Patrizia, il transessuale che usciva di casa per fare fotografie alla natura.

Disclaimer: questo è un post di pura fantasia, personaggi e avvenimenti sono inventati e ogni riferimento a persone reali o cose realmente accadute è puramente casuale.

---

Patrizia era un transessuale dalla chioma castana, viveva da sola (escludendo i 10 gatti) da molti anni in una casa a due piani che comprendeva ben 4 camere da letto. Data la sua particolarità non era mai riuscita a trovare un compagno nella vita, appena il mal capitato scopriva che non aveva a che fare con una donna se la dava a gambe levate.

Da molto tempo Patrizia seguiva il suo rituale giornaliero, una volta truccata e vestita metteva la macchina fotografica nella borsa. Uscita di casa si dirigeva verso i colli e le foreste in cerca di bellissimi fiori da fotografare, di nascosto però fotografava ortaggi di vario tipo, una cosa per la quale provava una certa vergogna.

Quella mattina di domenica aveva avvistato un campo di zucchine da cui era passata più di una volta; erano sul terreno ben cresciute, ne vide una che spiccava sulle altre per dimensioni, infilò la mano nella borsa per cercare la macchina fotografica quando il rumore di un camion la spaventò a morte.

Si lanciò in un cespuglio e notò alcuni uomini che arrivavano con un camion.

Iniziarono a caricare le zucchine e Patrizia sentì un nodo alla gola "la mia zucchina". Mentre i contadini raccoglievano cassette su cassette Patrizia versava una lacrima per la mancata opportunità.

Dopo aver effettuato la raccolta su gran parte del campo salirono sul camion per allontanarsi, la zucchina che Patrizia voleva fotografare era ancora sul terreno. Corse fino al punto preciso e tirando fuori la macchina fotografica in tutta furia iniziò a fare un gran numero di fotografie da tutte le angolazioni. Non sapeva quanto tempo fosse passato a far fotografie, ad un tratto sentì di nuovo il rumore del camion che tornava.

"Sarai per sempre mia, la foto della zucchina più grossa che io sia mai riuscita a fare", sgattaiolò nuovamente dentro al cespuglio e iniziò a correre verso casa, aveva molte foto da sviluppare e aggiungere alla sua collezione personale.

"Penserò ai fiori la prossima volta".