Il wwoofing (la mia esperienza)

Avete mai sentito parlare di wwofing o wwofer? Cos’è il wwofing? Cosa vuol dire essere wwoofer? La prima volta che lessi questa parola, ero in un gruppo di facebook sulla permacultura e si parlava di posti dove fare wwoofing.

Mi informai e con mia grande sorpresa mi accorsi che era una cosa nata da tempo. Precisamente nel Regno Unito intorno agli anni ‘70 da un’idea di Sue Coppard, che iniziò ad ospitare ragazzi nella sua fattoria in cambio di mano d’opera.

Esiste un sito dove sono iscritte tutte le fattorie e le aziende biologiche che aderiscono al movimento ed è possibile consultarlo per cercare quello che più ci aggrada per fare questa esperienza. Questo è quello italiano.

Immagine CC0 creative commons

La mia esperienza come wwoofer in realtà è nata quasi per caso. Conobbi un ragazzo che passava qualche periodo in un paese vicino Matera, in Basilicata, in un’azienda di amici. Molte volte mi propose di andare con lui, finché un’estate di due anni fa, era luglio, decisi di fare questa esperienza insieme a lui e la mia ragazza.

Appena arrivati, ci accolsero Vito e Chiara in questa casa quasi immersa nel bosco. Poi c’era Gianni, un ragazzo di circa 20 anni di Roma, anche lui wwoofer. La prima notizia appena arrivati fu che nei primi 2/3 giorni sarebbero arrivate delle persone per un evento sulle erbe spontanee e quindi saremmo stati la bellezza di circa 12 persone ed un solo bagno!

Non male come benvenuto! La prima cosa che facemmo quindi fu montare la tenda vicino la casa, nel boschetto, dato che la stanza in paglia e terra cruda era destinata agli ospiti.

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Fu così che le prime 3 notti, delle 5 totali, dovetti convivere con la mia fobia per i ragni. Il primo lo vidi che camminava vicino ai nostri piedi mentre cenavamo ( ricordo che mi venne quasi un attacco di panico), il secondo, la seconda notte, proprio adagiato sull’entrata della tenda!

Ovviamente, venendo dalla città, parlo di ragni abbastanza grossi e corpulenti. Facendomi coraggio allora mi armai di bastone e cercai di scacciarlo, ad un certo punto mentre cercavo di non fargli del male, riuscii a tirarlo giù ma...scomparve!

Chi soffre di aracnofobia, sa bene che peggio di vederlo un ragno, c’è il non sapere che fine abbia fatto! Però resilienza è anche questa, mi feci coraggio ed entrai nella tenda! Le mattinate le passammo a cercare una mietitrebbia per il grano e ad aggiustare l’orto e la casa che avevano acquistato un po' più giù!

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Li infatti erano in affitto e avevano fatto un investimento per comprare questo edificio con 4 ettari (40.000 mq) di terreno. Le giornate erano molto calde e intense, ma per fortuna ci trovammo con un paio di pomeriggi dove piovve e quindi ci potemmo dedicare al relax completo e alla lettura.

Anche se sono stati 5 giorni sicuramente un po' duri e di gran lunga diversi rispetto a quelli cui sono abituato, il fatto stesso di svegliarsi la mattina senza l’ansia di andare a lavoro, con l’odore del caffè e le fette di pane (auto prodotto) e miele, le montagne e il paesino in lontananza, i suoni della natura, ti faceva passare tutte le paure e le scomodità.

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Ci trovammo anche nel periodo della festa a Matera e passammo tutta la notte in città a divertirci e festeggiare! Insomma, è stata un’esperienza davvero fantastica che mi ha aiutato a capire tante cose, ma soprattutto mi ha fatto capire quello che davvero desidero nella vita.

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Avere un terreno mio con una piccola casetta, fare l’orto e accudire gli animali. Molti mi dicono che queste cose si fanno una volta in pensione, ma chi non ha provato non potrà mai capire.

Se non avete mai fatto un’esperienza del genere vi consiglio di provarci, perché davvero può fare tanto, può farvi conoscere dei lati del vostro carattere che magari prima non sono mai usciti fuori e che richiedono solo un’esperienza del genere.

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Mi raccomando però, c’è gente che sfrutta il wwoofing e potrebbe approfittarsene di voi come forza lavoro. In quel caso no problem, non si firma nessun contratto, potete andarvene quando volete!

Fatemi sapere nei commenti se qualcuno di voi ha mai fatto un’esperienza del genere e quali sono le sue considerazioni.

Un abbraccio a tutti voi
Casper