4 ragioni per cui (provo a) boicottare Amazon
Premetto subito subito che non voglio farvi la ramanzina e che con questo post non giudico nessuno…fate quello che vi pare e piace e io vi vorrò bene lo stesso!
Io sono (come tutti direi) una grande amante e utilizzatrice di Amazon. Negli anni ho comprato fin troppa roba da Amazon perchè, diciamocelo, è comodissimo, rapido e si trova di tutto e ai prezzi migliori online.
È molto, molto difficile resistere ad Amazon…ma, come spesso succede, c’e’ un lato oscuro che fa ombra alla piattaforma di shopping più utilizzata nel mondo e, negli anni, sono state sollevati vari dubbi sul modus operandi di questo marchio.
Ecco un pò di fatti sui quali riflettere. Molti di voi li conosceranno già, perchè tutto ciò non è nulla di nuovo. Ma vale la pensa rifarci un pensierino ogni tanto.
1 - AMAZON EVADE LE TASSE
Questo è un vecchio problema e Amazon non è certo la sola ditta ad approfittare del suo status di multinazionale per evadere le tasse in vari paesi del mondo.
Non è vera e propria evasione fiscale, ma quello che si chiama elusione fiscale. E cioè una pratica permessa dalle leggi fiscali internazionali in vigore e quindi difficile da combattere se non con il volere e lo sforzo unanime di tutti i paesi in cui queste multinazionali producono, vendono e hanno sedi.
La questione è complicatissima…ma sta di fatto che stiamo parlando di un sacco di milioni di euro che dovrebbero teoricamente entrare nelle tasche dei vari paesi (compreso il nostro) in cui Amazon è fisicamente presente.
Ora, pensate al fatturato da capogiro di Amazon. E ora pensate che noi piccoli cittadini (praticamente nullatenenti al confronto) ci facciamo indagare e multare dal fisco per evasioni fiscali da molto ma molto meno…cominciano un pò a girare le scatole. O no?
2 – AMAZON SFRUTTA I SUOI DIPENDENTI
Se ne sono dette tante sulle condizioni di lavoro dei dipendenti di Amazon, sopprattutto i poveretti che lavorano negli enormi magazzini di stoccaggio del marchio.
Pare che i ritmi siano serratissimi e le pause insufficienti. Ma le lamentele sono arrivate anche dai dipendenti di Amazon che lavorano negli uffici della mega corporation dove si dice che l’atmosfera sia pesantissima e il monitoraggio dei dipendenti quasi poliziesco.
Negli ultimi mesi poi, proprio la questione del monitoraggio dei dipendenti è stata molto discussa visto che Amazon ha dotato i suoi lavoratori di braccialetti elettronici che controllano ogni loro movimento e la cosa ha aspetti Orwelliani abbastanza angoscianti.
3 – SE I LIBRI COSTANO POCO E’ PERCHE’ GLI AUTORI PRENDONO POCHISSIMO
Non é che Amazon ha trovato la ricetta magica del libro a basso prezzo…è che gli autori e gli editori guadagnano molto meno!
Amazon taglia tutta una serie di spese a livello di tasse, diritti d’autore e pratiche lavorative rendendo i suoi prodotti particolarmente a buon prezzo.
Ma questo non promuove certo la cultura, la scrittura e il futuro del libro. E la famosa qualità che a noi Steemians preme tanto dove va a finire?
Oltretutto il Kindle è un pò l’esempio perfetto dell’approccio super-competitivo di Amazon. Infatti, rispetto ad altri lettori elettronici, se vuoi mettere un libro sul tuo Kindle lo devi per forza comprare da Amazon e lo stesso libro rimane proprietà, a tutti gli effetti, di Amazon. Cioè ce l’hai ma non è tuo!
4 - AMAZON PROMUOVE LA CULTURA DEL “TUTTO SUBITO”
Non so come spiegare il concetto in maniera filosofica ma, detto terra terra, Amazon ci ha abituato ad avere tutto quello che vogliamo in meno di 48 ore e per quanto sia allettante, non credo che sia sostenibile.
Primo, perchè viviamo in un mondo in cui c’è una sovra-produzione di tutto. Siamo abituati a usare una cosa e buttarla via immediatamente perchè tanto abbiamo facile accesso a mille altri equivalenti a poco prezzo, il che ovviamente è devastante dal punto di vista ambientale.
Secondo perchè anche la nostra percezione della produzione è completamente distorta. Come facciamo a spiegare ai nostri figli che ci sono paesi in cui uomini, donne e bambini lavorano in condizioni disumane, pagati poche lire, per produrre oggetti inutili quando noi compriamo questa roba davanti al nostro schermo con un semplice click, aspettando il nostro pacchetto proveniente dalla Cina in meno di qualche giorno?
É ipocrita e non può di sicuro giovarci dal punto di vista mentale e spirituale.
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Ripeto, non voglio giudicare nessuno e non sto dicendo che Amazon è il male assoluto (hai capito Jeff Bezos? Non ce l’ho con te personalmente, quindi non mi venire a cercare a casa per favore!).
Sto solo riflettendo sul fatto che, personalmente, voglio ridurre…anzi spero di eliminare completamente i miei acquisti su Amazon perchè, alla fine dei conti, non mi piace quello che rappresenta nel grande schema delle cose.
Ci riuscirò?? Non è detto! Mica facile...ma ci voglio provare ;)
Hai sollevato un bel dilemma. Ogni volta che faccio un acquisto mi sento in colpa perchè sappiamo tutti i retroscena. Sento che sto facendo qualcosa di sbagliato.
Hai ragione si dovrebbe cercare di ridurre gli acquisti fino ad eliminarli del tutto. Giuro ci provo!
Dai, facciamoci un challenge! Tra 6 mesi facciamo il punto e chi ha ceduto, paga da bere (in sbd naturalmente!) ;)
😂😂😂 già so di perdere 🙈🤦🏻♀️
Allora prepara il wallet :D
😂😂 debiti ancora prima di iniziare a riscuotere!!! Ma come può essere!!! Baci e abbracci non sono un’ottima alternativa?
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Completamente d'accordo! Sicuramente ci sarebbero tante altre aziende che hanno un'approccio simile da boicottare, ma si inizia sempre da qualche parte! Purtroppo bisogna dire che a livello di libri si trova anche materiale difficile da trovare altrove... ma a volte su ebay si trova anche di più e i soldi arrivano a qualche ultimo guerriero che cerca di stare in piedi da solo contro questo mondo di giganti!
Eeeeeeh ....è proprio lì la difficoltà per me personalmente. Che trovo su Amazon roba introvabile! Pero, hai ragione, spesso e volentieri ebay è un'alternativa valida e si trova roba anche a miglior prezzo. Ora, anche ebay se non sbaglio ha i suoi problemi di evasione fiscale...
Questo non lo sapevo ma non mi stupisce... Però almeno si sostiene un po' i singoli in modo più o meno diretto, e di solito non marciano sui diritti d'autore (sulle tasse forse xD)
Ora che mi ci fai pensare ho trovato dei super libri su ebay da librai che cercano di sopravvivere e hanno buone selezioni nonchè vecchie edizioni introvabili...come dici tu, gli ultimi guerrieri! E bisogna aiutarli perchè la battaglia è dura.
Post dagli ottimi intenti, ma per l’utente finale Amazon fa fin troppo bene il suo dovere.
E' proprio quello il problema e la cosa che rende la mia Amazon-detox così difficile :D
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Diciamo che quando vivi in una grande città e hai accesso ad una molteplicità di prodotti di vari settori, se hai tempo, potrebbe essere sempre stimolante uscire a fare shopping. Toccare con mano i materiali, leggere le etichette e decidere se quel prodotto ci ha convinti.
Quando invece abiti lontano da grandi centri, non sempre è possibile trovare l'oggetto del desiderio, solo a quel punto, secondo me, dovremmo ricorrere ad Amazon.
Bel post @camomilla! :)
Concordo in pieno! Come ultima chance ci può anche stare e non voglio certo fare la talebana...però siamo tutti d'accordo sul fatto che se non supportiamo coi nostri acquisti e con il nostro interesse i commercianti delle nostre città, presto chiuderanno tutti i negozi e sarebbe parecchio triste...
Quella del braccialetto è solo un brevetto; per il momento i dipendenti di Amazon non lo stanno indossando. In realtà è un brevetto che potrebbe trovare applicazioni interessanti. Nel caso di Amazon, dovrebbe, teoricamente, guidare chi cerca un pacco, tra file interminabili di scaffali, di trovarlo più velocemente. Oppure, chissà, potrebbe (fuori da Amazon) spostare il braccio di un operaio che sta andando sotto una pressa. Non so. Ciò non toglie che sia giustificato lo sfruttamento della manodopera e tutti gli altri aspetti da te elencati. Che Amazon, dovrebbe rispettare le regole come tutti, e in tutti i sensi, è sicuramente sacrosanto! Oggi cosi non pare essere proprio.
Confermo. È solo un brevetto di un meccanismo che andrebbe a sostituire il lettore di codici a barre, in modo che il lavoratore possa lavorare con le mani libere e i prodotti (i prodotti non i lavoratori) possano essere facilmente tracciati.
Cioè, il magazziniere prende un prodotto, il braccialetto rileva il codice di quel prodotto e lo scaffale/scatolone/armadio in cui viene posizionato. Poi quando bisognerà cercare quel prodotto, sapranno subito dove trovarlo e/o il braccialetto stesso potrebbe avere un sistema di vibrazione che segnala quando ci si sta avvicinando a ciò che si cerca (tipo acqua, acqua, fuochino, fuoco, fuochissimo...).
Che poi il sistema possa eventualmente restituire dati rispetto alla solerzia e produttività di ciascun magazziniere, va da sé. Ma, personalmente, pressoché tutto ciò che faccio al lavoro viene già monitorato e non lavoro da Amazon, quindi non associo la tracciabilità dell’operato di un lavoratore come necessariamente negativa. È quello che eventualmente viene fatto, con quei dati, ad essere rilevante: se li uso per valutare quanto sono mediamente produttivi i dipendenti e stabilire budget di lavoro annuali ragionevoli, è un conto; se li uso per licenziare chi fa più di una pausa bagno ogni cinque ore, è ben altro.
Amazon ingenera il sospetto che l’uso sarebbe più il secondo che il primo, ma dal brevetto al licenziamento per cacca prolungata il salto è ancora lungo.
Grazie Dave...me l'ha fatto notare anche il caro @ciuoto e lo devo specificare nel mio post. Dopodichè, il mio animo paranoico mi fa dire che se il brevetto c'e' la tecnologia prima o poi (se non quella, una simile) sarà utilizzata. E come sempre ci saranno i lati positivi e quelli meno! Comunque si' mi rendo conto che il mondo va in una certa direzione e questa evoluzione è inarrestabile, però non sono proprio fan della cosa ;)
Il vero problema è..quando i braccialetti saranno sostituiti direttamente dai robot?
considera che nel 2017 è stata l'app più scaricata in assoluto nel mondo! Interessante post, grazie
Non lo sapevo! Ma non mi sorprende...è effettivamente lo shopping più rapido e vario che uno possa fare comodamente dal proprio divano. Infatti sarà dura disintossicarmi dall'idea di cotanta facilità ;)
Ci sono tante aziende del genere, purtroppo è una battaglia molto dura contro questi colossi che hanno soldi a palate per diventare intoccabili...
Hai portato alla luce interessanti aspetti di cui non ero a conoscenza, grazie!
Grazie Dex! Sì, le multinazionali danno sicuramente lavoro a tanta gente ma purtroppo seguono un codice etico a parte e sono abbastanza incontrollabili.
Non sono una fan di Amazon, ma solo perché abito a Roma e trovo quasi tutto nei negozi reali. Inoltre il mese scorso ho acquistato la copertina di un lettore Kobo: poiché dopo due settimane non arrivava, ho contattato l’azienda che me l’ha rispedita; dopo altre tre settimane, idem. Risultato: dopo più di un mese mi sono arrivate tutte e tre insieme. Sarà che si trattava della concorrenza...? Mah, forse c’entra più il disservizio postale.
A proposito, qualcuno vuole una copertina viola per Kobo con tanto di pennina in tinta? 🤣
Conoscevo solo 2 degli aspetti che hai riportato, davvero non ci sono parole 🙈
Ho paura che di aspetti un pò sinistri ce ne sarebbero pure altri...
Bellissimo...sono d'accordo su tutti i punti! Per ogni libro che vendo mi arriva meno di un euro :O Però il vantaggio di non dover stampare copie prima che queste servano e la possibilità della stampa on demand hanno un certo vantaggio....per tutto il resto....hai ragione! :)
Grazie! Interessante avere il punto di vista di una scrittrice che pubblica con Amazon! Sicuramente ci son tanti vantaggi eh...mi preoccupa solo immaginare quale sarà il futuro dell'editoria visto che già si legge poco e niente.
Si anche a me...diciamo che se al momento avessi un pò di soldi da parte per investirli nella mia autoproduzione sceglierei una strada diversa...magari cmq il futuro ci sorprenderà... e non è detto in negativo :)