Oasi da sballo

in #ita5 years ago (edited)

Gli occhi si aprivano con difficoltà. Ombre alla vista e suoni ovattati. Dov'era? Samuel non ricordava nulla. Riuscì pian piano ad alzarsi in piedi ancora stordito e disorientato. La vista pian piano diventava più nitida, i suoni un po' più acuti ed il sentore di bruciato sempre più intenso.


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"Grande Giove!" esclamò Samuel non appena si rese conto di ciò che era successo. Il sole picchiava forte sulla testa, dalla quale un rivolo di sangue colava lungo la tempia fino al mento. La sabbia gli si era impastata in bocca come cemento e la sputò con forza sulla sabbia. Si rese subito conto di non essere ai Caraibi ma nel bel mezzo del deserto africano, il Sahara.

A poche decine di metri il deltaplano su cui volava era distrutto e ancora avvolto dalle fiamme. Il pilota era probabilmente all'interno, intrappolato e probabilmente non più in vita. Ovunque intorno a sé una distesa di sabbia, accumulata in montagnette, che si moltiplicavano man mano che guardavo all'orizzonte.

Stordito dalla botta alla testa, dal caldo dei 49°C e dal panico per la situazione in cui si trovava, Samuel continuava a guardarsi intorno in cerca di un punto di riferimento, un obiettivo su cui concentrarsi. Scorse sull'apice di una duna, la testa di un dromedario che lo fissò per un attimo, si voltò e scomparve dietro la montagna di sabbia.

Samuel non ebbe dubbi, s'incamminò a passo svelto, nonostante la sua andatura fosse claudicante per la distorsione alla gamba destra. Non era semplice camminare sulla sabbia. Ad ogni passo il piede sprofondava, quasi risucchiato, nella sabbia e di certo il sudore che grondava negli occhi irritati già dal fumo non migliorava la sua situazione. Raggiunta la duna, Samuel vide il dromedario giungere all'ingresso di un'oasi, si arrestò all'ingresso e si girò a guardarlo. Dopo qualche istante gli fece un occhiolino ed entrò nella vegetazione.

Samuel, incredulo, pensò che il sole gli aveva provocato un'insolazione. Stanco e sempre più assetato, cercò di raggiungere l'oasi il più velocemente possibile e non senza alcun difficoltà. Nel scendere dalla duna, inciampò ed iniziò una serie d'infinito capriole che lo carambolarono sino all'entrata, con il sedere a terra ed un gran mal di testa. Si alzò in piedi, si tolse la sabbia un po' da ogni dove ed si addentrò con speranza in quell'apparente paradiso terrestre. Attraversando palme e frutti di cocco a terra, udì un rumore di cascata e ruscello ed un laghetto centrale.

Avvicinandosi al ruscello per dissetarsi, notò come l'acqua non fosse trasparentea bensì di colore giallo intenso e laddove il ruscello e la cascata si riversavano nell'acqua, una schiuma bianca piena di bolle cresceva, come il bagnoschiuma nella vasca d'acqua quando si apre il rubinetto. Inoltre un odore pungente si faceva largo nell'aria... Un profumo familiare... "Ehilà, cosa stai ancora facendo li? Perché non vieni a tuffarti?". Samuel si guardò intorno, non capendo chi stesse parlando e da dove venisse la voce. "Dico a te! Sono qui!" Dal centro del lago, un braccio lo stava salutando. Mettendo meglio a fuoco, non era un braccio ma una zampa! Il dromedario, beatamente immerso nel lago giallo, era molto allegro, brillo e con aria divertita, abbracciava delle bellissime ragazze che lo attorniavano, completamente nude.

Samuel non ebbe il modo di ragionare perché scivolò nel ruscello, e bevve quel liquido giallo che solo allora capì essere birra, e venne trasporto da una corrente piuttosto forte che lo scaraventava a destra e a sinistra, su e giù fino a raggiungere la cascata e cadere nel profondo lago giallo e invece di salire, scendeva sempre più giù, più giù... e giù...

Papà, svegliati! Ti sei addormentato sul divano un'altra volta! Samuel aprí gli occhi e vide sua figlia piccola Shally che lo guardava divertito. Una lattina di birra gli era caduto dal tavolo appena sopra la sua testa e lo aveva praticamente bagnato tutto. Aveva una colata di schiuma bianca che dalla testa scendeva fin sotto il mento.
Mi vieni a leggere una favola prima di andare a letto?. Samuel sorrise, le prese la manina e si diresse verso la stanzetta della figlia.

Con questo post partecipo al thenevercontestending e scelgo per la prossima edizione il tema Plastica e ambientazione Profondo Oceano

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ho sempre amato i deserti ma credo che sarei spaventata se mentre si cammina queste sabbie risucchiassero le persone!!!

Le sabbie mobili fanno paura anche a me e ricordo di aver visto qualcosa del genere in Indiana Jones 😣

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ciao @claudio83, bella storia :-)) benvenuto nel contest senza fine!!

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