Berserk, auto determinazione o destino?

in #ita6 years ago (edited)

Una scena di sesso, un uomo e una donna avvinghiati nel piacere, ad un tratto la donna inizia a cambiare forma e diviene una specie di mostro che ghigna dicendo al guerriero di essere caduto nella sua trappola. Il guerriero con la faccia inorridita dice che è lei ad essere caduta nella sua. Tira la leva del suo braccio meccanico rivelandone il cannone e facendo fuoco dilaniandola mortalmente.

Inizia così uno dei manga più gettonati in tutto il mondo: BERSERK.

Disclaimer, in questo post sono presenti alcuni spoiler, se non volete rovinarvi la lettura vi consiglio di leggere prima il manga!


L'opera inizia ad uscire in Giappone alla fine degli anni ottanta, ad opera del mitico Kentarō Miura (che trovate anche nella copertina del mio blog, sulla destra). Il successo negli anni diventa enorme, tanto che verrà tradotto in numerose lingue. In Italia i volumi iniziano ad uscire dal 1996, pochi anni dopo avrei preso in mano i primi volumi per restarne affascianato al punto da leggerlo ripetutamente più e più volte, quelle volte che per esempio usciva un numero e lo compravo al negozio di fumetti che avevo proprio davanti scuola, non riuscivo a pensare ad altro se prima non finivo di leggerlo.

Sono un fan sfegatato della serie e del maestoso e magistrale lavoro del maestro Miura, quindi mi perdonerete se questa non sarà una visione completamente oggettiva del manga (non scriverò dei vidogiochi e degli adattamenti televisivi o cinematografici che a mio avviso non rendono onore all'opera).


Fonte Wikipedia: Public Domain.

Perché questa passione così sfegatata? adoro tutto di Berserk, l'ambientazione fantasy, la violenza onnipresente, il male sempre in agguato, e sopra ogni cosa la domanda ricorrente sulla vita e sul destino. Nel fumetto infatti più di una volta vengono citati i dei del male (i cinque della mano di Dio), e il Karma, una forza che guida la vita di tutti gli esseri viventi, determinandone il destino. Ma la domanda continua a ricorrere di tanto in tanto, esiste un destino predeterminato per tutti noi? oppure le azioni che decidiamo di compiere cambiano la vita che viviamo? O semplicemente rallentano l'inevitabile?

Di tanto in tanto si trovano delle frasi crude e tremende, che mi hanno sempre colpito nel profondo. Nei primi volumi Gatsu (o Guts, il protagonista) parla della guerra e della morte pronunciando la seguente frase:

Chi muore in una battaglia che non gli appartiene non sarebbe mai dovuto nascere.

Cruda, pesante, criticabile. Solo più avanti nel manga, leggendo la storia, si capiranno quali sono le emozioni che hanno devastato il (più volte nominato) guerriero nero (o il marchiato), portandolo sin dalla giovane età a non fidarsi del prossimo (maltrattato dal padre adottivo, stuprato da un mercenario e tradito in seguito dal suo più grande amico, o almeno tale era considerato).

Ci sono tantissime altre citazioni brutali, ma voglio risparmiarle per chi ha letto e vuole citarne qualcuna nei commenti o per chi vuole godersele leggendo.

Ne aggiungerò solo un'altra che è presente in uno degli ultimi numeri. La scena è un flashback nel quale Gatsu è ancora un giovane ragazzo.
Si vede il paesaggio con alcuni prigionieri in catene che marciano (tra cui il protagonista), i pensieri di Gatsu fanno da contorno all'ambiente.

Credevo di essere pronto a morire ovunque e in qualsiasi momento....

....Perché tanto non mi importava di nulla.

Pensavo che in questo mondo schifoso simile a un campo di battaglia...

...Non avesse senso vivere.

Eppure....

Gatsu inciampa su una pietra e uno dei soldati di scorta lo comincia a frustare....

Eppure....

"ALZATI BASTARDO!"

...Non so perché...

...Ma più qualcuno mi fa del male...

...Più metto forza nelle gambe per resistere.

Ed è anche questo uno degli aspetti che mi ha fatto amare questo manga, Gatsu è una specie di super eroe, colui che non si arrende mai, colui che nonostante le ferite e le coltellate emotive va avanti e non si ferma di fronte a nulla.

Non un eroe buono, meglio un anti-eroe che per pura vendetta personale viaggia e impugna armi non convenzionali contro spiriti, mostri e umani.

Un vortice di emozioni (odio, amore, invidia, rabbia, paura, tristezza, terrore, sorpresa, disprezzo, vergogna, delusione, rimorso), violenza continua, in un paese che ricorda quasi le Midlands inglesi (tanto è vero che viene nominato Midland il regno principale della storia), nel contesto fantasy/medievale.

La storia che è davvero lunga ha seguito un certo filo, finchè il piano degli spiriti/astrale (quello dove albergano i 5 della mano di Dio) e il piano reale si fondono dando vita a un paesaggio e a situazioni completamente fantasy dove non solo Gatsu deve scontrarsi continuamente con mostri e spiriti, ma l'intera popolazione viene a contatto con miti, leggende e dei.

Berserk, un'opera incompiuta.

Ad oggi, nel 2018, Berserk ha ben 30 anni di vita (dalla prima pubblicazione in Giappone nel 1988) ed è lontano dal suo completamento, non tanto per i numeri mancanti ma per la cadenza con cui questi escono. Le voci dicono che il maestro Miura un bel giorno ha deciso di licenziare il suo staff e disegnare personalmente il suo Berserk senza spinte, senza pressioni. Miura si è anche concentrato su altri progetti e si è probabilmente goduto buona parte degli ultimi anni (da quando sono iniziati ad uscire circa 1-2 numeri all'anno). Altre voci dicono che a Miura manchi l'ispirazione per scrivere un finale o che si sia stancanto di lavorare a Berserk dopo così tanti anni.

Non so se, come e quando finirà. Posso dirvi che da quando maestro Miura ha deciso di lavorare da solo a Berserk la qualità è aumentata di molto (almeno secondo la mia opinione). Temo di non riuscire a vederne la fine per la morte dell'autore o per la mia, nonostante questo resta il mio manga preferito in assoluto, data la mancanza di nuovi numeri ogni tot. anni recupero tutti i numeri che riposano negli scaffali sopra il mio letto e mi rilancio nell'avventura di Berserk, godendomi ogni vignetta come se la vedessi per la prima volta.

Non credo che potrei mai sconsigliare questa opera a qualsiasi essere vivente, se non lo avete mai letto e vi piacciono i fumetti/manga allora vi siete persi qualcosa nella vita.

THANKS MASTER MIURA FOR YOUR WORK!


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Non mi collego da più di dieci giorni, ma per fortuna hai ottenuto il mio (per quanto inutile) voto grazie al voto automatico, mi sarebbe dispiaciuto un sacco che si perdesse! Forse è tardi per fare un commento postumo, ma a chi ama qualcosa non dispiace sentirne parlare e parlarne ancora.
Ho scoperto Berserk una decina di anni fa, mi attraeva ma per motivi di tempo ed opportunità, ho potuto leggerlo solo negli ultimi due anni. Che dire, conosco bene quella sensazione in cui

non riuscivo a pensare ad altro se prima non finivo di leggerlo

che mi ha portato ad estraniarmi dalla realtà, facendo indigestione, una tavola dietro l'altra, fino al punto in cui mentre le persone mi parlavano lo sfondo dietro di loro si trasformava nelle Midlands ancora impresse sulla mia retina.
Amo questo fumetto perché quello che tu chiami (e che viene definito) "anti-eroe" non è altro che l'Essere Umano, in un contesto totalmente umano e scevro da ogni idealizzazione. Le sue scelte, i suoi sentimenti, le azioni e le reazioni sono squisitamente genuini, privi delle sofisticazioni idealizzate della maggior parte delle produzioni di ogni tipo (manga, anime, cinema, letteratura). Il contesto ambientale, sebbene di altra epoca, non credo sia molto distante dagli attuali scenari di guerra della Siria o di qualunque altro luogo nelle medesime condizioni. I comportamenti umani, brutali e spesso crudeli, idem. Per "dei" non si intende altro che esseri più potenti di altri, in grado di condizionare la vita delle masse in virtù del loro potere, amministrato sulla base del tornaconto personale. A prescindere dal mio amore per il genere che io chiamo "cappa&spada", leggo con piacere doppio questo manga perché, spogliato dei costumi di scena, quello che rimane appare ai miei occhi un'accurata e vivida vivisezione della vita e dell'animo umano.

Un ottimo commento, mai in ritardo dato che quando si fa una passata ci si accorge sempre di commenti nuovi o passati inosservati.

E' vero che dalle pagine del fumetto tutti questi sentimenti ed emozioni ci entrano dentro come una freccia, è uno dei punti di forza di Berserk, descrivere in modo così dettagliato i personaggi e cosa provano, aprendo finestre temporali sul loro passato che confermano tutti i possibili sospetti che il lettore potesse avere a prima occhiata.

Lo avevo solo sentito nominare vagamente, lo ammetto, spero che mi rivolgerai ancora la parola!!!
Scherzi a parte, il genere sulla carta può essere di effettivo mio gradimento, perché la tua sapiente ed appassionata descrizione (dalla quale traspare che ti piace poco poco questo manga!!!) deduco che può essere una lettura che incontra i miei gusti, prometto solennemente che se riuscirò a ricavare dei piccoli spazi, proverò ad iniziare la lettura di qualche uscita di questo potentissimo anti-eroe, come lo hai definito tu.
Prepotente descrizione, molto forte e violenta, come del resto si addice perfettamente al personaggio in questione, grande @charlesx!!

Grazie carissimo, sempre preciso e conciso, ti potrebbe piacere molto, magari leggi il primo volume e vedi se ti gusta.

Berserk l'ho amato per la prima parte, ma quando Griffith si trasforma in un demone e inizia tutto quel macello surreale purtroppo ha perso il mio interesse. Ora sto seguendo shingeki no kyojin, mi prende un sacco :).

Non lo conosco ma approfondirò! eheh si Berserk diventa allucinante dopo quella parte, peccato che tu non sia andato avanti, magari un giorno cambierai idea.

Ciao @charlesx! Devo dire che la passione con cui parli di questo manga mi ha fatto venire voglia di leggerlo. Non lo conoscevo, e faccio il mea culpa :D Vedrò di rimediare al più presto!
Personalmente, a proposito di manga, sono una grande fan del maestro Osamu Tezuka che ha uno stile di disegno davvero molto particolare :)

Tezuka, il creatore di fumetti diventati celebri cartoni!
Se la mia passione porta persone a leggerlo ne sono contento, anche se ha conquistato un pubblico enorme non è detto che si addica a certi gusti, ma provare di certo non nuoce :)

Naturalmente tu sai già come la penso... aspettavo questo tuo post!
Berserk è il migliore.
Post di livello elevato alla massima potenza...sei un grande!!👏👏👏
Ancor più piacere provo nell'essere nello stesso PostIT con te com il post sulla mia band, che abbinato al tuo mi rende gasato come pochi, un PostIT che non dimenticherò facilmente!

Le cose che ho toccato con le mani non sono che un millesimo di ciò che ho toccato con la spada

Ricordavo quando dicevi che aspettavi questo post e finalmente era giunto il momento di scriverlo!

Sono contento che condividiamo la passione per il miglior manga mai disegnato (ma si facciamo gli sboroni!), ora mi leggo anche il tuo post, complimenti per il PostIT anche a te!

Ricordavi benone!
Facciamolo pure! e' il meglio del meglio! eheheheh
Grazie mille!

Non so se sia segno di buon proselitismo. Ma è la prima volta che mi interesso a qualcosa che ha una sia pur vaga attinenza con i manga 😁

Sono contento che sia stato interessante, questo può valere la pena di avvicinarsi per la prima volta, anche se non è per tutti.

Per chi volesse guardare qualche vignetta ;)

Bello non seguo molto i manga,
Ma solo l'idea che l'autore pubblichi uno o due fumetti all'anno mi intriga

Si, di una lentezza disumana, però ogni volta che ne leggo uno uscito sono sempre felice...

dovremmo sempre pregare e cercare di ottenere i risultati che vogliamo

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