidentemente sta sudando in modo assurdo.

Smette di parlare, si gira e mi squadra. Ha un viso ampio e tondo. Occhi azzurro chiaro, guance rubizze, barba nera. Mi fa pensare a un tizio che avevo incontrato in un pub di Glasgow qualche anno fa. Era finita in una rissa colossale...

“Salve, sono il nuovo responsabile della gestione delle conoscenze per il tuo dipartimento. Abbiamo un appuntamento."

Risponde: “Ciao”. Poi si gira e riprende la sua "conversazione" con i giovani tecnici.

Sono cosi' sorpreso dal suo comportamento da passare i successivi 45 secondi ad ascoltare quello che dice. Ho capito che hanno appena scoperto un problema serio sui magneti, con un rischio potenziale di "quenching". Questo fenomeno, provocato da un'improvvisa perdita di superconduttività nel magnete, è l'incubo di tutti i fisici del circondario...immaginate un Frecciarossa che corre a 400 chilometri orari su rotaie speciali, perfettamente lisce, e che all'improvviso si ritrova su un binario vecchio, arrugginito e sconnesso...
Pericoloso, no?

Lo tocco di nuovo. Si gira di nuovo.

“Ripasso domani”.

“Grazie”. Stavolta mi sorride.

Nonostante le apparenze, il mio primo e breve incontro con un personaggio chiave del CERN è stato un successo. Lui adesso sa che non sono un idiota che non capisce cosa un quenching significherebbe per il progetto.

La prossima volta mi ascolterà.

Sort:  

Si, vabbè, ma quant'è un campo magnetico di 7.7 Tesla? ...tipo che immaginando di avere una calamita a Roma, questa è capace di attirare un chiodo che si trova a New York? O che a 20 metri di distanza è capace di trainare un transatlantico? ...

Ti rispondo indirettamente. ..per ottenere quel campo magnetico bisogna far girare negli (elettro ) magneti 13.000 ampere di corrente 😀

Quencing anche a te....con tutto il.rispetto 😊

Impressionante. In bocca al lupo!

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