Ho visto il film, ma di meglio ho letto un libro sulla storia che precede l'ultimo samurai, molti anni fa.

Nel libro si sottolinea la frustrazione dei samurai del dover rinunciare a girare armati, conseguenza delle leggi e del controllo sempre più forte nelle mani dell'imperatore e in futuro dello stato in generale.

Un samurai senza la sua spada non è un samurai, togliere la possibilità di avere sempre la propria spada ad un samurai è come togliere la macchina fotografica ad un fotografo, la macchina da scrivere ad uno scrittore, il pennello ad un pittore.

Molti si adattarono ai tempi, altri invece non avrebbero mai rinunciato alla loro anima di acciaio, lottando fino ad una morte onorevole o alla vittoria, quello a cui un samurai aveva dedicato la propria vita.