La morte.

Inevitabile, inaspettata, rapida come una folata di vento o lenta come la crescita di una pianta. Vi siete mai soffermati a pensare intensamente alla morte e al suo significato?

I pensieri più comuni sono la paura, ma un certo Borsellino diceva:

"Chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola"

Paura di lasciare la famiglia?
Se la caveranno come possono in tutte le evenienze, godendo del lavoro e della fatica che avete vissuto per loro.

Probabilmente più paura dell'ignoto, di non sapere cosa c'è dopo ANZI SE c'è qualcosa dopo. Paura dell'oblio o del tanto decantato inferno raccontatoci dal cristianesimo e magari dagli scritti di Dante.

La morte è curiosa, penso che la cosa migliore sia non determinarla personalmente, a meno che non si arrivi ad una situazione in cui è difficile o quasi impossibile godersi le cose principali che la arricchiscono. Avete una chance di comprendere e capire più di quanto sia stato possibile nelle epoche passate, quindi perché non sfruttare queste enormi potenzialità? a prescindere dallo stato in cui versa la società, a prescindere da come funzionano gli stati e da chi detiene il potere.

Se riuscirete a pensare alla morte senza paura, senza timore, potrete affrontare quasi tutto quello che la vita metterà sul vostro cammino. Diventa quasi un esercizio, un modo di perdersi in pensieri che la maggior parte delle persone non vuole fare.

The death of Lucretia - Francesco Rustici. Public Domain.

Penso che sia importante pensare alla morte e non fare finta di nulla, non sapremo mai quando arriverà il nostro momento e sono purtroppo dell'idea che la morte non sia la fine ma piuttosto un nuovo inizio. Dentro i panni del prossimo personaggio ci toccherà rivivere certe esperienze, imparare nuovamente a stare al mondo sperando nella fortuna di avere dei familiari e possibilmente degli amici che davvero tengono a noi.

Quindi pensate alla morte ma non troppo, pensate anche alla vita ma soprattutto godetevi questi momenti, spendeteli con persone a cui realmente tenete, non mancate di dire grazie e di apprezzare i doni che avete ricevuto, i talenti che potete sfruttare. Io dal canto mio penso di avere una famiglia stupenda e di essere stato in buona parte fortunato a nascere in quel contesto, il mio affetto per loro non cambierà mai.