Il paese dei beolchi.
I beolchi erano delle creature che vivevano diversi chilometri sotto la superficie terrestre, un popolo molto operoso dove ci si aspettava che ognuno partecipasse in modo produttivo e costante alla società. I beolchi erano di altezza variabile dai 5 ai 12 centimetri, dalla forma umanoide e la carnagione scura.
Una rara rappresentazione dei beolchi.
Fonte: Wikipedia Public Domain.
La vita media di un beolco era di circa un anno solare, l'infanzia durava circa 3 settimane e dopo iniziava il periodo scolastico che in media durava 12 settimane (che si estendevano per chi lavorava a livelli superiori nella società, anche se diversi beolchi non avevano speso molto tempo nelle istituzioni scolastiche e avevano raggiunto posizioni di potere non indifferenti, di questo tra i beolchi non era dato di parlare), i beolchi non avevano il tempo di crescere individualmente e sviluppare il loro senso critico, l'educazione e l'istruzione occupavano quasi tutto il loro tempo, abituandoli ad un ritmo che li avrebbe accompagnati per il resto della loro vita. Dopo il periodo scolastico, a seconda della durata e della formazioni ogni beolco cercava una professione che si addicesse ai suoi studi, nonostante questo in moltissimi casi diversi beolchi trovavano un lavoro in settori totalmente differenti da quelli per cui erano stati formati, anche di questo tra i beolchi non era dato parlare.
Il periodo lavorativo di un beolco andava da circa il quarto mese di vita fino al decimo e diversi giorni, quando i beolchi diventavano anziani e non riuscivano più ad essere produttivi come quelli in età precedenti si ritiravano a vita privata con l'aiuto e il sostegno della comunità per vivere l'ultimo periodo della loro vita (il peggiore per via di malattie, perdita di buona parte delle funzionalità e una stanchezza incontenibile).
La società dei beolchi cambiava continuamente, questo rendeva difficile organizzare la vita e la carriera dei beolchi. Dopo decine e decine di anni in cui la società beolca era totalmente organizzata, ci fu una rivoluzione tecnologica, questa rese i beolchi sempre meno richiesti per la maggior parte dei lavori. Così si passò da una società pesantemente organizzata ad una quasi totalmente libertaria, dove i beolchi erano indottrinati nel credere che la nuova "libertà" gli fosse data come premio per ciò che le generazioni passate avevano sofferto e per cui erano morte. In realtà quella liberà non era niente di meno che una trappola, infatti con l'automazione dei sistemi produttivi i beolchi erano continuamente distratti e tentati dalle più mondane attività, che li rendevano inattivi, tristi e in generale privi della voglia di districarsi nella nuova società dove il beolco stava quasi diventando di troppo.
Uno dei settori più remunerativi nella società dei beolchi era quello della fabbrica delle castronerie, erano prodotte in tutti i modi e in tutti i formati disponibili: audio, tv, carta stampata e perfino in svariati eventi dal vivo. I beolchi dirigenti avevano capito che qualsiasi cosa detta e costruita con autorità veniva accettata dai beolchi senza troppi problemi, fintanto che i beolchi avevano il minimo indispensabile e una enorme quantità di castronerie su cui concentrarsi tutto sarebbe filato liscio.
Di tanto in tanto qualche beolco cambiava percorso rispetto a quelli prestabiliti, cadendo in altre trappole che facevano credere al beolco di essere speciale o al di sopra degli altri, quando in realtà partecipava allo stesso identico sistema in modo differente. Quei pochi che si astenevano alla fine si allontanavano dalla società e non ne facevano più ritorno, banditi e ignorati dalla stessa, erano chiamati i "rinnegati", considerati i soggetti più dannosi in assoluto.
Alla fine tutto quello che restava ai beolchi era la connessione con le loro emozioni, nelle volte in cui riuscivano a riconnettersi con se stessi, volte che diventavano sempre più rare. Se solo avessero compreso che la popolazione beolca cosciente era in grado di cambiare facilmente il corso della storia, invece di sfruttarla a proprio favore, le cose sarebbero andate diversamente.
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Si può adottare un beloco?
Bella storia, fa riflettere!
Se non li finisce tutti Angelina Jolie!
Interessante ancorché polemico 😉
Fortuna che i beolchi sono frutto della mia fantasia!
me lo sono letto tutto , tematica strana ma allo stesso tempo affascinate
Strana in che senso? diciamo che principalmente ho costruito dei parallelismi con la società moderna, ma probabilmente anche con società molto più antiche.
Si per tematica intendevo dire che è particolare il post, l'idea è strana nel senso non convenzionale, insomma mi è piaciuta :)
Ci sono spiccate similitudini con il vivere ai tempi odierni, anche se ogni tanto ci si discosta un po' dalla realtà nostrana, ma penso che il parallelismo sia insito nel discorso di fondo di questo caratteristico e suggestivo post, complimenti @charlesx, per questa tua narrazione interessante e peculiare, ottimo lavoro!!
Come sempre un grazie di cuore mad-runner, si è palese il parallelismo, penso che sarebbe bene soffermarsi sul paragone della nostra vita con quella dei beolchi che dura un anno circa.
Che fantasia! Bravo, devo dire che per un attimo ho pensato esistessero veramente talmente li hai descritti bene!
Eheh grazie mille, quando scrivo così di getto escono dei bei post :)
La mente libera aiuta assai! 😉