Agricoltura organica rigenerativa (AOR)

Immagine CC0 creative commons

Ciao a tutti, ieri ho parlato dell’importanza dei batteri e di quanto con l’agricoltura tradizionale, con le lavorazioni del suolo, l’uso di diserbanti e fertilizzanti di sintesi, andiamo ad uccidere queste forme di vita che sono alla base della vita intera!

In natura sappiamo benissimo che nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma; ed è proprio il ruolo dei batteri ed altri miliardi di microrganismi che si trovano nel sottosuolo. Ecco a questo punto che si iniziano ad intravedere tecniche di agricoltura alternative.

Oggi vi parlerò dell’agricoltura organica rigenerativa (AOR). Come si evince dal termine stesso, questo tipo di agricoltura cerca di intervenire sulla rigenerazione del suolo e sulla corretta nutrizione delle piante.

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Prima di entrare nello specifico, è giusto spiegare l’importantissima differenza che c’è tra monocoltura e policoltura. Col termine MONOcoltura, intendiamo la coltivazione di un’unica specie.

La vigna è un esempio di monocoltura; un ettaro (10.000 mq) diviso solo tra zucchine, melanzane e peperoni idem, e così via. Puliamo completamente il terreno, facciamo i classici filari, piantiamo in modo ordinato e pulito.

Ora vi faccio una domanda...quando camminiamo per le strade di campagna o nei sentieri di montagna, vediamo la natura fare lo stesso o osserviamo varie specie diverse di piante, che nascono un po' dove gli pare e che comunicano tra loro dandosi reciproco beneficio?

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Ecco, questo è un esempio di POLIcoltura! Ed è proprio da questa osservazione che prendono spunto le nuove tipologie di agricoltura alternativa! Fare policoltura vuol dire imitare il più possibile la natura ed inserire nello stesso ecosistema più piante.

Questo serve a creare degli equilibri specifici dove non sarà più necessario l’uso di fertilizzanti chimici, pesticidi e diserbanti, poiché verranno sostituiti dal lavoro delle piante stesse e da altri sistemi meno drastici.

Quello che fa l’AOR è immettere nel terreno biofertilizzanti, creati a partire da elementi primari come letame, carbone, biochar, calce, cenere, lettiera di bosco, paglia, minerali, polvere di roccia ecc…il tutto (nella maggior parte dei casi) autoprodotto e fatto fermentare!

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Ad esempio un composto molto importante, usato in questo tipo di agricoltura è il Bokashi! Facile da preparare e di una utilità impressionante! Si possono realmente notare le differenze nutrizionali delle piante tra una coltura in AOR e una in tradizionale.

La cosa fondamentale è che questo tipo di agricoltura, attraverso alcune tecniche di analisi come la cromatografia, mira a reinserire nel suolo in primis le sostanze minerali. Secondo la teoria della Trofobiosi infatti, un maggior o minore equilibrio all’interno di una pianta, corrisponde ad un maggior o minore attacco da parte di parassiti e malattie.

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Ovviamente questo tipo di agricoltura è molto più articolata e questo mio articoletto mira semplicemente ad una descrizione generale e semplicistica. In rete come al solito potete approfondire!

Anche oggi spero di avervi incuriositi almeno un po' e come sempre vi invito a commentare e fare domande.

Un saluto a tutti
Casper