Cronache dal CERN #1 Un nuovo lavoro (versione italiana)

Ciao a tutti, ho deciso di pubblicare in italiano alcuni brevi storie ambientate al CERN che ho pubblicato in inglese nel 2016.

Ho lavorato al CERN dal 2005 al 2011, con varie funzioni manageriali, quindi sono venuto a contatto con molte persone e situazioni interessanti e conosco molto bene il contesto....

Allo stesso tempo, tengo a precisare che le mie storie sono di fantasia, quindi ogni riferimento a fatti persone esistenti è puramente casuale!

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Un nuovo lavoro

Finalmente è arrivata la lettera di assunzione...adesso faccio parte della famiglia!

Un passo indietro... Negli ultimi mesi, prima di essere assunto, ero più volte entrato di straforo nell'area del CERN, giusto per la curiosità di spiare questi fisici con status (e stipendio) da funzionari internazionali....

Durante queste passeggiate semi clandestine, mi aveva colpito molto l'atmosfera nell'atrio principale, dove si trova l'agenzia della banca UBS. Nonostante sia un luogo molto frequentato a tutte le ore, mi evocava una strana sensazione di quiete e benessere.
Ci avevo messo vari giorni a comprendere l'origine di quella sensazione. Alla fine ho capito che proveniva dai massicci distributori automatici di banconote presenti nella sala. Le loro tastiere generavano suoni molto melodiosi. Allora nella mia testa quelle tozze casseforti piene di soldi, e i loro suoni elettronici, diventavano organi di chiesa che suonavano melodie
armoniose. Mi sembrava che la gente si avvicinasse alle casseforti con serenità e passo quasi solenne, per celebrare il rito del prelievo di contante dal proprio florido conto bancario, allontanandosi poi tranquillamente ma con passo svelto, come se fossero imbarazzati dall'ostentazione del proprio benessere economico.

Insomma, mi sembrava di essere in un tempio, dove gli impiegati di UBS erano sacerdoti che ti guardavano con occhi pieni di benevolenza...

Avevo passato anche molto tempo nella caffetteria del CERN, ad osservare gli avventori.
In quel luogo la gente appariva meno rilassata di quando prelevava contante. La maggior parte dei tavoli ospitavano da due a quattro persone. Capii solo più tardi che la caffetteria è il luogo dove si mangia, si fanno brainstormings, ma innanzitutto si discute di politica interna e si effettuano colloqui informali di selezione del personale. Di conseguenza, per un dipendente giovane ed inesperto, o per un candidato a un job, un invito alla caffetteria è spesso un'esperienza stressante...

Torniamo al presente: adesso sono un dipendente anche io, e mi devo abituare a tutto questo!

Il mio primo obiettivo è ottenere un tesserino con foto. E la prima sfida è orientarmi fra centinaia di edifici.
Gli edifici del CERN sembrano essere stati numerati da un generatore di numeri random con un baco...talvolta si notano correlazioni, cioè edifici adiacenti con numeri consecutivi, ma questo è raro e impossibile da prevedere! In altri termini, se ti invitano a una riunione nell'edificio 134, e ti trovi al 131, è molto pericoloso assumere che il tragitto prenderà pochi minuti. il rischio di arrivare in ritardo sarà altissimo :-)

Alla fine, trovo l'edificio che rilascia i tesserini. Mi invano verso una stanza affollata, con molta gente in attesa di farsi fare la foto per il tesserino.
Mi ritrovo circondato da due distinte tipologie umane:

• Uomini di mezz'età con gli occhi blu, dall'aspetto di operai, che parlano un pessimo inglese.
• Giovani donne che parlano francese senza accento, e un inglese decente ma con pessimo accento.

Il primo gruppo è quello dei Project Associates (PJAS): provengono tutti chiaramente dall'Europa dell'Est. Sono in attesa di ottenere i loro tesserini, come me.
Il secondo gruppo è composto da personale amministrativo del CERN, incaricato di fare le foto ed emettere i tesserini.

I PJAS hanno un'attitudine indolente e galante verso le ragazze. La loro attitudine (più l'inglese faticoso da capire) innervosisce le ragazze e le mette a disagio.

E' il mio momento...

rivolgendomi alla ragazza più carina del gruppo, comincio a fare domande irrilevanti, quasi stupide, ma assicurandomi che il mio ottimo francese sia contaminato da un leggero accento italiano...

La mia pantomima mi fa guadagnare un sorriso, l'attenzione della ragazza, e un commento che tradurrei in: "Lei ha un leggero accento italiano molto carino!"

Alla fine ottengo il mio tesserino, più un sorriso extra e l'indirizzo email personale della ragazza, "in caso avessi bisogno di chiarimenti"...

Mi dico che il mio primo giorno di lavoro al CERN è stato un successo.