[Recensione film] Corto Circuito

in #ita6 years ago (edited)

Cari amici di Steemit oggi vi scrivo di un film abbastanza famoso che può essere sconosciuto alle nuove generazioni ma che ha lasciato una traccia nella mia memoria.

Corto Circuito è un film di fantascienza (misto a commedia) ambientato negli USA, datato 1986. Negli anni 90 quando ancora guardavo la televisione giravano tantissimi film che venivano dall'America, cosa del tutto normale dato che la loro produzione cinematografica era immensa rispetto a quella degli altri paesi.

Corto Circuito (in inglese Short Circuit) è la storia di un robot costruito per l'esercito che viene per caso colpito da un fulmine, questo manda il robot in "avaria" trasformandolo in una intelligenza artificiale che nel film si definisce "viva" più di una volta. Capace di prendere decisioni autonome, provare sentimenti (o imitarli) e ambientarsi nel mondo non come robot ma come immedesimazione dell'essere umano.

"Affamato" di input, il robot (nominato per quasi tutto il film numero 5 per via del numero di prototipo) non fa altro che cercare informazioni da elaborare, dai libri alla televisione, con la curiosità di un misto tra bambino e studioso.


Fonte Wikimedia Creative Commons
Una foto del modello usato nel film, venduto all'asta per ben 138000 $, fonte wikimedia.

Ci sono svariati riferimenti alla storia di Frankenstein, dal "fulmine che da la vita a un essere inanimato", alla società che gli da la caccia. In questo caso è evidente il timore delle persone nel sapere di un robot ad uso militare che se ne va in giro libero di distruggere e fare chissà che altro (netto richiamo a Terminator che è datato 1984, inclusa una scena dove il robot costruisce una copia di se stesso).

Questo film ci porta a riflettere sul come e quando le macchine potranno essere il più verosimili a noi, dipingendone la possibilità come un simpatico e positivo avvenimento, nel quale il robot detesta fare del male al prossimo e "smontare" le persone decretandone la morte.


Fonte Wikimedia Creative Commons
Una foto del modello usato nel film, venduto all'asta per ben 138000 $, fonte wikimedia.

Nel cast potrete notare attori del calibro di Steve Guttenberg, famoso per la serie Scuola di polizia (anche questo datato 1984) insieme ad altri colleghi che lo accompagnano nella stessa serie di film.

Il film risulta piacevole e offre spunti interessanti, sicuramente l'effetto che vi farà non è lo stesso che poteva avere negli anni 80, quando la robototica era decisamente lontana dai passi che abbiamo fatto oggi. Ne consiglio la visione, anche perché è presente un sequel che a mio avviso supera anche il primo film in quanto a qualità e realizzazione.

Curiosità.

Nel secondo film numero 5 legge mezza libreria nel giro di pochi minuti e di tutti i libri che legge sceglie di portarne due: Pinocchio di Collodi e proprio Frankenstein di Shelley, puro riferimento a esseri "inanimati" che prendono vita e si trovano in un mondo ostile.


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Un must anni 80. Esteticamente uno dei robot più riusciti del grande schermo, da notare la somiglianza col più recente wall-e

Vero, grande similarità con wall-e della Disney, anche quello ben riuscito!

Corto circuito!!! Non mi ricordavo di lui, l'avrò visto almeno 10 volte...ma devo rivederlo...e chi se lo ricorda più!?
Ah però...la modica cifra di quasi 14k...mmmmmmm...quasi quasi...eheheheh
Interessante la curiosità!😉

Fa sempre piacere rivedere un classico del genere!

Grazie dex :D

Esatto!Provvederò a riguardarlo quanto prima!
Grazie a te per avermi fatto venire voglia di riguardarlo!😉

lo ricordo con piacere. un film delicato

Bei tempi :)

Fu il mio primo film al cinema! Giuro :)

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